{affiliatetextads 1,,_plugin}L’Avviso, che ha una dotazione di 43milioni in tutto (16 già utilizzati per la prima fase, 27 a disposizione di questa) mette a disposizione a fondo perduto fino a 400mila euro per ogni microazienda, di cui 150mila euro possono essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250mila per i costi di gestione, dunque stipendi, affitti e leasing di attrezzature, bollette. Il tutto per tre anni di esercizio. Le microaziende da avviare devono essere di nuova costituzione e inattive al momento della presentazione della domanda.. I settori che potrebbero ricevere gli aiuti sono moltissimi. Si va dalla produzione industriale di pasti e piatti pronti, alla fabbricazione di tappeti, articoli in paglia, prodotti farmaceutici, e ancora computer, autoveicoli, costruzioni e attività di produzione cinematografica, design, interpretariato, attività di pulizia e organizzazione di convegni, imprese commerciali nelle aree eleggibili quali Zone Franche urbane per situazioni di disagio.

Chi fa domanda per un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello), a condizione tuttavia che l’azienda acquisti l’intera impresa artigiana esistente. L’altra novità riguarda i “Principi attivi”. L’Avviso Start up solo per questi progetti viene esteso anche alle imprese già costituite il cui piano di attività però sia stato approvato dalla Regione.

In generale le imprese devono essere costituite per la maggioranza da candidati con queste caratteristiche: giovani tra i 18 e i 25 anni di età; persone tra i 26 e 35 anni che non abbiano ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; soggetti al massimo trentacinquenni che nell’ultimo biennio dalla data di presentazione della domanda abbiano completato percorsi formativi coerenti con l’attività da intraprendere, finanziati o autorizzati dal sistema pubblico della formazione professionale; persone di età tra i 45 e i 55 anni prive di un posto di lavoro o in procinto di perderlo; disoccupati di lungo periodo, ossia persone senza lavoro per 12 dei 16 mesi precedenti; donne di età superiore a 18 anni; imprese che abbiano ottenuto dalla Regione Puglia l’approvazione del programma di attività “Principi attivi – Giovani idee per una Puglia migliore”.

“Con la pubblicazione del nuovo bando Start up - ha detto la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - diamo ai pugliesi e soprattutto ai giovani e alle donne la possibilità di compiere una piccola rivoluzione esistenziale avendo fiducia nelle proprie idee e nella propria volontà di farcela. Le politiche regionali accompagneranno il loro spirito imprenditoriale con questo incentivo che continua a rappresentare un caso unico in Italia”.

{affiliatetextads 2,,_plugin}La domanda di accesso deve essere presentata per via telematica attraverso il portale www.sistema.puglia.it e, dopo, con raccomandata A.R., utilizzando l’istanza di accesso e la scheda tecnica generate dal sistema e complete dei relativi allegati. Il tutto dovrà essere indirizzato a Puglia Sviluppo S.p.A., via Amendola 168/5, 70126 Bari. L’Avviso (che si chiama per intero “Sostegno allo Start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati”), uscirà sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia nel corso della prossima settimana.