Chiude la rassegna un appuntamento dedicato al fuoco cui sono associate le qualità del coraggio, la forza, la passione e la determinazione, caratteristiche fondamentali alla base della carriera dell’artista, per omaggiare i talenti di questa edizione e di quella che verrà.

Sotto la direzione artistica del Maestro Salvatore Cordella, il Festival Internazionale delle Arti da il via così alla sua ottava edizione, in un’armonia di suoni, passioni ed emozioni. Ideato dall’Associazione International Arts Company, il Festival si propone di presentare al pubblico le iniziative e la programmazione annuale dell’Associazione e di farne apprezzare i frutti dell’intensa attività artistico-culturale. Dal 16 giugno al 7 luglio, il Festival ha presentato sei unici appuntamenti in diverse location per dare risalto alle tre espressioni più tradizionali dell’arte –la musica, l’arte figurativa e la lirica – accompagnate dalle altre arti – prosa, danza, light design, arte culinaria enogastronomica – con l’obiettivo unico di far riscoprire agli spettatori le meraviglie e la bellezza delle arti.

Il tema di ogni appuntamento è ispirato alla visione personale della “Teoria degli Elementi” del Maestro Cordella e della sociologa dott.ssa Flavia Pulli: a ciascun dei cinque elementi di cui è costituita la materia – fuoco, aria, acqua, terra e metallo – corrispondono qualità e virtù e ognuno di noi può essere identificato in uno di questi elementi in base a caratteristiche psicofisiche.

Anche il metodo di insegnamento dell’Accademia dei Germogli d’Arte – nata nel 2011 dalla volontà di creare nel Salento un centro dedicato allo studio, al perfezionamento tecnico e alla crescita artistica e personale di giovani cantanti lirici – è improntato sulla teoria degli elementi ed è  finalizzato al raggiungimento del benessere psico-fisico dei cantanti e al superamento di blocchi tecnici e fisici nell’esecuzione del canto, nonché al raggiungimento del “punto zero” ovvero del punto di equilibrio, con il supporto di specialisti dell’ambito medico, il naturopata e omeopata dott. Angelo Carlo Licci e della esperta in Yoga, Cranio Sacral Terapy e Muscolar Energy Technique dott.ssa Roberta Adami.

 

In queste otto edizioni il Festival Internazionale delle Arti ha visto crescere il proprio successo, grazie anche al contributo degli “Amici del Festival”, da realtà nazionali – tra cui i main sponsorConadSpinel CaffèSan PellegrinoCasta srl – alle numerose realtà territoriali, che da sempre sostengono questo progetto, fino a ogni singolo appassionato del Festival.

 

Questa ottava edizione – finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del programma straordinario 2018 in materia di cultura e spettacolo – punta anche a far scoprire il legame indissolubile e armonico tra la musica, l’arte e la natura.

 

Santuario S. Maria della Grottella c/o Giardino del Vescovo

Via Padre Giovanni Donato Caputo – Copertino (Le)

Inizio ore 21:00

Ingresso € 15,00

 

PER INFO E PRENOTAZIONI

internationalartscompany@gmail.com - ph. +39 328 2426875

 

Il santuario di Santa Maria di Casole in agro di Copertino è stato il naturale e suggestivo contenitore del penultimo appuntamento con il Festival Internazionale delle Arti, “Transatlantic”, un affascinante viaggio tra passato e presente per non dimenticare mai quello che siamo stati. Diretto dai Maestri Maurizio Pica e Pino Perris, lo spettacolo inedito ideato da International Arts Company ha raccontato con un salto indietro nel tempo il viaggio dei nostri antenati verso New York, che in una valigia riponevano nuove speranze e richiudevano i ricordi della loro terra natìa.

Accompagnato da una formazione orchestrale di dieci elementi, un percorso da Caruso a Tito Schipa, da Frank Sinatra a Liza Minnelli sviluppato sulle diverse voci dei protagonisti, Emanuela Loffredo, Raffaella Misiti, Franco Castiglia, Axelia e il tenore Salvatore Cordella, tenute al centro della scena, impegnate in interpretazioni dense di emozione su brani come Santa Lucia Luntana o Dicitencello Vuje, e carichi di riscatto come New York New York o May Way.

Un viaggio corale reso ancora più commovente da Carla Guido e Ivan Raganato, i magnifici attori che in scena hanno interpretato le lettere cariche di aspettative ma anche di delusione che gli emigrati spedivano a chi avevano dovuto lasciare in Italia, in un crescendo di suggestioni e racconti su un’America difficile, che non era poi così simile alla terra dei sogni che si aspettavano di trovare dopo 7630 km di navigazione.

La sofferenza dell’immigrazione legata alla speranza di un avvenire migliore è quello che mi ha portato a immaginare Transatlantic – racconta il Maestro Salvatore Cordella – con un racconto che passa prima di tutto dalla tradizione napoletana per poi inserire anche i pezzi che hanno reso celebri i figli degli italiani immigrati, come Frank Sinatra e Liza Minnelli. Con i miei lavori voglio resettare il pensiero, offrendo una proposta di livello che porti l’attenzione sul passato. Non è molto distante da ciò che accade con la musica classica che spesso viene considerata vecchia, ma in realtà permette di continuare a ricordare”.

 

 

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