“Si preannuncia una vera e propria catastrofe per tutto il sistema allevatoriale italiano  – aggiunge Stefàno, che in qualità di coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale, aveva raccolto la contrarietà di tutti gli assessori regionali all’Agricoltura già in occasione del primo ritiro dell’ emendamento, il 2 febbraio scorso”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“Le conseguenze di questa bocciatura – precisa Stefàno – sono catastrofiche: andrebbe in fumo la selezione genetica zootecnica nazionale e si avrebbe la totale dipendenza dall’estero, la soppressione di un sistema di controllo puntuale sulla qualità del latte, che garantiva i consumatori italiani. Ma anche la liquidazione del posto di lavoro di migliaia di addetti, presenti in tutte le regioni italiane, e che da decenni assicurano una funzione pubblica, riconosciuta con legge dello Stato”.

“Conseguenze economiche e sociali drammatiche per il Sistema Italia e anche per la Puglia  – sottolinea Stefàno – che rappresenta il principale distretto di produzione lattiero casearia del Mezzogiorno”.

“E’ gravissimo che a Roma si perseveri ancora – conclude Stefàno – con una indifferenza che rischia di distruggere un Sistema noto in tutto il mondo per gli standard di sicurezza alimentare e qualità”.