Come ogni anno ritorna puntuale l'appuntamento con il falò più famoso del Mediterraneo: la Fòcara di Novoli. Il clou della manifesatzione si avrà dal 16 al 18 Gennaio 2015, mentre le iniziativa collaterali sono già partita giorno 6 Gennaio.
Il workshop, condotto dalla regista e drammaturga Mariella Soldo e dall’attrice Barbara De Palma della compagnia Notterrante, si propone di far conoscere l’haiku, attraverso una breve introduzione su storia, stili e tecniche. Si parlerà, inoltre, del legame tra haiku e teatro, per mettere in risalto la profonda carnalità della poesia giapponese, attraverso un’analisi puntuale di alcuni haiku. I partecipanti verranno coinvolti attivamente nella creazione di un haiku. A fine lezione, ci sarà un breve estratto del reading teatrale “L’odore intimo del Giappone”. Il workshop è aperto a tutti. Si consiglia di portare un’immagine, cartacea o virtuale, di proprio gusto.
Da Peschici a Trani, da Ostuni a Martina Franca sino ad Otranto s’incontra nei centri abitati e nelle campagne il Bianco dei muri di Puglia, un colore antropologico.
Il Bianco dei muri di Puglia non è un colore, bensì è un elemento fondamentale, antropologico, del paesaggio pugliese, sempre presente da Peschici a Trani, da Ostuni a Martina Franca sino ad Otranto. Il Bianco dei muri di Puglia è costituito dal bianco di calce; deriva fisicamente dalla trasformazione di un minerale naturale, la pietra calcarea, molto presente nel sottosuolo della regione.
Leggi tutto: Il bianco dei muri di Puglia. Un colore antropologico
Da Peschici a Trani, da Ostuni a Martina Franca sino ad Otranto s’incontra nei centri abitati e nelle campagne il Bianco dei muri di Puglia, un colore antropologico.
Il Bianco dei muri di Puglia non è un colore, bensì è un elemento fondamentale, antropologico, del paesaggio pugliese, sempre presente da Peschici a Trani, da Ostuni a Martina Franca sino ad Otranto. Il Bianco dei muri di Puglia è costituito dal bianco di calce; deriva fisicamente dalla trasformazione di un minerale naturale, la pietra calcarea, molto presente nel sottosuolo della regione.
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La sera dell’11 gennaio e per tutta la notte, 61 falò arderanno negli angoli del centro storico, del centro abitato e nelle campagne del territorio castellanese. La notte delle cosiddette “fanove”, illumina e scalda la città delle grotte da 315 anni.
Era l’11 gennaio del 1691.
La peste bubbonica avanzava e in poche settimane in Castellana si contavano già le prime vittime. Due sacerdoti, mentre pregavano incessantemente Dio e la Vergine nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, ebbero simultaneamente un’ispirazione: la Madonna della Vetrana avrebbe liberato Castellana dalla peste. Il 12 gennaio il miracolo: si vide la peste “camminare più avanti” (abbandonare l’abitato) e molte persone guarire dopo l’applicazione dell’olio miracoloso della lampada.
Leggi tutto: 11 Gennaio - Castellana Grotte - 61 Falò arderanno per ricordare la peste del 1691