Taranto. «Non possiamo continuare ad assistere inermi alle passerelle politiche di destra e di sinistra».
Lo ha dichiarato CIA Area Due Mari Taranto-Brindisi, intervenendo sugli argomenti caldi degli ultimi giorni: la crisi idrica nel Tarantino e la stagione irrigua che registra notevoli difficoltà anche e soprattutto a causa della ridotta presenza di acqua negli invasi della Basilicata.
«La gestione dell’acqua non può diventare argomento di campagna elettorale – ha spiegato la declinazione tarantina di CIA Puglia – e per questo stigmatizziamo un modo di fare politica a nostro avviso lontano anni luce dal mondo agricolo. In queste ore, politici di ogni partito e di ogni livello (comunale, regionale e nazionale) si stanno prendendo la scena autonomamente attribuendosi meriti che non hanno (ci vuole una bella faccia tosta!!!), informando semplicemente gli agricoltori che la portata idrica è finalmente in aumento.
L'aumento dell'acqua è dovuto solo e unicamente al lavoro di squadra di coloro i quali stanno sul pezzo da mesi e continuano giornalmente a metterci la faccia, lavorando anche in silenzio, senza apparire troppo sui social, proprio come abbiamo fatto noi, per esempio, nelle ultime settimane.
Più volte abbiamo cercato di coinvolgere la politica: abbiamo chiesto di sposare la nostra causa che è quella degli agricoltori ionici, ma in altrettante occasioni ci siamo scontrati con la sordità di chi forse era impegnato nella gestione di altre materie e non riteneva l'agricoltura degna di attenzione.
Noi – ha chiarito la CIA – negli ultimi mesi siamo sempre stati sul pezzo: abbiamo studiato, monitorato, effettuato sopralluoghi, proposto soluzioni, denunciato stranezze all'interno dello stesso consorzio e sollecitato gli enti competenti, compreso il mondo della politica. Riteniamo sia ancora presto per cantar vittoria ma chiediamo ai nostri agricoltori di non cadere in facili strumentalizzazioni: con le elezioni regionali ormai alle porte sarebbe troppo facile, ma allo stesso tempo non sarebbe giusto per chi lavora in silenzio per portare risultati utili alla causa.
Negli ultimi mesi sono state portate a compimento operazioni di pulizia dei canali che non venivano programmate da decenni. Sono state effettuate riparazioni importanti e ricognizioni strategiche al fine di garantire acqua per irrigare i campi. La CIA, sentinella del territorio ionico, è sempre stata presente fornendo il proprio contributo senza mai sottrarsi ad Arif, al consorzio Centro sud, ad Acque del Sud e all'assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.
Del resto, per risolvere problemi annosi, come quello legato alla crisi idrica, non basta una semplice telefonata o un sopralluogo in giacca e cravatta con troupe televisiva al seguito: noi rendiamo merito al lavoro svolto dall’assessorato regionale all’Agricoltura nella persona di Donato Pentassuglia, in sinergia con il commissario straordinario del consorzio unico di bonifica, nonché direttore Arif Francesco Ferraro e il dottor Giorgio Bucci di Arif Puglia. Ringraziamo inoltre per la fattiva collaborazione il presidente del consiglio di amministrazione di Acque del Sud, l’avvocato Luigi Decollanz, ma anche tutti gli operai di Arif, del consorzio di bonifica e di Acque del Sud che negli ultimi tempi hanno lavorato alacremente per trovare soluzioni e risolvere criticità.
In vista del prossimo futuro siamo fiduciosi senza però abbassare la guardia. Non possiamo farlo anche perché, è giusto che i politici sappiano anche questo, gli ultimi dati in nostro possesso parlano di una differenza negativa in volumi d’acqua, rispetto allo scorso anno, superiore ai 31 milioni di metri cubi nella diga di Monte Cotugno.
Paradossalmente, la diga di San Giuliano registra quasi 14 milioni di metri cubi d’acqua in più rispetto al 2024 ma a causa di rotture e riparazioni ancora da ultimare (anche questa è una situazione paradossale, visto che i lavori sono iniziati lo scorso anno e ancora non sono conclusi, chissà come mai!), al momento il versante occidentale della provincia di Taranto non può attingere da quelle risorse idriche. Bisognerà monitorare (sul campo e non al telefono o tramite i social!) e risolvere in breve tempo anche questa problematica e se necessario anche tramite manifestazioni o presidi da svolgersi sul posto!
Inoltre, a nostro avviso, servirebbe istituire un coordinamento unico nella gestione dell'acqua nel versante occidentale della provincia di Taranto, affidandolo alle mani di gente esperta e concreta perché, purtroppo, accade ancora oggi che soggetti che non conoscono gli impianti ordinano di fare manovre assurde che mettono a rischio il lavoro di settimane di messa a regime del canale adduttore, di vasca 10 e di tutte le altre vasche collegate agli impianti.
Ad ogni modo, i risultati che oggi tocchiamo con mano – ha concluso la CIA – sono il frutto raccolto da chi negli ultimi mesi ha lavorato ogni giorno e senza sosta in silenzio. Siamo stanchi di leggere falsità e strumentalizzazioni: ognuno per le proprie competenze contribuisca alla causa del comparto agricolo. Facciamolo tutti, con onestà intellettuale, spessore politico e senso di responsabilità. I nostri agricoltori sapranno come ringraziarvi».
Lunedì 16 giugno, alle ore 19, nella Sala Attico del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce, si terrà l’incontro dedicato alla ricerca e alla pratica artistica di Caterina Gerardi, fotografa, regista, operatrice culturale. Dialogano con l’artista, la filosofa Marisa Forcina, lo scrittore Raffaele Gorgoni, la giornalista Carla Petrachi, l’artista sonora Daniela Diurisi. Interverrà Fabio Tolledi, direttore artistico di Astràgali Teatro. L’appuntamento rientra nella rassegna “Il Museo parla con la città. Percorsi di apertura del Museo Civico d'arte contemporanea di San Cesario”.
Osservatrice attenta “di tutto quanto è in ombra, di tutto quello che non si vede o non si vuole vedere”, come lei stessa si è definita, Caterina Gerardi ha colto del Salento, e poi dei luoghi attraversati e dei viventi incontrati nella sua vita, dal Marocco all’Albania, in un orizzonte prioritariamente mediterraneo, la natura profonda, la matrice essenziale, nella non comune capacità di tenere insieme il tratto più profondo, segreto, quasi arcaico e il movimento, ineludibile, della vita, del “qui ed ora”.
“Chi conosce i miei lavori fotografici, sa che la mia attenzione è stata sempre catturata dalle cose diverse, marginali, emarginate, da ciò che è in ombra, che non si vede o non si vuol vedere”, ha detto Caterina Gerardi in un’intervista a Domenico Sabino. E ancora: “Fotografare per me non è lavoro ma passione, ricerca, esigenza forte di comunicare, socializzare il mio punto di vista su qualcosa che mi ha intrigato e coinvolto. Dallo scatto allo sviluppo della pellicola, alla stampa, all’allestimento della mostra faccio tutto da me, così anche per le immagini in movimento: riprese e montaggio. Prediligo il b/n perché lo trovo essenziale, rigoroso, un po’ come sono io. Non scelgo il colore perché fa confusione, distrae. Sono essenzialmente una fotografa ma ho sempre avuto il gusto del racconto. E quasi sempre ho accompagnato le mostre con la proiezione di 100 diapositive in dissolvenza che narrassero il viaggio fatto per realizzare quella ricerca”.
L’incontro del 16 giugno sarà, allora, un vero e proprio viaggio nel laboratorio di Caterina Gerardi, per coglierne anche gli aspetti inediti, le passioni, la curiosità, l’esperienza, e la straordinaria capacità di “stare” nelle pieghe del reale con grande delicatezza, passione, cura.
“Il Museo parla con la città. Percorsi di apertura del Museo Civico d'arte contemporanea di San Cesario”, nell’ambito del progetto “Da qui si vede tutta la città”, capofila Eufonia-Astràgali Teatro.
“Da qui si vede tutta la città”, finanziato con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili e vincitrice del bando regionale “Luoghi comuni”, Programma delle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI, è un progetto di Astràgali Teatro in partenariato con AVR Lab, Laboratorio di Realtà Aumentata dell’Università del Salento, TempoPresente aps, Centro Studi Phoné, l’Associazione fotografica Tempo di Scatto, l’Associazione culturale Petrolio, in collaborazione con il Comune di San Cesario di Lecce.
Ingresso libero. Per Info: Tel. 389.2105991 mail:
Due giorni, il 14 e 15 giugno 2025, per la visita pastorale di Mons. Michele Seccia Arcivescovo Metropolita di Lecce, nella marina di San Cataldo. «ll Vescovo è segno di Cristo Pastore buono che viene a visitarci – annuncia Don Corrado Serafino parroco della Chiesa di San Cataldo. Viene a promuovere la vita cristiana delle persone singole e di tutta la comunità.La nostra Comunità di San Cataldo ha una bellissima caratteristica: saper aprire completamente il suocuore all’accoglienza. Soprattutto nel periodo estivo, apre il suo cuore a tutte le persone delle varie comunità parrocchiali, che provengono dalla città di Lecce, e ai turisti che scelgono di visitare la nostra marina. In quest'anno GIUBILARE apriamo il nostro cuore alla "SPERANZA". Vogliamo e dobbiamo vivere l' Unità con le chiese che guardano e amano il nostro mare di San Cataldo».
È in assoluto una delle voci più intense del panorama jazz e soul italiano, vincitrice dell’edizione 2025 di The Voice Senior. Patrizia Conte, martedì 8 luglio, arriva al Canneto Beach di Leporano, in provincia di Taranto, per un concerto che si preannuncia memorabile.
«Quando sono a Taranto, la mia città, è sempre un’emozione grande. È difficile spiegare i sentimenti che si provano, ma non è come esibirsi in qualsiasi altra parte d’Italia. Qui c’è la mia gente, ci sono le mie radici. E spero che il pubblico sia numeroso e possa apprezzare questa serata».
L’artista tarantina colpisce per il suo stile unico e una voce potente, in grado di incantare al primo ascolto. In scaletta, un vasto repertorio che spazierà dai grandi classici internazionali alle reinterpretazioni più amate del pubblico. Ci saranno ovviamente i brani che l’hanno portata alla vittoria nella trasmissione Rai. Ad accompagnarla sul palco una formazione straordinaria: Pino Mazzarano (chitarra), Peppe Fortunato (tastiere), Vito Di Modugno (basso) e Alessandro Napolitano (batteria). «Il programma è divertente e accattivante. Non mancherà neppure qualcosa di nuovo e più fresco» promette Patrizia Conte.
Dopo aver conquistato milioni di telespettatori nel seguitissimo programma Rai, The Voice Senior, è pronta a regalare al suo pubblico un live imperdibile. Un orgoglio tutto tarantino per un’artista che, nella sua carriera, ha collaborato con musicisti come Tullio De Piscopo, Lee Konitz, Cedar Walton, Bill Higgins, Mark Murphy, Jimmy Owens, Bobby Durham, Jay Rodriguez, Carlo Atti. È stata anche vocalist stabile nella Jazz Studio Orchestra diretta dal Maestro Paolo Lepore. Ha al suo attivo centinaia di concerti e la partecipazione a numerosi festival, in Italia e all’estero.
Patrizia, vocalist di jazz e insegnante di canto jazz al Conservatorio, si è dedicata per tutta la vita alla musica. Nata a Taranto e poi trasferitasi a Milano, si è fatta apprezzare dal grande pubblico con le sue esibizioni in tv nell’ultima edizione della seguitissima trasmissione Rai. Oltre alla sua carriera, in veste di insegnante di canto, ha diplomato allieve di talento come Paola e Chiara, Bianca Atzei e Roberta Faccani dei Matia Bazar.
Tra le altre tappe più significative del suo percorso, il debutto nel 1999 ne “L'opera da tre soldi” di Kurt Weill, nel ruolo di Frau Peachum, l’omaggio a Max Roach con Tullio De Piscopo nel 1998. L’anno prima, aveva cantato l’inno di apertura dei Giochi del Mediterraneo.
Start concerto ore 22. Biglietti con posto a sedere numerato: 15 euro (secondo settore), 20 (primo settore), 25 euro (poltronissima) più i diritti di prevendita. Già partita la vendita online: https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=591654&InstantBuy=1.
Sabato 14 giugno, alle ore 18:30, Alberobello ospiterà la presentazione del libro “Anna è un nome palindromo” (Capovolte Edizioni) di Francesca Svanera, autrice e attivista impegnata nella sensibilizzazione sul tema degli abusi sui minori. L’incontro si terrà presso il Centro Culturale “G. Galiani”, nell’ambito delle iniziative curate da Presìdi del Libro di Alberobello e con il patrocinio del Comune di Alberobello. A dialogare con l’autrice sarà Gabriele Rosato.
Il romanzo racconta la storia di Anna, un’adolescente alle prese con le sfide della crescita, l’amicizia, la scoperta della propria identità sessuale, ma anche con una realtà familiare segnata da eventi traumatici: la perdita del padre, la fragilità emotiva della madre e un abuso vissuto all’interno della sfera domestica.
Con una narrazione intensa e delicata, il libro affronta temi fondamentali come il consenso, la consapevolezza e il diritto all’ascolto e alla protezione, offrendo un prezioso strumento di riflessione per giovani e adulti.
Nel corso della storia, Anna – tra timori e timidezza – riesce a stringere nuove amicizie nella sua scuola, vivendo le prime esperienze amorose e interrogandosi sulla propria identità. Ma la sua crescita è profondamente influenzata da un vissuto familiare doloroso: la morte prematura del padre, un lutto di cui si sente colpevole, l’instabilità psichica della madre e un indicibile abuso consumato proprio all’interno del contesto domestico.
Tra le pagine si sviluppa un percorso di svelamento e maturazione, che accompagna lettrici e lettori a riflettere sull’importanza di riconoscere le emozioni, uscire dalle dinamiche della violenza e ritrovare la propria voce.
«Sostenere iniziative come questa – spiega Valeria Sabatelli, Assessora alla Cultura del Comune di Alberobello e mamma di due piccoli lettori – significa promuovere una cultura del rispetto, dell’ascolto e della consapevolezza. La letteratura ha il potere di aprire spazi di riflessione anche su ciò che troppo spesso viene sottaciuto e quindi alienato dal contesto sociale, finché la realtà non ci restituisce le verità e le sue insensatezze. Siamo orgogliosi di ospitare ad Alberobello un momento così significativo, rivolto non solo alle nuove generazioni, ma all’intera comunità».
Francesca Svanera, sopravvissuta a traumi infantili, ha scelto di condividere la propria esperienza per offrire sostegno a chi ha vissuto situazioni simili. È facilitatrice per l’associazione Meti, divulgatrice attiva sui social e co-conduttrice del podcast “Non se ne parla”.
“Anna è un nome palindromo” rappresenta il suo esordio nella letteratura per ragazzi, dopo la pubblicazione del suo primo libro “Rimase solo polvere” (2022).
L’incontro, aperto al pubblico e gratuito, sarà un’occasione di confronto e ascolto su tematiche ancora troppo spesso silenziate, ma centrali nella costruzione di una società più consapevole, attenta e rispettosa delle emozioni.
Le cittadine e i cittadini – così come gli ospiti e i visitatori – sono invitati a partecipare.
Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti pugliesi più attesi dagli amanti della lirica e della grande tradizione operistica: il Festival del Belcanto. L’evento culturale che si svolge a Turi (Ba), promosso dall’Associazione Chi è di scena!?, raggiunge nel 2025 la sua quindicesima edizione, confermandosi punto di riferimento per la cultura musicale in Puglia.
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