Lo scorso sabato 27 settembre, Raffaele Costantini, autore di “Magma” (I Libri di Icaro – 2024) ha ricevuto il premio per la sezione romanzi editi.
Tra i cinque finalisti, tra oltre 270 romanzi editi partecipanti, Costantini porta a casa un secondo posto, tributatogli da una giuria di sette componenti, tra poeti, scrittori, docenti universitari e soprattutto amanti della scrittura.
Durante la cerimonia di premiazione del XIX° Premio Letterario Giovane Holden, svoltasi presso l’Hotel Esplanade in una luminosa Viareggio, sono stati consegnati premi speciali e attestati di merito in una sala gremita.
Oltre mille i partecipanti all’edizione 2025 del premio che da diciannove anni porta avanti la cultura organizzato da “Giovane Holden Edizioni” in collaborazione con Associazione Culturale "I soliti ignoti”, il blog “Vitamina L” e “Irbil”.Motivazione del riconoscimento: Intenso romanzo breve, il ritratto di una società
profondamente malata, guasta, attraverso gli occhi di tre ragazzini a cui vorrebbe rubare anche la speranza di un futuro migliore. Ambientata in un paesino del Sud dominato dalla mafia, la vicenda, dal forte impatto emotivo, trae vigore e sostanza dal legame affettivo fra i tre: il loro stare insieme come unico punto di luce in una vita tormentata. Legame destinato a sopravvivere nel protagonista anche quando le loro strade saranno ormai fatalmente divise e lui tornerà al suo paese. Un grumo di ricordi accorato che l’io narrante, quasi una moviola, rievoca con dolorosa consapevolezza, una sequenza dopo l’altra, come in un film. Scrittura densa, poetica, sorprendente.
Abstract: Tre ragazzini assistono ad un agguato mafioso in un bar affollato di un'estate degli anni ottanta. Crescono in un paese del sud che divora il futuro dei bambini. Il protagonista racconta l'amore che lo lega ai fratelli Luce e Nina, figli di un padre violento e di una madre anaffettiva.
Magma parla per analogia di ciò che avviene negli strati più profondi degli esseri umani come nelle viscere della Terra. Se la pressione diventa insopportabile e se il “fuoco” non trova un letto in cui scorrere placido, allora crolla tutto e il vulcano è pronto ad esplodere e a trascinare tutto con sé modificando per sempre il panorama.
La prosa poetica, tratto distintivo dell’autore, fa da sfondo sul quale si muove il disagio adolescenziale, tremendi segreti familiari e traumi infantili. Dove le strade diventano carne, le piccole cose assumono tratti epici e le anime dei protagonisti si staccano per non sentire il dolore dell’essere più o meno definitivamente rotti, fuori posto, fuori fuoco sempre.
Biografia autore:
Raffaele Costantini è scrittore e insegnante di Yoga. Nasce a San Pietro Vernotico nel 1974. Ha già raccontato le stesse strade che hanno visto crescere un giovane Domenico Modugno nel suo primo romanzo Otto Minuti (Lupo Editore, 2014), dove immagina la fine del mondo in una sperduta periferia del Sud Italia e ne Il bacio del figlio (Scatole Parlanti, 2021), una raccolta di racconti illustrati che parla della sua infanzia e adolescenza attraverso il filtro della poesia e del sogno. La sua scrittura è semplice, profonda, poetica.
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Promuovere abitudini sane sin dall’infanzia significa investire nella salute e nel futuro delle nuove generazioni. Con questa consapevolezza nasce l’appuntamento dal titolo “Educazione alimentare pediatrica”, in programma per giovedì 2 ottobre 2025, dalle ore 17:30 alle 19:30, presso il Centro Galiani di Alberobello (ex Conceria).
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Alberobello e promossa dall’Ambito Territoriale e Sociale di Putignano, è organizzata in collaborazione con il Centro Servizi per le Famiglie – Mediazione Familiare Ambito di Putignano, Medihospes, Itaca, Centro Servizi per le famiglie, Dott.ssa De Marinis, Occupazione e Solidarietà e infine il Centro Polivalente per Anziani. L’incontro sarà tenuto dalla Dottoressa e Dietista Mariana De Marinis con un intervento specifico sulle abitudini alimentari degli Alberobellesi a cura della Dottoressa C. Tripaldi, Pediatra di Famiglia.
«La salute inizia dalla tavola e passa attraverso le buone abitudini. Educare i bambini a mangiare in modo equilibrato significa promuovere benessere, consapevolezza e futuro» – dichiara Valentina Liuzzi, Assessora al Welfare del Comune di Alberobello.
Un’occasione di formazione e sensibilizzazione dedicata a genitori e bambini, con il contributo di specialisti che illustreranno l’importanza di una corretta alimentazione nei più piccoli come parte integrante della crescita in salute.
L’appuntamento prevede momenti di confronto, attività interattive e consigli pratici per guidare le famiglie nelle scelte quotidiane a tavola, con un approccio semplice e alla portata di tutti.
«Le evidenze scientifiche dimostrano che sviluppare un rapporto sano ed equilibrato con il cibo aiuta i grandi e piccoli cittadini a costruire una relazione più nutriente ed equilibrata con il mondo intero. L’educazione alimentare è dunque un investimento per il benessere presente e futuro della nostra comunità» – conclude il Sindaco di Alberobello Francesco De Carlo.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di valorizzazione della salute e della qualità della vita promosso dall’Amministrazione comunale, in sinergia con le realtà del territorio.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Il Consiglio comunale di Alberobello, nella seduta del 29 settembre 2025, ha approvato a maggioranza dei presenti l’accordo per il partenariato speciale pubblico-privato avente a oggetto “Servizi di programmazione, gestione, apertura alla pubblica fruizione e di valorizzazione del Museo del Territorio ‘Casa Pezzolla’, del Museo dell’Olio, dell’immobile a trullo ‘Casa d’Amore’ e dei Trulli di via Monte Nero da adibire a residenze culturali e artistiche”.
«Con questo provvedimento – dichiara Francesco De Carlo Sindaco di Alberobello – dotiamo la città di uno strumento moderno e flessibile, capace di rafforzare la tutela e al tempo stesso di valorizzare i nostri musei e il nostro patrimonio, rendendolo ancora più fruibile per cittadini e visitatori. È un passo che ci proietta verso una gestione culturale partecipata e sostenibile, in linea con le migliori pratiche nazionali, con il Codice dei Beni culturali e con la Convenzione di Faro».
Si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro del patrimonio culturale della città, che recepisce e applica a livello locale uno strumento innovativo già sperimentato in diversi istituti e luoghi della cultura italiani, introdotto dal D. Lgs. 50/2016 e oggi disciplinato dall’art. 134 del D. Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei contratti pubblici).
Il partenariato speciale pubblico-privato rappresenta un modello di governance capace di superare i limiti delle concessioni tradizionali, favorendo co-progettazione, sussidiarietà orizzontale e sinergia tra amministrazione pubblica e soggetti privati: imprese, fondazioni, enti del Terzo Settore, etc.. A differenza delle concessioni di servizi culturali, che si concentrano sull’affidamento di singoli servizi, il PSPP si configura come un processo di sviluppo condiviso, finalizzato a progetti complessivi di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, anche laddove non siano garantiti grandi flussi turistici.
«Questa decisione – aggiunge Valeria Sabatelli, Assessora alla Cultura e alle Manifestazioni – apre nuove prospettive per i Musei Alberobellesi, che diventano veri e propri laboratori di innovazione culturale e sociale. Grazie al ‘partenariato speciale pubblico-privato’ potremo mettere in rete competenze, energie e creatività, rendendo i musei non solo luoghi di conservazione ma spazi vivi, capaci di dialogare con la comunità e di attrarre nuove forme di pubblico. È una scelta che guarda al futuro con responsabilità e con coraggio, rafforzando l’identità culturale della nostra Città».
Il modello, infatti, prevede:
Il Comune di Alberobello aveva già avviato, a partire dal dicembre 2023, un percorso di sperimentazione di modelli innovativi di gestione degli immobili comunali, coinvolgendo in particolare gli Enti del Terzo Settore. Con l’approvazione del partenariato speciale, si compie ora un ulteriore passo verso una governance condivisa, che riconosce il ruolo attivo dei privati nella gestione dei beni culturali, mantenendo in capo all’amministrazione comunale le competenze in materia di tutela e indirizzo.
Il coordinamento delle fasi operative è stato affidato al Responsabile dell’Area2 relativamente ai Servizi culturali, che ha collaborato con gli uffici comunali per garantire l'efficacia e la piena legittimità del provvedimento.
Il nuovo modello si inserisce nella strategia del Comune di Alberobello di promuovere la massima valorizzazione del patrimonio culturale, rafforzando la cooperazione con il mondo delle imprese culturali e il Terzo Settore e costruendo un sistema museale capace di coniugare conservazione, innovazione e sviluppo.
L’autunno a Gallipoli quest’anno profuma di magia, colori e divertimento grazie alla seconda edizione de “Il Parco delle Zucche – Festa D’Autunno” al Raffo Parco Gondar organizzata da Habituè e Parco Gondar. Le date da segnare in agenda sono 25 e 26 ottobre, 30 e 31 ottobre e 1 e 2 novembre: la cittadella eventi più grande del sud Italia si trasformerà in un vero e proprio villaggio incantato, dove grandi e piccoli potranno vivere esperienze uniche tra spettacoli, giochi, installazioni artistiche, musica e buon cibo.

Love Ghost- è uscito “Gas Mask Wedding”
Roma. Il 30 settembre Renato Zero festeggia il suo 75° compleanno con il nuovo album “L’OraZero” in arrivo venerdì prossimo 3 ottobre e con i concerti de “L’OraZero in tour” del 2026.
Per il suo “L’OraZero in tour” Zero regala nuove emozioni al suo pubblico universale proponendo una setlist che unisce i brani simbolo della sua inimitabile storia artistica lunga oltre 50 anni alle tracce contenute nel nuovo progetto “L’OraZero”; “L’OraZero in tour” sarà 24, 25, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio a Roma (Palazzo dello sport), 11, 12, 14 e 15 febbraio a Firenze (Nelson Mandela Forum), 7 e 8 marzo a Torino (Inalpi Arena), 11 e 13 a Mantova (Palaunical), 18 e 20 a Conegliano (Prealpi San Biagio Arena), 24 a Bologna (Unipol Arena), 28 a Pesaro (Vitrifrigo Arena), 4 aprile a Eboli (Palasele), 8 e 9 a Bari (Palaflorio), 15 e 16 a Messina (Palarescifina).
«In tour porterò sia Renato che Zero: c’è un equilibrio naturale, una necessità da parte mia di spendersi ed essere generosi verso se stessi – ha accentuato – Il pubblico per me è una presenza che non si distacca dalla strada e dal quotidiano: fino ad allora mi devo preparare a presentarmi vergine a chi vuole da me sensazioni. Ho pensato ai bambini e agli anziani che mi aspetto di trovare con quella felicità e quell’abbraccio per un nuovo percorso per combattere la solitudine e il disagio. Sarò ancora originale come nei miei costumi e come da tradizione, con un’orchestra molto nutrita, di tutto rispetto, archi, tamburi, e una band con sonorità moderne. Con ostinazione per non rinunciare alla nostra indipendenza, contro la guerra che non accetta libertà, riprendendo il dialogo con la vita e con Renato per la stima che ho di me stesso».
Venerdì prossimo 3 ottobre, invece, Renato Zero si ripropone discograficamente con l’album “L’OraZero” che si offre come una porta aperta al dialogo, alla condivisione dei pensieri, ma anche alla possibilità concreta di un cambiamento profondo. In un mondo che urla e che sgomita, Zero è mosso dall’urgenza di riaffermare le basi fondamentali del vivere: l’amore come energia inesauribile che tiene accese le relazioni umane; l’amicizia come presenza che consola e sostiene; il rispetto come principio irrinunciabile che permette di vivere in armonia con se stessi e con gli altri.
«La mia ora zero è quella di tutti, siamo prigionieri di noi stessi, non abbiamo energie per sopraffare certe scelte politiche e si indebolisce la nostra autonomia – ha commentato – L’elisir mi sembra anche un po’ riduttivo, mi piacerebbe di fare affidamento a più opzioni per potermi garantire di andare avanti».
Il viaggio di “L’OraZero” si articola in 19 tracce: diciannove differenti mondi, ognuno dei quali ha le proprie radici, regole, bisogni, contraddizioni e utopie.
«Frase storica ma opportuna: gli esami non finiscono mai – ha osservato – Capita in un momento particolare e attraversa tutta la comunità con 19 opportunità: in ognuno di noi c’è una guerra, situazione da sistemare e cerco di vincerla questa battaglia e la paura la provo anch’io e più disadorni di così non potevamo trovarci».
Dopo “Spalle al muro” Mariella Nava ha ora dato a Renato “Ancora nuovi giorni”.
«Mariella è una presenza che difficilmente manca nei miei dischi – ha detto – Ci sono poi anche giovani come Diodato che vogliono lasciare una traccia di loro stessi ma non è in questo album».
“L’OraZero” sono mondi che si rivelano attraverso linguaggi molteplici e inaspettati, capaci di dare voce a emozioni e prospettive unite da un unico filo conduttore: è la continua e inarrestabile ricerca di espressione.
«Ho usato un linguaggio temperato e morbido anche nella contestazione, nell’affrontare a muso duro, mi sono addentrato in percorsi abbastanza tostarelli, in temi di guerra e situazione precarie – ha fatto notare – Anche la musica si deve adoperare, la spiritualità gioca un suono importante, sentirsi cittadini del mondo, un lavoro impegnativo in momenti di grande cambiamento e mi sento in diritto e in dovere di esprimere i miei pensieri».
Anticipato il 12 settembre dal singolo “Senza”, primo tassello di una narrazione che ora si svela nella sua interezza, “L’OraZero” è un cammino che accoglie esperienze, emozioni e possibilità sempre nuove, dove ogni passaggio contribuisce a dare profondità e significato al viaggio zeriano.
«Dobbiamo educarci ancora alla piazza, più convinti e alleati quando cerchiamo con la nostra presenza di comprendere le nostre ragioni – ha sottolineato – Non conosco una ricetta per l’atteggiamento da assumere in questi casi ma queste canzoni sono la medicina per me di affrontare il pubblico e dobbiamo trovare degli alibi: dobbiamo cercare di non farci sporcare. L’arte fa questo lavoro ma anche di più: per me la pace non può essere una manifestazione collettiva, l’ho sempre ricercata: è l’abbraccio di una musica per sentirci più padroni della vita».