Roma. Il 30 settembre Renato Zero festeggia il suo 75° compleanno con il nuovo album “L’OraZero” in arrivo venerdì prossimo 3 ottobre e con i concerti de “L’OraZero in tour” del 2026.
Per il suo “L’OraZero in tour” Zero regala nuove emozioni al suo pubblico universale proponendo una setlist che unisce i brani simbolo della sua inimitabile storia artistica lunga oltre 50 anni alle tracce contenute nel nuovo progetto “L’OraZero”; “L’OraZero in tour” sarà 24, 25, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio a Roma (Palazzo dello sport), 11, 12, 14 e 15 febbraio a Firenze (Nelson Mandela Forum), 7 e 8 marzo a Torino (Inalpi Arena), 11 e 13 a Mantova (Palaunical), 18 e 20 a Conegliano (Prealpi San Biagio Arena), 24 a Bologna (Unipol Arena), 28 a Pesaro (Vitrifrigo Arena), 4 aprile a Eboli (Palasele), 8 e 9 a Bari (Palaflorio), 15 e 16 a Messina (Palarescifina).
«In tour porterò sia Renato che Zero: c’è un equilibrio naturale, una necessità da parte mia di spendersi ed essere generosi verso se stessi – ha accentuato – Il pubblico per me è una presenza che non si distacca dalla strada e dal quotidiano: fino ad allora mi devo preparare a presentarmi vergine a chi vuole da me sensazioni. Ho pensato ai bambini e agli anziani che mi aspetto di trovare con quella felicità e quell’abbraccio per un nuovo percorso per combattere la solitudine e il disagio. Sarò ancora originale come nei miei costumi e come da tradizione, con un’orchestra molto nutrita, di tutto rispetto, archi, tamburi, e una band con sonorità moderne. Con ostinazione per non rinunciare alla nostra indipendenza, contro la guerra che non accetta libertà, riprendendo il dialogo con la vita e con Renato per la stima che ho di me stesso».
Venerdì prossimo 3 ottobre, invece, Renato Zero si ripropone discograficamente con l’album “L’OraZero” che si offre come una porta aperta al dialogo, alla condivisione dei pensieri, ma anche alla possibilità concreta di un cambiamento profondo. In un mondo che urla e che sgomita, Zero è mosso dall’urgenza di riaffermare le basi fondamentali del vivere: l’amore come energia inesauribile che tiene accese le relazioni umane; l’amicizia come presenza che consola e sostiene; il rispetto come principio irrinunciabile che permette di vivere in armonia con se stessi e con gli altri.
«La mia ora zero è quella di tutti, siamo prigionieri di noi stessi, non abbiamo energie per sopraffare certe scelte politiche e si indebolisce la nostra autonomia – ha commentato – L’elisir mi sembra anche un po’ riduttivo, mi piacerebbe di fare affidamento a più opzioni per potermi garantire di andare avanti».
Il viaggio di “L’OraZero” si articola in 19 tracce: diciannove differenti mondi, ognuno dei quali ha le proprie radici, regole, bisogni, contraddizioni e utopie.
«Frase storica ma opportuna: gli esami non finiscono mai – ha osservato – Capita in un momento particolare e attraversa tutta la comunità con 19 opportunità: in ognuno di noi c’è una guerra, situazione da sistemare e cerco di vincerla questa battaglia e la paura la provo anch’io e più disadorni di così non potevamo trovarci».
Dopo “Spalle al muro” Mariella Nava ha ora dato a Renato “Ancora nuovi giorni”.
«Mariella è una presenza che difficilmente manca nei miei dischi – ha detto – Ci sono poi anche giovani come Diodato che vogliono lasciare una traccia di loro stessi ma non è in questo album».
“L’OraZero” sono mondi che si rivelano attraverso linguaggi molteplici e inaspettati, capaci di dare voce a emozioni e prospettive unite da un unico filo conduttore: è la continua e inarrestabile ricerca di espressione.
«Ho usato un linguaggio temperato e morbido anche nella contestazione, nell’affrontare a muso duro, mi sono addentrato in percorsi abbastanza tostarelli, in temi di guerra e situazione precarie – ha fatto notare – Anche la musica si deve adoperare, la spiritualità gioca un suono importante, sentirsi cittadini del mondo, un lavoro impegnativo in momenti di grande cambiamento e mi sento in diritto e in dovere di esprimere i miei pensieri».
Anticipato il 12 settembre dal singolo “Senza”, primo tassello di una narrazione che ora si svela nella sua interezza, “L’OraZero” è un cammino che accoglie esperienze, emozioni e possibilità sempre nuove, dove ogni passaggio contribuisce a dare profondità e significato al viaggio zeriano.
«Dobbiamo educarci ancora alla piazza, più convinti e alleati quando cerchiamo con la nostra presenza di comprendere le nostre ragioni – ha sottolineato – Non conosco una ricetta per l’atteggiamento da assumere in questi casi ma queste canzoni sono la medicina per me di affrontare il pubblico e dobbiamo trovare degli alibi: dobbiamo cercare di non farci sporcare. L’arte fa questo lavoro ma anche di più: per me la pace non può essere una manifestazione collettiva, l’ho sempre ricercata: è l’abbraccio di una musica per sentirci più padroni della vita».
Torna ad Alberobello il ‘Festival Città dei Bambini e dei Ragazzi’, giunto quest’anno alla sua terza edizione. L’iniziativa, promossa e organizzata da Sylva Tour and Didactics APS, trasformerà ancora una volta la ‘Città dei trulli’ e la frazione di Coreggia in un grande laboratorio creativo a cielo aperto, interamente dedicato all’infanzia e all’adolescenza. Sotto gli auspici del Cepell e con il patrocino del Comune di Alberobello, l’iniziativa vanta inoltre il contributo del Consiglio di Regione Puglia, della Camera di Commercio di Bari e di Fondazione Puglia.
L’igiene orale non è soltanto una questione estetica, ma un vero e proprio pilastro della salute complessiva, fondamentale sin dall’infanzia per una crescita armoniosa e uno sviluppo sano. Con questa consapevolezza nasce l’“Incontro sull’igiene orale”, in programma martedì 30 settembre, dalle ore 17:30 alle 19:30, presso il Centro Culturale Giovanni Galiani - Ex Conceria (Bibliocenter) in via Barsento ad Alberobello.
Una donna della provincia di Taranto è stata sottoposta a un intervento chirurgico complesso che ha permesso di rimuovere un tumore alle ovaie di circa 15 kg. La massa era stata diagnosticata a giugno, quando misurava meno di 30 centimetri. Nei mesi successivi, prima dell’intervento a settembre presso la Casa di cura Bernardini, la crescita era stata rapida fino a raggiungere i 50 centimetri, comprimendo gli organi interni e provocando serie difficoltà respiratorie e rischio di occlusione intestinale.
Leggi tutto: TARANTO. RIMOSSO TUMORE ALLE OVAIE DA 15 KG: PAZIENTE SALVA
Il Laboratorio di Identificazione Personale e Odontologia Forense (LIPOF) dell’Università di Torino è un punto di riferimento nazionale per l’odontologia forense umanitaria e la tutela dei diritti umani. Il suo obiettivo principale è ridare un nome e un’identità alle corpi senza nome, offrendo servizi di identificazione personale in ambito umanitario, storico e contemporaneo attraverso la raccolta ed analisi di informazioni dentali e odontoiatriche. Il LIPOF, guidato dal professor Emilio Nuzzolese, utilizza le più avanzate tecniche di odontologia forense per identificare persone scomparse o vittime di eventi drammatici, come naufragi, calamità naturali e conflitti. Il laboratorio lavora in collaborazione con istituzioni, autorità giudiziarie e associazioni umanitarie, contribuendo a restituire identità, dignità e memoria ai resti umani e risposte concrete alle famiglie.
Dal 18 settembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Some Of These Days”, il nuovo singolo del duo Mora & Bronski.
Un brano che riabbraccia le radici più profonde e, allo stesso tempo, apre nuove strade nella loro ricerca musicale.

Una volta imbracciati gli strumenti e staccato i primi accordi, la voce si appoggia e si mescola a quel suono riportando i due musicisti in quel mondo dove tutto è cominciato: la musica afroamericana che li ha formati e ispirati.
Il duo, però, non si limita a riproporre il passato. Con uno stile personale e contaminazioni che spaziano tra generi e sonorità diverse, Mora & Bronski rinfrescano un classico dimenticato, trasformandolo in un compagno di viaggio contemporaneo e vibrante.
«Amiamo la musica a 360° – dichiarano Mora & Bronski – Il blues è stato il nostro punto di partenza, ma non siamo bluesman “puri” nel senso stretto del termine. Siamo musicisti cresciuti con mille influenze, e amiamo ridare vita a brani che il tempo ha coperto di polvere, senza copiarli passivamente né stravolgerli. Se riportare alla luce queste canzoni con un vestito nuovo permette a qualcuno di riscoprirle e apprezzarle ancora, per noi è già un successo e vale il biglietto del viaggio.»
Mora & Bronski, power duo musicale in bilico tra folk e cantautorato italiano, propongono un affascinante itinerario tra le Americhe attraverso classici del blues, country, folk e rock’n’roll, unitamente a brani originali di propria composizione.
Fabio Mora e Fabio Ferraboschi, rispettivamente voce e chitarra acustica, sondano le più intime sfumature tra il bianco e il nero, arrivando così all’essenza e alla radice dell’american music, aspetto essenziale del loro nutrito bagaglio musicale.
La loro discografia si compone degli album ‘Naif’, ‘2’ e ‘50/50’, oltre a numerose compilation nelle quali compaiono i loro brani.
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Ufficio Stampa A-Z Press