Da venerdì 21 febbraio è disponibile nelle radio italiane e in tutti i digital stores ‘Luna Storta’ (feat. Fabrizio Bosso), il nuovo singolo di AleLoi, bassista e compositore torinese, che anticipa con questa uscita il suo nuovo e sorprendente album strumentale.
Il nuovo brano ‘Luna Storta’ di AleLoi, impreziosito dal suono unico della tromba di Fabrizio Bosso, descrive, appunto, un periodo di ‘luna storta’ dove i malumori, ogni tentativo di nasconderli e la voglia di riprendersi il buonumore, si avvitano ancor di più nel nervosismo che aumenta. Una luna decisamente storta tra blues e funk, dissonante e accessibile, mai sopra le righe. Malinconia, (auto)ironia e un deciso e sereno ‘vaff*****o’, perché troppa educazione, in fondo, fa male.
È AleLoi ad anticipare l’uscita di Luna Storta dichiarando: «La ‘luna storta’ è reale, così come la gioia, l’amore, la rabbia e la tristezza, ma sicuramente meno inflazionata in musica. Perché è buffo scrivere un brano che raffiguri questo stato d’animo così particolare. Allo stesso tempo, chissà, magari potrà disinnescarla, perché l’autoironia è importante. Se così non fosse, avevo voglia di esprimere quella sensazione in cui si vorrebbe mandare a quel paese un po’ tutto il mondo, perché a trattenerla… la luna storta aumenta!»
AleLoi è lo pseudonimo di Alessandro Loi, bassista e compositore. Nato a Torino nel 1973, cresce musicalmente con l’ascolto e lo studio del jazz che ben presto coniuga con la sua vocazione eclettica interagendo con contaminazioni di elementi della cultura black come gospel, funk, blues, rock, ska e della musica latino americana. Attualmente coinvolto in diversi progetti autoriali di qualità come Statuto, Fratelli Lambretta Ska Jazz, Silvia Tancredi, Eugenio Mirti &The Bad Faith, oggi si presenta con il suo primo progetto da autore.
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Prendono il via martedì 18 febbraio 2025 i workshop di NAT- Nature Arts Technologies, progetto internazionale promosso dall’International Theatre Institute – ITI Italia, il Centro Italiano dell’ITI UNESCO, e sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europa, in partenariato con UNITER - Unione dei Teatri della Romania di Bucarest (Romania), ITI Cyprus - Centro Nazionale cipriota dell’International Theatre Institute (Cipro), HDACIS -Human Development and Culture International School della Georgia e AVR Lab – Laboratorio di Realtà Aumentata e Virtuale del Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell’Università del Salento.
Dopo la call di chiamata per gli artisti interessati svoltasi nei mesi scorsi, il primo dei tre workshop in programma si tiene dal 18 al 20 febbraio 2025 al "Konya AdamCenter" e "Andrei Muresanu" Theatre, a Sfântu Gheorghe, Romania, sotto la guida di Fabio Tolledi, regista e presidente dell’ITI- Italia, e dall’attrice Roberta Quarta. Dal 23 al 24 febbraio 2025 si prosegue al Kastelliotissa Medieval Hall di Nicosia, Cipro, con il laboratorio tenuto da Tolledi e Simonetta Rotundo, attrice, per poi terminare con il workshop in programma dal 28 febbraio al 2 marzo 2025, presso il "Vaso Abashidze" State New Theater di Tbilisi, in Georgia, con lo stesso Tolledi affiancato dall’attore Matteo Mele. Previsto anche un laboratorio in Italia, dal 21 al 23 marzo 2025, a Lecce, mentre tra gli artisti partecipanti, provenienti da diversi Paesi europei, verranno individuati coloro che comporranno la compagine artistica coinvolta poi nelle seguenti tre residenze eco-artistiche internazionali: "Of Water and Wine" a Kalopanagiotis, a Cipro, a maggio 2025; "The other is me" a Sfântu Gheorghe, in Romania, a giugno 2025; "Nature is us" nel Salento a settembre 2025. Le residenze porteranno all’allestimento di una performance internazionale incentrata sulle opere “Quaderni della guerra” e “La malattia della morte” della scrittrice francese Marguerite Duras.
Il progetto NAT- Nature Arts Technologies si presenta come una grande opportunità formativa interculturale per gli artisti e gli operatori nel campo delle arti performative, con lo sviluppo di metodologie capaci di unire pratiche ecosostenibili, interventi teatrali site-specific e sperimentazioni di realtà aumentata e virtuale. A tal scopo vengono proposte azioni particolari di Ecologia Teatrale e Residenze Eco-Artistiche su sostenibilità ambientale, interculturalità e parità di genere, con l’obiettivo di incentivare la consapevolezza delle diversità e dell’ambiente.
Foto di Marina Colucci
Prevista per mercoledì 26 febbraio 2025, alle ore 18, presso la Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce, la presentazione del libro “L’amore non sceglie”, di Laura Ephrikian, edito da Spazio Cultura Edizioni. Durante l’incontro, proposto da Astràgali Teatro, intervengono l’autrice e Jamil Boloyan, docente dell’Università di Bari e di quella del Salento, a cui Ephrikian ha chiesto di presentare il suo libro come amico armeno, per ricordare sempre le sue origini. Letture a cura di Roberta Quarta, attrice.
Una donna italo-armena che parla dell'amore verso Africa. Questa volta, Laura Ephrikian smette i panni di narratrice della sua vita nel mondo dello spettacolo e racconta la storia di Clemen, una figura femminile d’altri tempi e dalle mille sfaccettature, dal cuore nobile ma tormentato. Nei diciannove capitoli, brevi ma intensi, si ripercorrono con semplicità la sua vita di pianista giovane e timida, la morte dei suoi genitori, i suoi “ingiusti” sensi di colpa e il riflesso degli ultimi nella sua movimentata vita amorosa, in cui la protagonista sembra non trovar pace. Non mancano, nella vita di Clemen, i meravigliosi paesaggi africani e la sua forte predisposizione a volere aiutare il prossimo: Gongoni, Malindi e Mombasa offrono alla donna il bello - i luoghi, gli animali, la semplicità e il cuore della gente - e il brutto - la povertà estrema, la violenza - della vita, quasi a voler donare al lettore croce e delizia di un mondo straordinario, ma difficile da vivere.
Laura Ephrikian, nata a Treviso il 14 giugno 1940, è conosciuta nel mondo dello spettacolo come attrice con il nome di Laura Efrikian. È figlia di Angelo Ephrikian, violinista, direttore d’orchestra e compositore di origine armena. In giovane intraprende la strada dello spettacolo e studia recitazione al piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler. Negli anni ’60 appare in televisione nel ruolo di annunciatrice. Negli ultimi tempi si dedica alla scrittura con “La vita non ha età”, “Como l’olmo e l’edera”, “Incontri”, “Lettere a Laura dal mondo dei nessuno”, “Ephrikian. Una famiglia armena”, fino al suo ultimo romanzo “L’amore non sceglie”.
L'incontro rientra nel Patto Locale della Lettura del comune di San Cesario di Lecce.
Ingresso gratuito. Per Info: Tel. 389.2105991 mail:
Venerdì 21 febbraio alle ore 18:00 nel Laboratorio Prof. Nicola Mele - I.I.S.S. “Consoli” (Via Rosatella, 7) si svolgerà una conferenza dedicata ad approfondire le caratteristiche e le fasi del progetto sul nuovo sistema di raccolta separata del vetro chiaro e vetro scuro avviato ufficialmente dalla Multiservizi SpA per le utenze domestiche del centro abitato di Castellana Grotte (Ba).
Love Ghost – è uscito “Decoy”
Quando l’arte incontra la tecnologia. Accade a Grottaglie, in provincia di Taranto, dove da secoli si tramanda l’antica tradizione figulina. È qui che due fratelli, i maestri ceramisti Giovanni e Donatello Spagnulo, hanno scelto di celebrare i loro 25 anni di attività con un progetto che fonde la tradizione ceramica con le più avanzate tecnologie digitali. Tutto questo con uno sguardo a quello che anche l’Unesco ha riconosciuto quale patrimonio dell’Umanità: gli ulivi millenari pugliesi. Molti di questi esemplari sono stati decimati dalla Xylella e oggi sopravvivono attraverso l’arte. Perché i fratelli Spagnulo, con la loro bottega “La Terra Incantata”, hanno scelto di trasformare questi ulivi in vere e proprie sculture, anche di grandi dimensioni. «Un atto d’amore per la nostra terra» dicono gli ideatori del progetto che, per il suo valore, è stato finanziato nell’ambito del bando TOCC – Supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale, promosso da Invitalia e sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
Un nuovo linguaggio per l’artigianato artistico.
Questo prestigioso riconoscimento ha permesso di portare avanti un intervento di grande spessore artistico, culturale e simbolico, ponendo l’artigianato d’autore al centro della transizione digitale. Ogni albero, reinterpretato dai fratelli Spagnulo, diventa un manufatto unico che fonde la forza della natura con l’espressività artistica. «Abbiamo spinto la ceramica oltre i suoi confini tradizionali – fanno sapere i fratelli Spagnulo - dando vita a opere d’arte che dialogano tra passato e futuro. Questo nuovo ciclo artistico è dedicato alla riproduzione degli ulivi millenari pugliesi, in omaggio alla loro maestosità e resilienza. Simbolo identitario del nostro territorio, raccontano secoli di storia e noi abbiamo voluto offrire un contributo per preservarli e celebrarli».
Alcuni degli alberi riprodotti sono stati già intaccati dalla Xylella, che ne ha compromesso la loro fisionomia. Con la loro arte, i ceramisti Spagnulo hanno invece fissato per sempre lo stato originario degli ulivi. Le sculture, modellate e dipinte a mano, sono arricchite da particolari tecniche di cottura che esaltano le sfumature naturali del legno e la profondità materica degli alberi reali. Ci sono l’Ulivo danzante, dai rami sinuosi che sembrano animati; il Barone, indiscusso simbolo di forza e continuità, e il Vecchio sovrano dal tronco spesso e nodoso. Ogni esemplare è stato prima selezionato “dal vivo”, con sopralluoghi sul campo (nello specifico a Manduria e Massafra), e poi è stato oggetto di minuziose riprese video e reportage fotografici affinché la riproduzione in laboratorio fosse pressoché identica all’originale.
L’arte entra nel digitale.
Dal punto di vista digitale, sono state utilizzate tecniche avanzate di scansione tridimensionale e modellazione digitale, che hanno permesso di dematerializzare i manufatti replicandoli digitalmente. Ma non è tutto: ora, attraverso la realtà aumentata, sarà possibile esplorare le sculture osservandone ogni angolazione e caratteristica anche tramite smartphone, rendendo l’esperienza ancora più immersiva e interattiva. E se la ceramica di Grottaglie, da tempo, viene esportata in tutto il mondo anche attraverso punti vendita all’estero e il commercio online, ecco che questo innovativo shop virtuale permette di arredare casa avvalendosi della realtà aumentata, così come oggi richiedono numerosi architetti e interior designer. Sarà quindi possibile visualizzare l’opera all’interno di qualsiasi ambiente: un approccio che apre nuove prospettive per l’arte ceramica, rendendola accessibile a livello globale e integrandola perfettamente in contesti espositivi fisici e virtuali.
“La Terra Incantata”, in questi mesi, si è avvalsa della collaborazione di Gspiral, che ne ha curato il processo di innovazione adottando i più moderni protocolli e un approccio di «design thinking». Questo percorso di ricerca ha portato alla scelta del nome, “Ulivi Millenari”, e alla valorizzazione nel logo di un elemento simbolico: la mignola e cioè il fiore dell’olivo.