“Il Vicino Oriente. Sapienza e teatro nelle tradizioni mediterranee” è il titolo dell’incontro organizzato da Astràgali Teatro per sabato 15 febbraio 2025, alle ore 18, nella propria sede a Lecce, con gli interventi di Rosita D’Amora, docente di Lingua e letteratura turca e storia ottomana dell’Università di Roma La Sapienza, Samuela Pagani, docente di Lingua e Letteratura Araba dell’Università del Salento, e Onur Uysal, attore e maestro di Karagöz, forma turca del teatro delle ombre.
Al centro della discussione, le tradizioni teatrali dei popoli che abitano il Mar Mediterraneo, con uno sguardo privilegiato ad Oriente. In particolare, nel corso del suo ultimo progetto di residenza artistica internazionale “Karagöz and the Marvelous Turkish Shadows” sostenuta dal Programma Culture Moves Europe dell’Unione Europea e dal Goethe Institute, Astràgali Teatro ha messo in relazione il Karagöz, una delle forme più antiche di spettacolo popolare, e “Il processo degli animali contro l’uomo”, una favola dal profondo valore etico che si trova nelle Epistole dei Fratelli della purità (Ikhwan al-Safa), un’affascinante enciclopedia filosofico-religiosa del X secolo.
Sulle origini del teatro delle ombre turco ruotano diverse leggende. Il protagonista è Karagöz, un personaggio il cui nome, che significa “persona dagli occhi neri”, è utilizzato per indicare lo stesso spettacolo. Questa figura, rappresentata insieme al colto Hacivat, con cui è perennemente in contrasto, rappresenta l'uomo semplice, poco istruito, ma comunque capace di destreggiarsi nelle sue avventure con arguzia e intelligenza.
Il personaggio nomade traccia vie di congiunzione tra l’estremo e il vicino Oriente, per arrivare in Egitto e in tutto il Maghreb, fino in Europa, per due vie, attraverso i Balcani e la Spagna. Il teatro del Karagöz era la principale forma di intrattenimento nell’ Impero Ottomano e nella moderna Turchia fino all’avvento di cinema e televisione.
Ingresso libero. Per Info: Tel. 389.2105991 mail:
Esami gratuiti per tutti. Debutta a Taranto la prima edizione del “Villaggio della Salute”, in programma sabato 15 febbraio dalle ore 9 alle 18, in piazza Maria Immacolata. Per l’occasione, sarà possibile eseguire gratuitamente una serie di esami, quali ecg, emocromo, emoglobina glicata, glicemia, moc, pannello lipidico, pressione e spirometria. Gli esiti saranno refertati da professionisti del settore.
L'Artista che non c'era 2025: confermato anche quest’anno per l’artista/gruppo vincitore un tour di 10 date in 10 diverse città, mentre al vincitore della sez. Strumentale saranno garantite 3 partecipazioni a Festival o Rassegne nazionali.
L’Artista che non c’era, l’ormai celebre concorso dedicato ai musicisti italiani ideato ed organizzato da L’Isola che non c’era giunge alla sua 22ª edizione.
Lo scopo preciso di questo evento a carattere nazionale è quello di valorizzare la musica italiana, i suoi compositori ed interpreti indipendentemente dalla lingua e dal genere proposto, dando la possibilità agli artisti di far conoscere il proprio progetto tenendo in forte considerazione - nella valutazione di ognuno - oltre al valore intrinseco dei brani proposti anche l’originalità, la capacità di scrittura, l’interpretazione e il potenziale impatto nelle performance live.
Il Premio è aperto a tutti gli artisti/gruppi senza nessun limite di età e il termine “canzone d’autore” deve essere inteso nella sua accezione più ampia, comprensivo delle molte sfaccettature e contaminazioni di cui si è arricchita questa forma d’arte e che negli ultimi anni ha avuto un’ulteriore accelerazione e completezza.
Il premio L’Artista che non c’era 2025 è suddiviso in due differenti categorie:
Leggi attentamente il regolamento e scarica il modulo di iscrizione per avere tutte le informazioni dettagliate sul concorso L’Artista che non c’era.
Le iscrizioni per la 22ª edizione scadranno il giorno 23 aprile 2025.
Quello che arriva a determinare i vincitori del premio L’Artista che non c’era 2025 è un percorso di ascolti e selezioni ormai consolidato da anni. Dopo un’iniziale selezione di tutti gli iscritti da parte della redazione de L’Isola, vengono individuati i progetti più interessanti (40 per la sez. Generale + 10 per la Strumentale) che passeranno al vaglio di tutti i redattori, corrispondenti e collaboratori della rivista che individueranno i 20 artisti/gruppi per la sez. Generale e 5 per quella Strumentale.
Da quel momento il percorso si fa ancora più interessante e certamente unico in Italia. Infatti, il materiale sarà inviato ad un Giuria di Qualità esterna e a tutti gli ex-vincitori del Premio, che avranno due settimane di tempo per indicare i 10 nomi che riterranno più validi per la Generale + 2 nomi per la Strumentale.
Si verrà così a formare un corposo gruppo di ascolto formato da circa 200 tra artisti e addetti ai lavori che per professione, collaborazioni, esperienza, rappresentano al meglio la filiera del settore musicale, da cui verranno scelti i 10 finalisti che suoneranno live alla finalissima che si terrà come sempre nella prestigiosa sede del CPM – Music Institute di Milano (la scuola di musica creata e gestita fa Franco Mussida) + il vincitore della sez. Strumentale.
LEGGI I PRIMI NOMI DELLA GIURIA DI QUALITÀ
Oltre al consueto premio e a tutta la visibilità che verrà garantita ai vincitori ed ai partecipanti alla finalissima, anche per questa 22ª edizione, all’artista/gruppo vincitore della sez. “Generale” verrà garantita la partecipazione al TOUR DE L’ISOLA, un’iniziativa che prevede 10 date in 10 diverse città garantendo un contributo (omnicomprensivo) di euro 500 per ogni singola data.
Un’iniziativa nata da L’ISOLA e da una serie di locali sparsi in giro per l’Italia, uniti per dare voce e spazio al vincitore del Premio. Una cifra totale di 5.000 euro che ha come obiettivo quello di far circuitare l’artista/gruppo portandolo fuori dai propri contesti territoriali e farlo così conoscere meglio in altre zone d’Italia.
L’Artista che non c’era partecipa anche al Bando Nuovo Imaie (finanziato con i fondi ex art.7 Legge 93/92 e la cui graduatoria 2025 verrà comunicata solo ad inizio aprile) che prevede un contributo di 10.000 euro per la realizzazione di almeno 6 date, gestite da un’agenzia di booking professionale e scelto direttamente dall’artista/gruppo a cui verrà assegnato.
Venendo invece alla sezione “Strumentale”, anche per quest’anno all’artista/gruppo vincitore saranno garantite n. 3 partecipazioni a Festival o Rassegne di importanza nazionale, dove potrà esprimere al meglio il proprio percorso artistico.
Le location saranno scelte dopo aver individuato il vincitore e di conseguenza le situazioni più indicate per presentare ed esibirsi con le proprie caratteristiche. Una sezione, questa Strumentale, nata nove anni fa e in continua crescita.
L’idea di far nascere un Premio all’interno delle attività de L’Isola che non c’era è figlia di una sincera voglia di condividere il talento che si muove nel bosco e sottobosco della musica italiana e che ha bisogno di spazi nuovi per respirare.
Accompagnato dall’intensa attività editoriale che L’ISOLA ha portato avanti fin dal 1996 – prima con una rivista cartacea (qui sopra alcune copertine) e poi con un sito rinnovato ed aggiornato quotidianamente (www.lisolachenoncera.it e vari social collegati) – il Premio L’Artista che non c’era è una manifestazione in cui è difficile inquadrare la tipologia di artisti/gruppi che si iscrivono. Il motivo è da ricercare nella forte simbiosi che si rispecchia nei contenuti creati nell’attività quotidiana da un gruppo di collaboratori coeso e ramificato in tutta Italia.
Dalla prima edizione del 2004 fino alla scorsa edizione che ha visto premiata la cantautrice Ellen River, sono tanti i vincitori del Premio nelle varie sezioni, artisti e gruppi che spaziano per generi ed età diverse, provenienza geografica e formazioni live diverse, ed è particolarmente bello evidenziare come in alcune edizioni la vittoria sia andata ad artisti/e giovanissime, come Veronica Marchi (nel 2006), Erica Mou (nel 2009), The Crowsroads (nel 2016), Anna Castiglia (nel 2021) o, di contro, ad emergere siano stati artisti più navigati come Pino Marino (2004), Pilar (2005), Zibba (2011), Gabriella Martinelli (2018), giusto per dirne alcuni.
E anche per il 2025 si riparte. Per la ventiduesima volta.
LEGGI QUI L’ALBO D’ORO DE L’ARTISTA CHE NON C’ERA
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Le iscrizioni si chiudono il 23 aprile.
Taranto. Nuovi bandi CSR (Complemento per lo Sviluppo Rurale) 2023/2027 per le filiere agricole pugliesi: contributi per nuovi impianti di olivo, ciliegio, uva da tavola e agrumi. Se ne parlerà a Castellaneta, nel corso di un evento pubblico organizzato dall’Area Due Mari di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. Lunedì 10 febbraio, a partire dalle ore 17 nell’auditorium comunale “7 febbraio 1985”, sono attesi Gianluca Nardone (direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia) e Donato Pentassuglia (assessore regionale ad Agricoltura, Risorse idriche, Tutela delle Acque e Autorità idraulica).
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L'Amministrazione Comunale di Alberobello, consapevole dell'urgenza di dover contrastare, anche a livello locale, la crisi climatica e di incentivare lo sviluppo di una città più green e sostenibile, annuncia l'avvio di una serie di iniziative per la pianificazione urbanistica del verde. L’obiettivo è quello di andare oltre la sporadica piantagione di alberi, proponendo invece una strategia (e un piano d’azione) di lungo periodo per favorire una crescita sana e razionale del patrimonio verde della Città.
“Glam”, la mostra personale di Michel Oz, dal 6 al 9 febbraio a Bologna
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