Torna l’atteso appuntamento con la Festa Patronale dei Santi Medici Cosma e Damiano, un momento di intensa spiritualità e partecipazione popolare che, da ben 389 anni, unisce la comunità di Alberobello nel segno della devozione, della memoria e della condivisione.
«La festa dei Santi Medici è il cuore pulsante dell’identità di Alberobello. Non è solo un evento religioso, ma un momento di unità, di comunità e di orgoglio per tutti noi» – dichiara il Sindaco Francesco De Carlo. «È un’occasione per accogliere con calore chi viene a visitarci, guidato dalla fede, e per mostrare la bellezza e l’autenticità della nostra Città».
Dal 19 al 21 settembre 2025 nella villa comunale “Sandro Pertini” di Ostuni (BR) torna Hopstuni beer fest, la grande festa dedicata alla birra artigianale, con cibo di qualità, musica e divertimento per tutti, organizzata per il secondo anno da Cheficolab e Bellinfusto pub indipendente.
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Il Comune di Alberobello intensifica la lotta contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, con un intervento deciso e strutturato che prevede l’installazione nell’area urbana e periurbana di un sistema di videosorveglianza ambientale. Con la Delibera di Giunta Comunale n. 39/2025, sono stati forniti gli indirizzi operativi ai Responsabili del Servizio Igiene e del Comando di Polizia Locale per l’adozione delle misure necessarie a contrastare in maniera efficace il fenomeno.
Prosegue il ciclo di incontri dedicato all’educazione ambientale promosso dal Comune di Alberobello con l’ottavo appuntamento della rassegna “RiscopriAMOAlberobello”, in programma sabato 20 settembre, dalle 10.00 alle 12.00, nella suggestiva cornice della masseria Galeone.
MILANO. «È tutta la nostra storia, canzoni che vanno dagli anni sessanta fino al 2015, cosa veramente bella: in questo disco c’è tutta la storia de I Nomadi».
Lo ha precisato Beppe Carletti, fondatore de I Nomadi insieme ad Augusto Daolio, per l’album “Live al teatro Dal Verme” in uscita venerdì 19 settembre.
«È come ascoltare un concerto dei Nomadi – ha confermato il leader della band – La storia dei Nomadi è in questo progetto, c’è tanta roba: abbiamo inciso circa 370 brani ma abbiamo fatto una scelta seguendo i gusti delle persone che hanno gradito di più in questi anni; è tutto ‘live’ con veri strumenti musicali perché non usiamo computer, suoniamo davvero, bene o male, ma poco importa».
Dopo dieci anni dall’ultimo album dal vivo, I Nomadi tornano con questo nuovo e attesissimo ‘live’ di 18 canzoni in doppio vinile, formato digitale e cd.
«Abbiamo fatto diverse registrazioni perché non è mai buona la prima per noi – ha osservato Carletti – Abbiamo scelto questa perché è riuscita meglio, non perché abbiamo dato tanto di più: non facciamo differenza fra teatro e teatro, e neanche perché il teatro Dal Verme ci ha pagato».
Questo lavoro rappresenta molto più di una semplice uscita discografica: è un ritorno alle origini, un tributo alla dimensione che da sempre rappresenta l’anima de I Nomadi; la band, che ha fatto della musica dal vivo la sua essenza e il suo motore creativo, regala al pubblico un album carico di emozione, energia e verità.
«Questo ‘live’ è un viaggio emotivo che ci riporta al nostro habitat naturale – ha ammesso il musicista – Siamo nati e cresciuti nei concerti ed è lì che la nostra musica prende davvero vita: è un dono farlo oggi, con una nuova energia e con un pubblico sempre al nostro fianco».
È il primo ‘live’ del cantante Yuri Cilloni che negli ultimi anni ha saputo raccogliere e rinnovare l’eredità storica del gruppo.
«È il primo disco con Yuri dal vivo e sono contento per lui perché è giusto che gli venga riconosciuto questo perché crede in quello che sta facendo – ha sentenziato il tastierista della band – Dà quella giusta interpretazione a tutta la nostra musica, ci rede in quello che canta ed ha un riscontro molto bello da parte del pubblico che ci viene ad ascoltare e quando lo ascolteranno su questo disco sarà ancora più bello».
La new entry Domenico Inguaggiato alla batteria è la nuova forza ritmica che aggiunge freschezza e intensità al suono Nomadi.
«È la prima volta anche per Domenico a fare un ‘live’ – ha sottolineato il leader della band – È una grande soddisfazione ed è possibile immaginare quello che ha fatto in un anno e mezzo che è con noi: ci sono 40 anni di differenza fra noi due ma la musica unisce tutte le età, lui è un bravo ragazzo oltre ad essere un bravo batterista, perciò abbiamo scelto bene».
L’album è stato registrato durante il concerto al teatro Dal Verme di Milano nel dicembre 2024: raccoglie nuove versioni dei grandi classici e arrangiamenti pronti ad emozionare.
«C’è “Cartoline da qui” scritta da Luciano Ligabue e dedicata ad Augusto – ha ribadito Beppe Carletti – È evidente che ci sono pezzi come “Io vagabondo”, “Un pugno di sabbia”, tutta la nostra storia, “Noi non ci saremo”, “Dio è morto”, non abbiamo tralasciato niente della vita che hanno segnato la storia de I Nomadi, brani che abbiamo interpretato in tutti questi anni. Della formazione originaria sono rimasto solo io ma le canzoni sono qui e vivono sempre: le persone cambiano ma le canzoni rimangono, come testimoniano “Auschwitz”, “Canzone per un'amica” o “Dio è morto”».
I Nomadi ritornano dal vivo fra la fine dell’autunno e il prossimo inverno dopo le ultime date del tour estivo il 21 settembre a Capoterra (CA), 26 Apiro (MC), 27 Riccia (CB), 28 San Cesareo (RM), 30 Vasto (CH), 4 ottobre Aglientu (SS), 5 Terralba (OR), 6 Sorrenti (CA), 7 Masainas (SS) e il 10 Vicenza.
«Fra poco renderemo noto il calendario dei prossimi concerti nei teatri – ha concluso Beppe Carletti – Come tutti gli anni ci chiamano perché quanto abbiamo dato è stato fatto col cuore, con una grande risposta del pubblico».
Continuano sabato 20 settembre, alle ore 20.00, nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce gli appuntamenti del Festival NAT- Nature Arts Technologies (l’amore ai tempi della guerra), promosso da Astràgali Teatro e dall’International Theatre Institute – ITI Italia, il Centro Italiano dell’ITI UNESCO, e sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europa.
Negli spazi di uno dei simboli dell’archeologia industriale italiana del Salento, viene allestito “Madame Butterfly”, lavoro teatrale di Accademia Mutamenti di Grosseto, tratto dall’omonima novella originale di John Luther Long e dal libretto dell’opera di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. L’adattamento del testo è di Sara Donzelli, voce recitante, che lo interpreta insieme al musicista Angelo Comisso, con la cura scenica di Giorgio Zorcù.
“Madama Butterfly” è una tragedia dell’attesa e della solitudine che si compie in riva al mare, dove la protagonista si strugge sperando nel ritorno di B. F. Pinkerton, tenente della Marina degli Stati Uniti, che l’aveva presa in sposa come per gioco e abbandonata subito dopo. Nel romanzo - insieme a un finale diverso - emerge fortemente la prepotenza della cultura americana su quella giapponese, rappresentata dalla fragile “farfalla” Cio Cio-san. A partire dalle diverse suggestioni, viene data vita a una reading performance con musica dal vivo. Sara Donzelli ha raccolto le diverse fonti ed elaborato il testo, seguendo l’impronta narrativa di Long e introducendo alcune delle arie più famose dell’opera, trasponendo il canto in interpretazione d’attrice. Angelo Comisso accompagna l’attrice al pianoforte e al sassofono, con musiche originali e personali reinterpretazioni dell’opera.
Fondata da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli nel 2005, Accademia Mutamenti è una compagnia teatrale e una factory di progetti artistici con sedi a Grosseto e a Milano, riconosciuta e sostenuta dalla Regione Toscana per la qualità delle sue produzioni. Le sue caratteristiche centrali del linguaggio teatrale sono la qualità del lavoro dell’attore e la visionarietà della scena, mentre i temi affrontati sono legati soprattutto alla dialettica maschile-femminile, affrontata col doppio sguardo della contemporaneità e del mito, della fiaba e della tragedia. La compagnia teatrale mantiene anche una forte vocazione al lavoro sociale e culturale, portando avanti una serie di progetti che intendono arricchire l’offerta culturale esistente, ideare nuove forme di partecipazione e relazione col pubblico, creare contesti creativi innovativi per gli artisti, donando nuovo appeal al territorio stesso.
NAT- Nature Arts Technologies Festival è sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europa, in partenariato con UNITER - Unione dei Teatri della Romania di Bucarest (Romania), ITI Cyprus - Centro Nazionale cipriota dell’International Theatre Institute (Cipro), HDACIS -Human Development and Culture International School della Georgia e AVR Lab – Laboratorio di Realtà Aumentata e Virtuale del Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell’Università del Salento.
Ingresso: 5€. Prenotazione obbligatoria. Per Info: Tel. 389.2105991, mail:
