Una delle più interessanti e profonde tradizioni salentine, le focare. Consistono in dei grandi falò che venivano e vengono ancora oggi preparati nei vari punti dei paesi o magari nella piazza centrale. Nascono all'alba dei secoli, probabilmente legati a culti pagani di purificazione, propiziatori o magari come saluto alla primavera. Alcune teorie infatti indicano come venissero usate per festeggiare l'inverno che finiva bruciando la legna rimasta da ardere. Il cattolicesimo ha fatto proprie questi riti, ma il periodo nel corso dei millenni è rimasto lo stesso, da fine Dicembre a metà Marzo. In questi 3 mesi il Salento si pullula di fuochi

Ricordiamo la "Festa del Fuoco"(festa de lo focu) di Zollino che si svolge verso la fine di Dicembre di ogni anno, legata ad antichi riti appunto di purificazione e di rinascita.

Oggi la focara più conosciuta è probabilmente quella di Novoli, che si svolge nel giorno 17 Gennaio in onore a Sant'Antonio, ma si tengono focare anche prima del Natale e in onore a San Giuseppe il 19 Marzo.

Molto interessante risulta essere il passaggio sul Culto del Fuoco che viene fatto sul sito del Comune di Novoli, riportiamo quanto in esso descritto:

culto del fuoco"Sin dall'epoca pre-cristiana il fuoco è stato il fulcro attorno al quale si sono svolte feste rituali di ogni genere. Tali cerimonie, in qualunque tempo e luogo venissero celebrate, si somigliavano molto tra loro: grandi falò attorno ai quali i popoli si riunivano per propiziare la crescita dei raccolti ed il benessere di uomini ed animali.

In generale, si può dire che il fuoco sia stato un passaggio fondamentale per l'umanità stessa. Con esso si potevano cuocere i cibi, riscaldarsi, difendersi, rischiarare le notti. Ovviamente, per i nostri progenitori, la sua scoperta rappresentò un'esperienza di grande terrore e di annichilimento di fronte ad una tale forza distruttrice. In seguito, però, i più coraggiosi, spinti dal desiderio di conoscenza, vinsero la paura delle fiamme e si avvicinarono ad esso, allungarono degli esili ramoscelli e colsero quella energia misteriosa che con il tempo impararono ad addomesticare.

 

Questa importante acquisizione venne raggiunta per la prima volta in Africa circa un milione di anni fa, mentre in Asia e in Europa essa risale a circa 500.000 anni fa. Il fuoco illuminò le caverne, liberandole dal buio delle tenebre, permise di cucinare e consumare i cibi attorno ad un focolare, facilitando così l'instaurarsi dei legami familiari, il rinsaldarsi delle amicizie e la trasmissione di esperienze vissute. Intorno al fuoco nacque, probabilmente, la prima forma di comunità."