La giornata proseguirà alle ore 11 con la benedizione dei pastori e la celebrazione della santa messa nella Cappella della Santissima Annunziata. Sempre domenica, ma alle 17.30, alla “Madonna della Ricotta” saranno consegnate le chiavi del paese e alle 18.30 la statua della Vergine sarà portata in processione per le vie del borgo. Le celebrazioni si concluderanno alle ore 21 con il concerto della banda Città di Manduria seguito, a mezzanotte, da spettacolari fuochi d’artificio. E’ una festa, quella dedicata alla “Madonna della Ricotta”, che più di tutte si lega all’antica consuetudine della transumanza. Si tratta delle celebrazioni in onore della Santissima Annunziata che qui, nei luoghi che segnarono il crocevia di greggi e pastori, è stata ribattezzata curiosamente come “Madonna della Ricotta”.

Sabato 26 e domenica 27 maggio, Carlantino renderà ancora una volta il suo omaggio alla Vergine che vegliava sul cammino di uomini e animali permettendo agli uni e agli altri di compiere il proprio tragitto di transumanti alla ricerca di buoni pascoli. “Si tratta di una ricorrenza molto attesa perché rappresenta le nostre tradizioni e la nostra storia – ha dichiarato Dino D’Amelio, sindaco di Carlantino, presentando l’edizione 2012 – Una festa che ha origini antichissime e che stiamo cercando di valorizzare sempre meglio come simbolo della nostra appartenenza alla civiltà contadina”. A Carlantino, un tempo giungevano i pastori provenienti da Molise, Abruzzo e regioni del centro Italia.Portavano le loro pecore su Monte San Giovanni. Ai piedi dell’altura, sorge la Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata.

I pastori, come segno di ringraziamento e devozione, prima di lasciare la generosa e ospitale terra di Puglia, rendevano omaggio alla Madonna lasciando in offerta un po’ di latte, formaggi e ricotta prodotti durante il loro breve soggiorno. Un’altra particolarità di questa bella ricorrenza è rappresentata dallo spettacolo delle majorette. Lo scorso anno, proprio in occasione della “Madonna della Ricotta”, fece il suo debutto il nuovo gruppo delle majorette: una formazione totalmente rinnovata, con l’ingresso di molte ragazze delle scuole elementari, che dà continuità a quella che ormai può definirsi a pieno titolo come una tradizione carlantinese.