ALMIRON PROTAGONISTA -
I primi quarantacinque minuti scivolano via lentissimi senza neanche un'occasione da gol da entrambe le parti: da registrare soltanto l'infortunio di Matuzalem che lascia il campo per Hitzlsperger. Il tedesco, sostituito nel secondo tempo, è il simbolo di una campagna acquisti di gennaio assolutamente fallimentare. Ad inizio ripresa sfuriata dei padroni di casa ma è un fuoco di paglia, perché Ventura ha preparato a dovere i suoi. E' il 6' quando una punizione di Allegretti viene respinta malamente da Muslera sul corpo di Almiron, lestissimo a ribadire in rete prima che la sfera possa sfilare sul fondo. Floccari cerca di rispondere con un'azione personale, Gillet non si fa sorprendere.

{affiliatetextads 1,,_plugin}ALVAREZ, KOLAROV E GILLET - Reja cerca di cambiare il match con l'inserimento di Cruz e per certi versi ci riesce anche visto che l'argentino, suo malgrado, lancia il contropiede che porta al raddoppio barese. Palla persa sulla trequarti, Meggiorini trova l'imbucata per Alvarez che davanti a Muslera è glaciale: dribbling sull'esterno e piatto destro a porta sguarnita. La reazione biancoceleste è più di rabbia che di logica e la chance per riaprire la sfida è di quelle colossali, visto che al 32' Kolarov ha a disposizione un calcio di rigore. Il serbo non vede Gillet che si butta in largo anticipo e tira proprio sull'angolo difeso dal belga, che prima tocca e poi blocca la sfera. L'estremo difensore del Bari salva ancora su un colpo di testa di Cruz cinque minuti più tardi, poi più nulla: la squadra di Ventura va a festeggiare sotto il settore ospiti stracolmo la vittoria che di fatto vuol dire salvezza.



LE RIFLESSIONI DI REJA -
Nel dopogara Edy Reja appare estremamente preoccupato. "Ero fiducioso ad inizio ripresa, l'episodio del gol di Almiron è stato decisivo. Potevamo rientrare in gara anche sotto di due reti con il rigore, fallito anche quello era difficile risalire. Bisogna trovare lo spirito di gruppo per uscire da questa situazione ma non basta: servono anche manovre di gioco, purtroppo non riusciamo a creare pericoli con i centrocampisti. Non abbiamo giocatori con cambio di passo eccezion fatta per Zarate e diventiamo un po' troppo prevedibili, visto che non riusciamo neanche a mantenere l'intensità alta e costante nell'arco dei 90 minuti".

RABBIA ROCCHI -
Ancora più esplicita l'analisi di Tommaso Rocchi. "Dovremmo vergognarci tutti", dice il capitano biancoceleste, che non è d'accordo con l'ipotesi di un nuovo ritiro (sarebbe il quarto stagionale). "Così ci seppelliamo definitivamente".

VENTURA GIOISCE -
Il successo esterno mancava al Bari dall'ottava giornata: un motivo in più per far sorridere Ventura. "Siamo vicinissimi alla salvezza, anche se non è ancora matematica. C'è grandissima soddisfazione sia per i tre punti di oggi che per l'intero lavoro fatto in questi sette mesi. Abbiamo gestito alla perfezione il match, senza subire nulla nel primo tempo per poi chiudere il risultato nella ripresa. E' un successo che sembra ordinario ma non lo è: per la Lazio era la gara della vita, non era facile e siamo stati bravissimi, mettendo in campo tanta personalità".

Lazio-Bari 0-2 (0-0)
Lazio
(3-5-2): Muslera; Siviglia (17' st Cruz), Stendardo, Radu; Brocchi, Firmani, Ledesma, Matuzalem (37' pt Hitzslperger, 24' st Mauri), Kolarov; Rocchi, Floccari. A disp: (88 Berni, 80 Dias, 25 Biava, 2 Lichtsteiner). All.: Reja.
Bari (4-4-2): Gillet; Belmonte (42' st Stellini), A. Masiello, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, Donati, Almiron (15' st Gazzi), Allegretti; Meggiorini (22' st Sforzini), Castillo. A disp: (12 Lamberti, 21 Parisi, 88 Kamata, 9 De Vezze). All.: Ventura
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Reti: 6' st Almiron, 19' st Alvarez
Ammoniti: Firmani e Almiron per comportamento non regolamentare, Radu per gioco falloso
Angoli: 6-2 per la Lazio
Recupero: 3' e 5'
Note: Gillet ha parato un rigore a Kolarov al 32' st
Spettatori: 45.000 circa

(C) Repubblica.it