Un vero e proprio itinerario tra le eccellenze produttive pugliesi attraverso i numerosi eventi organizzati da Associazione Italiana Sommeliers Puglia, Movimento Turismo del Vino Puglia, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino Puglia e Slow Food Puglia.

“Guidati dalla qualità – dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno - abbiamo raggiunto traguardi che onorano il talento dei nostri viticoltori. Il vitivinicolo è il fiore all’occhiello del nostro comparto, un modello da replicare anche per le altre filiere produttive, poiché riesce a fare sistema e per questo sa rispondere meglio alla sfida del cambiamento. I produttori con grande determinazione hanno saputo investire sulla qualità e sulla innovazione, senza mai perdere di vista la tradizione e la identità che, anzi, oggi più che mai è ben riconoscibile in tutto il mondo proprio grazie alle eccellenze della nostra enologia”.

Una eccellenza che si traduce anche nelle stime degli stessi produttori, che confermano il trend in crescita dell’imbottigliato, raddoppiato negli ultimi cinque anni. La Puglia, ricordiamolo, continua ad essere tra le regioni più “blasonate” con i suoi 26 vini Doc che insieme alla proposizione di sei DOCG, alle proposte di aggiornamento dei disciplinari di produzioni di molti vini DOC , di istituzione di due denominazioni che legano il nome del vitigno al territorio (Negroamaro di Terra d’Otranto e Terre di Nero di Troia) e le proposte di modifica delle IGT pugliesi, rappresentano gli elementi tangibili di una Puglia proiettata verso la qualità, forte anche di un patrimonio inesauribile di vitigni autoctoni. “L’ambizione – aggiunge Stefàno - è quella di divenire protagonisti assoluti della scena mondiale, per una qualità inimitabile e irripetibile su cui, tutti,occorre investire con maggiore determinazione”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“Trecentomila ettolitri di vino Doc e 1milione350mila di IGT prodotti in Puglia, su una superficie complessiva di 23mila616 ettari nel 2009. Sono dati che rendono bene l’idea del percorso qualitativo intrapreso dall’enologia pugliese in modo ormai strutturale e consolidato. La qualità in Puglia – afferma Luigi Farace, presidente Unioncamere Puglia - non è difatti più la scelta stravagante ed estemporanea di qualche viticoltore passionale, ma è prassi collettiva, un dato di fatto che sta portando i nostri vini a raccogliere consensi sulle tavole italiane ed estere, forti di una personalità mai così tanto definita. L’enologia, non è azzardato affermarlo, è il comparto a più alta forza comunicativa “di sintesi” per un intero territorio in termini di gusto, innovazione ma anche ambiente, cultura e storia. In un buon bicchiere di vino siamo riusciti a mettere i progressi di un’intera regione, dall’agricoltura al turismo e oggi finalmente consapevole delle propri tesori. Il vino fa viaggiare la nostra immagine nel mondo. Di qui il grande sforzo della Regione e Unioncamere Puglia nel sostenerla con interventi promozionali mirati ed in contesti altamente qualificati come il Vinitaly. Centoquaranta aziende confermano il trend numerico della Puglia nella più importante manifestazione italiana ed europea di settore, una regione che ormai a Verona fa la parte del leone”.

(C) PUglialive.net