Quel che meraviglia, è che la politica cittadina abbia assorbito, senza batter ciglio, la scelta di Lucia Lambresa che rappresenta comunque un colpo di scena, e che almeno formalmente introduce elementi di novità nel quadro politico cittadino.Logica e correttezza politica vorrebbero che, quando si passa da un partito all’altro o comunque si aderisce ad un partito detenendo importanti responsabilità amministrative, questa scelta venga, se non condivisa almeno comunicata, accettata, metabolizzata dai partner della coalizione.La novità politica introdotta dalla scelta della vicesindaca nel quadro politico cittadino non è cosa di poco conto, e non è poi soltanto formale. Fino a ieri, l’adesione di Lucia Lambresa alla “grande coalizione” guidata da Gianni Mongelli e la conseguente partecipazione alla giunta, avvenivano in nome e per conto dell’intesa stipulata all’atto dell’apparentamento del 2009, in cui la Lambresa agiva come leader delle liste civiche che l’avevano sostenute nella sua candidatura alla fascia tricolore.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Da oggi, ovvero dal momento in cui la ex candidata sindaca centrista ha aderito a IoSud, la maggioranza cittadina ne viene largamente modificata. Di fatto Adriana Poli Bortone offre il suo sostegno (più precisamente, quello del suo movimento) ad un governo locale che comprende forze di centrosinistra, di sinistra e, come si diceva una volta, di estrema sinistra, anche post comuniste. Di fatto, la “grande coalizione” tratteggiata dall’apparentamento dell’anno scorso perde le sue frange civiche, acquisendo il movimento di centro-centrodestra guidato dalla Poli Bortone, e la cui collocazione politica vera e propria non è ancora del tutto chiara, visto che l’ex responsabile regionale di An è stata candidata governatore alla Regione per l’Udc, nonostante a fare il tifo per una sua eventuale candidatura con il Pdl fosse il premier Berlusconi in persona.

L’adesione di Lucia Lambresa ad IoSud compie un percorso logico, politicamente comprensibile, e che da tempo era nell’aria. La stessa maggioranza esce rafforzata da questo passaggio, in quanto perde le “frange civiche”, a vantaggio di un soggetto politico interregionale. Nulla da eccepire. Ma, lo ripetiamo, stupisce il fatto che il “colpo di scena” non sia stato né preceduto, né seguito da un’adeguata riflessione in seno alla maggioranza che si è trovata praticamente di fronte al fatto compiuto.

http://quotidianofoggia.wordpress.com/2010/04/17/il-passaggio-della-vicesindaca-al-movimento-di-poli-bortone-cambia-faccia-la-grande-coalizione-ma-nessuno-ne-parla/