{affiliatetextads 1,,_plugin}"Se prima - ha aggiunto l'assessore Viesti - obbligatoriamente l'85% delle risorse del Fas per la messa in sicurezza delle scuole andava al mezzogiorno, oggi i criteri privilegiano il numero degli edifici scolastici e la popolazione scolastica. Rispettando i criteri delle delibere CIPE, alla Puglia sarebbe spettata una quota di riparto sul totale delle risorse FAS del 16,7%, con il piano ministeriale viene invece assegnato alla Regione il 6,92% che corrisponde a un importo di 24,8 milioni rispetto all'assegnazione prevista di 56,3 milioni. Così 230 scuole pugliesi verranno escluse dagli interventi di somma urgenza, senza che nessuna concertazione sia stata avviata con il sistema delle Regioni".

"A questa impostazione punitiva - ha concluso Vendola- diremo no in sede di Conferenza delle Regioni, anche in accordo con i Comuni e con le Province che si vedranno tagliati i fondi per la sicurezza degli istituti scolastici".

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