Aeromart ha chiuso i battenti da poco, ma – raccontano gli imprenditori – sia gli eventi a Montreal che il ritorno a casa hanno rivelato gradite sorprese: preventivi, richieste di offerte, documenti tecnici visionati attraverso la concessione di password segrete. Sono giorni di fermento per le sette imprese volate ad Aeromart insieme con il Distretto Aerospaziale Pugliese rappresentato dal Presidente Giuseppe Acierno e assistite dallo Sprint, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Si va verso la stesura di rilevanti accordi con imprese provenienti da tutto il mondo. Non solo le canadesi Pratt & Whitney, CMC Électronique e Dowty, ma anche la tedesca MTU, la belga SABCA, l’israeliana IAI, la californiana L-3 Comunications hanno manifestato interesse ad avviare rapporti commerciali e progetti di ricerca con le imprese pugliesi dell’aerospazio. Un risultato rilevante ottenuto dopo un lavoro durato 18 mesi e condotto dalla Regione Puglia attraverso lo Sprint.

Si è trattato di un’operazione strategica che ha messo in contatto un piccolo distretto aerospaziale, quello pugliese, con quello, grandissimo, del Canada. Dopo il primo contatto a Tolosa nel dicembre del 2008, una lettera di intenti firmata a giugno a Montreal tra Distretto Produttivo Aerospaziale Pugliese ed Aéro Montréal (il distretto canadese) sanciva il sostegno reciproco per progetti di sviluppo tra Puglia e Canada. Qualche giorno dopo la Regione accompagnava il distretto pugliese all’Air Show di Parigi, ad ottobre 2009 a Tokyo e poi a Torino. L’evento più significativo è tuttavia la missione incoming di febbraio 2010 che ha permesso di far conoscere proprio agli operatori canadesi le specializzazioni produttive del comparto aerospaziale pugliese e di creare importanti occasioni di incontro. Il risultato è che ad Aeromart gli operatori pugliesi del distretto erano già conosciutissimi.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“La nostra strategia ha funzionato”, ha commentato la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Diciotto mesi fa nessuno avrebbe creduto in una collaborazione così importante tra Puglia e Canada. Abbiamo fatto fatica a convincere le imprese. Le abbiamo prima spinte e poi accompagnate. Oggi vediamo i risultati di un lavoro strategico, che ha fatto apprezzare la Puglia da uno dei maggiori mercati dell’aerospazio al mondo”. Durante la manifestazione canadese ogni imprenditore ha avuto una media di quindici incontri in due giorni e, alla fine, un evento di networking, al quale sono intervenuti i 60 operatori più importanti del Canada, si è rivelato vincente sotto il profilo delle pubbliche relazioni. A dirlo sono imprenditori come Alfonso Centuori, oggi direttore commerciale della CMC srl (50 dipendenti in provincia di Brindisi), dopo un lungo periodo di lavoro negli Stati Uniti: “La Puglia – racconta - ad Aeromart ha assunto una posizione forte nel mercato canadese. Ha fatto meglio del Piemonte, della Campania e della Lombardia, perché ha dimostrato una mentalità vincente e d’avanguardia che è stata ben percepita dall’esterno”.

Giovanni Viggiani è il direttore commerciale di Salver, che proprio quest’estate si è aggiudicata la storica commessa di Bombardier per la parte più significativa delle ali di 1700 aerei della serie “C”. Di ritorno da Aeromart, annuncia: “Bombardier Canada ci sta testando anche per altri velivoli. Abbiamo già richieste di offerte”. Se Salver è una società di 250 persone, a Montreal sono partiti anche due giovanissimi Angelo Petrosillo e Luciano Belviso di 27 e 26 anni fondatori a Bari di Blackshape srl, una nuova piccola impresa che nasce con il bando start-up dell’Assessorato allo Sviluppo economico. “Vogliamo realizzare – raccontano – il Millennium Master, l’aereo in materiale composito più veloce del mondo perché pesa al decollo meno di 450 kg. Ad Aeromart siamo andati per costruire legami con
le aziende dell’aviazione e con i ricercatori, così abbiamo avviato contatti con il mercato nordamericano ma anche con università e scuole canadesi”.

In Canada c’era anche la Oma Arseni un’azienda di Mesagne, in provincia di Brindisi, che conta 20 dipendenti e costruisce componenti meccanici per la struttura di aeromobili. L’impresa progetta di crescere raddoppiando dipendenti e fatturato e per farlo punta sull’internazionalizzazione. “E’un modo unico per farsi conoscere”, dice il direttore generale Carmelo Arseni. “Proporci sui mercati esteri ci aiuta a dimostrare che la tecnologia sviluppata in Puglia ha le carte in regola per competere con il mondo e infatti, rientrati dal Canada, le aziende che avevamo incontrato ci hanno contattato per procedere con gli accordi”.