Non si tratta di un’iniziativa casuale: l’ateneo barese ha da tempo avviato un processo d’intensificazione delle relazioni con partner regionali che operano nel campo dell’innovazione e trasferimento tecnologico e il tema dell’idrogeno, su cui può vantare competenze scientifiche di alto livello, è solo l’ultimo argomento con il quale vuole consolidare la sinergia con il territorio.
“Siamo impegnati a realizzare in Puglia un grande esperimento di realizzazione dell’economia dell’idrogeno di livello internazionale – ha dichiarato il Presidente della Fondazione H2U, Nicola Conenna, dichiara – A questo proposito è stato già siglato, agli inizi di marzo, un Protocollo d’Intesa con la Presidenza della Regione Puglia. Oggi, con la firma dell’accordo con l’Università di Bari, si mette un altro importante tassello per la realizzazione di questo progetto.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Ringrazio il Rettore Petrocelli e il Pro Rettore Garuccio, che seguirà il rapporto con noi, e voglio dare atto che l’Università A. Moro di Bari è stata la prima a volersi muovere con noi su questo terreno così importante per l’economia regionale. Il tumultuoso sviluppo delle energie rinnovabili in Puglia ha bisogno della generazione distribuita e del vettore idrogeno per uno sviluppo più razionale”.
Nel dettaglio l’impegno contratto prevede:

  • la promozione di attività di studio e ricerca a loro volta finalizzate all’implementazione di una “economia dell’idrogeno” nei diversi settori di competenza (mobilità sostenibile, edilizia, produzione) coinvolgendo il mondo delle imprese e i vari settori produttivi;
  • la realizzazione di stage, tesi di laurea, dottorati di ricerca e master in collaborazione fra Università di Bari, Fondazione H2U e imprese, come strumenti di formazione sul campo e di orientamento al lavoro;
  • la promozione di attività didattiche finalizzate a formare nuove figure professionali, che si connotino per la multidisciplinarietà delle conoscenze e per l’attitudine alla ricerca ed all’innovazione;
  • il sostegno alla diffusione e condivisione di buone pratiche di job placement che riescano a sviluppare, nelle imprese e nelle organizzazioni datrici di lavoro, una nuova cultura del recruitment;
  • l’attivazione di corsi di aggiornamento e perfezionamento per la riqualificazione del personale occupato; promuovere interventi indirizzati a favorire percorsi formativi di giovani ricercatori in azienda e di imprenditori e loro collaboratori nei laboratori delle Università pugliesi e della Fondazione H2U;
  • la valorizzazione dei risultati dei progetti di ricerca condotti dalle parti nei settori oggetto del presente accordo.

Un Comitato paritetico, costituito per l’occasione, si riunirà a breve per definire i primi progetti operativi che riguarderanno la Formazione e la Ricerca.

http://www.rinnovabili.it/