Si riuscirà a mettere in sicurezza e riaprire in breve tempo le arterie di comunicazione tra la Puglia e la Campania che sono state interrotte da tale frana? Il Consiglio dell’Ordine dei Geologi di Puglia condivide il procedimento di class action pubblica avviato dalla Confconsumatori Puglia il 03 aprile scorso. L’azione ha ad oggetto la frana di Montaguto che, oltre a cagionare gravi disagi alle popolazioni dei comuni interessati, ha altresì reso assai più difficoltosi i collegamenti della rete ferroviaria Lecce – Roma, nonché dei collegamenti della Strada Statale 90; l’azione è finalizzata a sollecitare condotte efficienti da parte delle P.a. interessate e dei concessionari Rfi S.p.A. ed Anas per ottenere: la messa in sicurezza delle zone a rischio; il ripristino dei collegamenti ferroviari Lecce – Roma, applicando nelle more agevolazioni tariffarie agli utenti di tale linea; il ripristino della viabilità della Strada Statale 90 delle Puglie. L’Ordine dei Geologi intende fornire un supporto per dare contenuti tecnico – scientifici all’azione. Non dimentichiamo inoltre che la Puglia è una regione dove il rischio Sinkhole, ovvero il rischio di sprofondamenti per collasso di cavità, è molto presente, ed interessa spesso le aree urbane. Tali aree, interessate nel passato da attività estrattive in sotterraneo, sono poi state abbandonate e dimenticate.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il fatto che esse in genere non siano state cartografate ha poi fatto si che in loro corrispondenza siano sorti manufatti ed abitazioni, a volte interi quartieri urbani. Il successivo degrado a cui nel tempo le suddette cavità sono andate incontra le porta oggi ad essere soggette ad improvvisi sprofondamenti, con connesso altissimo rischio per le popolazioni che vivono ed operano in tali zone. È il caso degli sprofondamenti evidenziatisi nell’agro di Barletta, in località “Montaltino”, la notte tra il 2 e il 3 maggio, così come quello dei comuni di Gallipoli, Altamura, Lesina Marina, Cutrofiano, solo per citare quelli che hanno interessato le cronache dei quotidiani negli ultimi anni. Ma sono molte decine i comuni pugliesi interessati da tale georischio. Probabilmente non c’è alcun bisogno di nuovi piani o di interventi “straordinari” (a parte Montaguto): da anni, infatti, sono stati approvati i Piani di assetto idrogeologico allo scopo di difendere il territorio dagli eventi alluvionali; quello che manca sono i fondi per sostenerli.

L’Ordine dei Geologi intende proporre il progetto per la realizzazione dei Presidi Geologici Territoriali.
da quotidianopuglia.it link