{affiliatetextads 1,,_plugin}Secondo il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA,  l’importante decisione della Suprema Corte che fa dietrofront rispetto alla decisione delle Sezioni unite depositata soltanto due anni fa (8834), ha affermato il principio secondo cui “in caso di estinzione del reato, il giudice dispone di poteri di accertamento, al fine dell'applicazione della confisca, non solo sulle cose oggettivamente criminose per loro intrinseca natura (art. 240, comma 2, n. 2 c.p.), ma anche quelle che sono considerate tali dal legislatore per il loro collegamento con uno specifico fatto reato" (art. 240, comma 2 n° I c.p. e art. 12 sexies L. n° 356/'92)”.