{affiliatetextads 1,,_plugin}Da 2,9 milioni di valore di realizzazione degli immobili si passò ad una stima di 13 milioni tramite un contratto di leasing senza autorizzazione da parte della giunta o del consiglio comunale. Il costo finale a carico del Comune sarebbe stato elevatissimo, quasi 45 milioni di euro e pertanto si presume che, se fosse stato tutto in regola, Palazzo Carafa non avrebbe mai potuto accettare di portare a termine l’affare. Sulla vicenda, tra l’altro, è ancora pendente un’inchiesta della Procura della Repubblica. Un altro filone al vaglio dei magistrati riguarda la gestione di società consortili e un terzo, il prestito obbligazionario con le banche. «Tutti piccoli buchi - aggiunge il Procuratore Lorusso - che hanno determinato il buco più grande con cui il comune deve fare adesso i conti se non vuole rischiare di ritrovarsi come Taranto che ha seguito una procedura accelerata recuperando al momento il 50% del disavanzo». Come l’ha definita l’assessore comunale al Bilancio, Attilio Monosi, serve un’operazione di «pulizia contabile».

Il 23 agosto scorso la giunta comunale ha dato il via libera al documento contabile sull’esercizio del 2009 che ora dovrà passare al vaglio della competente commissione comunale Bilancio prima di approdare al consiglio per l’approvazione definitiva. L’amara sorpresa per i leccesi è stato il disavanzo di gestione di oltre 10 milioni di euro. La somma deriva in parte (per 6,5 milioni) dall’eliminazione di poste di residui attivi previsti dalla precedente amministrazione in base al contratto stipulato da Palazzo Carafa con la Soget per il recupero dell’evasione su Ici e Tarsu. Ai 6,5 milioni vanno aggiunti poi 3,8 milioni di mancati trasferimenti da parte dello Stato come l’Ici sulla prima casa che da entrata tributaria, dopo l’abolizione da parte del Governo alcuni anni fa, è diventata l’anno scorso un trasferimento statale. Dieci milioni andati in fumo, dunque, che comporteranno una voragine nelle casse comunali. Intanto lunedì prossimo si prevede una seduta bollente del primo consiglio comunale dopo la pausa estiva. Tre sono i fronti sui quali l’assessorato al Bilancio ha annunciato di lavorare per il recupero delle risorse: le dismissioni patrimoniali, il recupero dell’evasione con la riscossione diretta delle imposte comunali e l’accelerazione dei contenziosi fiscali latenti.

Valentina Marzo - Corriere del Mezzogiorno
02 settembre 2010