{affiliatetextads 1,,_plugin}Dalla riforma scolastica della Gelmini deriva invece il problema dei ritardi dell’adeguamento degli orari di arrivo e partenza dei mezzi pubblici, con gli orari di inizio delle lezioni. “È un’operazione di sincronizzazione – ha spiegato Minervini - che ogni anno le società, su segnalazione delle scuole, compiono nei primi giorni di lezione. Stiamo pagando qualche difficoltà in più perché con il passaggio obbligatorio all’ora da 60 minuti gli istituti sono stati costretti a variazioni di orario significative, di quasi un’ora e non solo di pochi minuti. Intuendo il problema, sin da luglio, abbiamo convocato in due riunioni le società di trasporto e l’ufficio scolastico regionale, che però ha disertato il tavolo. Oggi stiamo raccogliendo le segnalazioni e siamo costretti a procedere scuola per scuola. Il raccordo è anche seguito anche dalle Provincie cui è delegato parte del servizio di trasporto su gomma.

Da parte nostra tutte le società sono state allertate e stanno mostrando grande disponibilità. Sono convinto che tra qualche giorno tutto andrà a regime”. Per questo motivo l’assessore ha voluto incontrare al capolinea del viaggio anche il dirigente scolastico del polivalente Euclide di Bari, frequentato in gran parte dai pendolari. È scaturita così la battuta finale di Minervini: “Certo sui bus gli studenti viaggiano anche in piedi ma nell'ottica di un collegamento metropolitano è sostenibile. Da quest’anno invece grazie alla Gelmini saranno costipati in sovrannumero nelle classi per cinque o sei ore”. (COM.)