{affiliatetextads 1,,_plugin}“La soluzione migliore sarebbe, indubbiamente, la stabilizzazione dei lavoratori – fanno sapere dalla UIL-CPO – ma qualora ciò non avvenisse immediatamente, quantomeno bisognerà procedere al rinnovo di tutti i contratti per salvaguardare le professionalità acquisite, di fondamentale importanza per tutta l'utenza e per la stessa Inps. Inoltre, è evidente che i costi di un lavoratore stabile sono molto più vantaggiosi rispetto a quelli di un pari ruolo in somministrazione, il che rende ancora più inspiegabile la decisione di negare la stabilità ai lavoratori in questione.

Occorre ricordare come, appena due giorni fa, la delegazione delle Organizzazioni Sindacali, in seguito all'incontro con il Ministero dell'Istruzione, abbia confermato l'inserimento nel programma Annuale 2011 per le Istituzioni scolastiche la prosecuzione dei rapporti di lavoro dei co.co. co. degli ex LSU assimilati agli ATA e la volontà di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori. Si propongono, insomma, due pesi e due misure assolutamente inaccettabili”.

Ufficio Stampa UIL Puglia
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