{affiliatetextads 1,,_plugin}“I pendolari – sottolinea Decaro – raccontano di situazioni paradossali, in cui i treni sono passati con 50 minuti di ritardo. O altri giorni in cui non passati affatto”. “Gli studenti – aggiunge – lamentano anche la scarsa capienza dei treni, a causa della quale, a volte, gli è stato impedito di salire a bordo”.

“Neppure con gli autobus – aggiunge Decaro – Trenitalia è riuscita a limitare il disservizio perché i pullman promessi – raccontano gli studenti – non sono mai arrivati”.

“A questo – precisa - si aggiunga anche una Stazione che versa in condizioni di degrado, e si prospetta davanti a noi il quadro completo di una situazione che bisogna cominciare a modificare radicalmente”. Per Decaro, “è necessario capire dai pendolari, con il coinvolgimento attivo anche delle associazioni, quali sono i punti in cui bisogna agire il prima possibile. In questa maniera – spiega – cercheremo di rintracciare quali sono i margini di intervento della Regione Puglia”.

“Dal canto nostro – prosegue – possiamo assicurare il massimo impegno nella ricerca di soluzioni che possano migliorare sensibilmente la qualità della vita di queste persone che dalle 7 del mattino devono cominciare la loro giornata con una assurda lotta per arrivare a scuola o per raggiungere i luoghi di lavoro”.

“Non nascondiamo che la Regione Puglia, come altre Regioni del Sud, vede limitato il proprio campo d’azione dagli odiosi tagli del governo nazionale al trasporto locale: questo – rileva – non farà che peggiorare le attuali condizioni dei viaggiatori, soprattutto dei pendolari, che già vivono sulla propria pelle problemi non di poco conto”. “Quel che è certo – conclude Decaro – è che faremo tutto il possibile per restituire alla normalità quello che deve tornare ad essere solo un piccolo viaggio in treno, e non una quotidiana odissea”.

(C) Lagazzettadelmezzogiorno