Canali che, per natura, nel biologico  hanno un comune denominatore: l’acquisto di “prodotti a km zero”, cioè da produttori locali. Con vantaggi di vario tipo: abbattimenti di costi (meno intermediari e costi di trasporto) e di inquinamento ambientale, valorizzazione delle tipicità locali e consumi di prodotti stagionali. Insomma, un ritorno alle origini per scegliere consapevolmente la propria spesa: un gesto che può arrivare a cambiare il mercato delle vendite.

{affiliatetextads 1,,_plugin}E proprio “Il biologico a Km zero in Puglia” è il tema del convegno in programma il 29 novembre a Bari, alle 16.30 in Camera di Commercio. I lavori saranno aperti dai saluti dell’assessore regionale all’Agricoltura Dario Stefàno e dell’assessore al Patrimonio e Verde del Comune di Bari Gennaro Palmiotti. Quindi la tavola rotonda, a cui parteciperanno il presidente regionale Cia Antonio Barile; Luigi Triggiani, presidente del Consorzio Puglia Natura; Alessandro Leo della coop. Libera Terra Puglia; Marilù Perrone, presidente dell’associazione di promozione sociale “Eco Bio Equo”; Luisa Pantaleo dell’azienda Pantaleo Agricoltura; Maurizio Mignatta, presidente del Consorzio “Daunia e Bio”; Emanuele Mastropasqua dell’azienda RR Puglia; Nino Paparella, presidente CiBi - Consorzio Italiano per il Biologico; Antonio Guario, dirigente dell’assessorato regionale all’Agricoltura. In sala sarà anche allestito un infopoint  per chiunque fosse interessato a partecipare o a creare un Gas.

L’evento è organizzato dall’Ati “Filiera Corta Bio Sardegna-Piemonte-Friuli-Puglia-Calabria-Lazio” (composto da Consorzio Puglia Natura, ASAB Sardegna, Agribio Piemonte, Aprobio Friuli V.G., ABC Calabria, Terra Sana Lazio) nell’ambito del Piano di Azione Nazionale per l'Agricoltura Biologica promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con il patrocinio di Icea - Istituto Certificazione Etica e Ambientale.

{affiliatetextads 2,,_plugin}L’appuntamento sarà preceduto dalla prima assemblea regionale dei produttori biologici, in vista dell’assemblea nazionale dell’8 e 9 febbraio che porterà alla costituzione dell’Associazione nazionale dei produttori bio aderenti a Federbio, il maggior organismo nazionale rappresentativo del settore.