{affiliatetextads 1,,_plugin}Nella sala di rappresentanza di Palazzo del governo, sindaci, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti delle associazioni di categoria ascoltano con interesse. E intervengono: sì, l’idea ci piace – sottolineano – abbiamo la forza, la storia e le potenzialità per fare il salto di qualità. Industria, agricoltura, portualità, turismo, enogastronomia, cultura soprattutto. Sono queste le parole d’ordine. Il marchio collettivo comunitario “Terra Jonica” (il payoff è Unica) vuole essere quindi uno strumento di promozione al servizio delle imprese. Rappresenta insomma una chance storica per fare della provincia ionica un territorio capace di competere a tutti i livelli e, soprattutto, di raccontarsi e farsi raccontare - in maniera diversa.

Ecco alcune delle carte da giocare: Valle d’Itria, civiltà rupestre, cultura messapica, Magna Grecia, parco delle Gravine. E ancora, passando ai prodotti tipici, dalle clementine di Palagiano al pane di Laterza, dalle cozze tarantine al Primitivo di Manduria. A spiegare i dettagli tecnici per aderire al progetto e adottare il marchio è l’assessore provinciale alle Attività produttive, Luigi Albisinni. I sindaci, come Giuseppe Cristella di Laterza, condividono e si dicono pronti a collaborare. Per superare le divisioni e fare squadra.