{affiliatetextads 1,,_plugin}Spesso a fare la differenza sono le zone montuose, dove è più difficile fare arrivare la banda larga terrestre (cioè attraverso le linee telefoniche, il solo tipo di collegamento preso in considerazione dai dati forniti dall'Osservatorio). "Le regioni montuose – commenta Cristoforo Morandini, responsabile dell'Osservatorio Between - hanno però stimolato negli ultimi anni dei progetti di copertura radio wi-fi (tra i quali va citato il progetto Wi-Pie del Piemonte), che consentono di alleviare il problema". A soffrire particolarmente di questa carenza infrastrutturale sono le imprese, che soffrono di uno svantaggio competitivo rispetto agi altri paesi europei che hanno connessioni in media molto più veloci, come ad esempio la Germania che ha in programma l'innalzamento della banda a 50 mega.

"Rispetto al livello medio di copertura delle diverse aree del territorio – continua Morandini - le zone artigianali e industriali, nonché i distretti, presentano effettivamente spesso una situazione più critica per una serie di motivi interagenti: da un lato le difficoltà di copertura sono maggiori nelle aree più remote e a minore densità abitativa; d'altra parte, le prestazioni offerte dalla tecnologia tuttora prevalentemente utilizzata (Adsl) sono particolarmente sensibili alla distanza del doppino in rame e quindi penalizzano i soggetti molto distanti dalla centrale di telecomunicazione; infine, nelle aree di più recente urbanizzazione l'infrastrutturazione nelle reti di telecomunicazione non sempre ha tenuto conto delle esigenze prospettiche, privilegiando soluzioni che hanno garantito una più rapida realizzazione".

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