Scajola insiste: «C’è un per­corso di definizione dei siti at­traverso criteri che saranno af­frontati in primavera. Le ipote­si non corrispondono alla real­tà delle cose, gli impianti li de­finiremo in primavera e defini­remo i territori del Paese che hanno le condizioni per cui gli operatori possano realizzarli». Pronta o non pronta la lista, il governo si sta muovendo in maniera «maldestra», rispon­de Pier Luigi Bersani intervista­to dalla rivista QualEnergia. «Quella del governo, che si sta muovendo maldestramen­te, mi pare una risposta sba­gliata in questa fase — spiega il segretario del Pd —. E co­munque, per riaprire un capito­lo così delicato, occorrerebbe un largo consenso nel Paese e nelle istituzioni, elementi che mancano». Bersani fa riferi­mento alla «levata di scudi da parte di molte regioni che si sentono espropriate delle pro­prie prerogative». Non c’è dub­bio poi, continua Bersani, che un governo serio «prima di af­frontare questo argomento do­vrebbe dimostrare di saper ri­solvere la gestione e la messa in sicurezza dei rifiuti radioatti­vi delle centrali nucleari chiu­se», altrimenti «non si risulta credibili nei confronti dei citta­dini». Più severo il senatore del Pd Ignazio Marino: «Sarò in pri­ma fila per impedire la realizza­zione degli impianti nucleari nel nostro Paese, il governo do­vrà fare i conti con chi si oppo­ne».

{affiliatetextads 1,,_plugin}Se la Puglia dice no al nu­cleare con una propria legge, il Lazio insorge. I movimenti am­bientalisti che fanno fronte co­mune annunciano una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione. Per loro «l’alto La­zio ospita già uno dei poli ener­getici più grandi d’Europa, ac­compagnato da una delle per­centuali di morti per tumori e leucemie più alte dell’Unione europea. Il ritorno al nucleare sarebbe l’ennesimo scempio, ci opporremo con ogni mez­zo». Il verde Angelo Bonelli di­ce che «il governo ha già deci­so i siti, che non vengono resi pubblici per paura di un boo­merang alle prossime regiona­li. Enel ed Edf hanno già fatto i sopralluoghi tra aprile e lu­glio». «Nessuno vuole le cen­trali, il governo rinunci», dice Paolo Cento, di Sinistra Ecolo­gia e Libertà e i Radicali presen­tano un’interrogazione parla­mentare sui siti. Anche l’Udc, favorevole al nucleare, è critica con il governo che, dice Mauro Libè, «per avviare il program­ma nucleare deve cercare l’ac­cordo con le comunità locali».

Mariolina Iossa - Corriere della sera