La serata è cominciata con il saluto del sindaco di Sava Maggi che ha parlato della storia del depuratore savese (chissà quello di Avetrana...) e delle delibere perse nei meandri della burocrazia regionale. Era il 1983 quando si cominciò a parlare di depurazione delle acque della cittadina. Quindi ha introdotto la discussione il presidente del Comitato Salute Pubblica di Sava che ha ripercorso l'impegno e la tenacia dei cittadini savesi che ha consentito al Comune di arrivare (si spera) alla fine e alla risoluzione definitiva dell'annoso problema della depurazione sia per una questione monetaria (ha citato il contributo che i cittadini ricevono dalla Provincia) sia per una questione sanitaria. Segue l'intervento dell'assessore Amati che ha anticipato alla cittadinanza la notizia che tanti aspettavano e che riguardava il finanziamento dell'opera andando a precisare che in Puglia sono ben 191 gli impianti funzionanti, obiettivo ragginuto grazie all'opera dell'assessorato ai lavori pubblici e più in generale grazie all'apparato della Regione. Ricordava come solo cinque anni fa questi numeri erano considerati fantascienza.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Infine abbiamo l'intervento del Presidente Vendola. Un intervento passionale che ripercorre gli annosi problemi della Puglia, mancanza di acqua, partito dei tubi, leggi sugli sversamenti, riutilizzo, riciclo e raccolta differenziata. Ha premesso che lui è da tutti riconosciuto come il nemico della lobby dei tubi, che è un peccato sprecare l'acqua depurata facendola finire in mare e che si cercherà quanto più è possibile di riutilizzare la stessa per fini agricoli, visto che oggi la Puglia, pur essendo una Regione senza fiumi usa più del 70% dell'acqua potabile per irrigare le campagne. Ma al depuratore di Sava ha dovuto autorizzare il progetto con la condotta sottomarina per questione di tempo e di sanità. La salute pubblica difatti messa in pericolo dalla situazione molto critica sotto l'aspetto igienico e sanitario visto gli sversamenti degli autospurghi sia nelle campagne che nella stessa Sava, richiedeva una azione veloce e forte prima della scadenza dei poteri di commissario straordinario ai disastri ambientali. Ha detto che tutti i depuratori in Italia scaricano nei fiumi o nei mari a tabella B1, questo è stato progettato B2 ma sicuramente depurerà grazie a delle risorse finanziarie a tabella B4 con processi di depurazione più costosi ma più efficienti in previsione del defintiivo riutilizzo delle acque depurata a fini irrigui. Ha spiegato poi come la tecnologia dei depuratori ora in funzione in Puglia sia all'avanguardia nel mondo e neppure in Lombardia ne utilizzano una migliore, visto che tutti i loro depuratori scaricano in tabella B1

Comunque questo è il video, buona visione. Intanto una domanda sorge spontanea e la rivolgo agli amministratori del Comune di Avetrana: ma del nostro depuratore si sa qualche cosa?