I Frati Minori della Basilica di Santa Caterina a Galatina e l’intera famiglia francescana del Salento, i Frati Comboniani, I missionari della Consolata, Telenorba, le Associazioni: Pangea, Ergete, Gea Salento, Sud-Sud Est, Arci, GioRè, hanno unito le forze per dar vita ad un ricco programma di iniziative che occuperà l’intero pomeriggio e la serata del 27 Dicembre, presso la Basilica di Santa Caterina, con una festa di musica, colori e sapori provenienti da tutto il mondo, durante la quale si fonderanno in un unico abbraccio le tradizioni e le culture dei cittadini stranieri con quelle dei cittadini salentini.

Un’unica dimensione in cui si annulleranno le frontiere e gli steccati razziali, in cui la parola clandestino non avrà alcun senso, ma tutti si sentiranno a casa ed in festa. Si parte alle 16,30 si inizia con la celebrazione della Santa Messa rivolta a tutti i popoli del mondo, a cui seguiranno nel chiostro della Basilica i canti natalizi italiani e rumeni, accompagnati dall’Associazione Canora GioRè. Alle 18,30 sarà proiettato il filmato, girato da Telenorba, sul viaggio in Palestina, in occasione del Progetto Salento Palestina 2008, a cui parteciparono quattro studenti di un istituto superiore galatinese, che daranno il benvenuto ad una delegazione di quattro giovani palestinesi ospitati a Galatina per tutto il periodo natalizio.

Inoltre sarà proiettato il cortometraggio “Salento terra dei popoli”di Paola Manno e prodotto da Apulia Film Commission. Chiuderà la serata intorno alle 20,00 il Concerto Multietnico in collaborazione con il gruppo keniano dei Mijikenda e dei salentini Power Drum Ensamble, aperto a chiunque vorrà unirsi con tamburelli, fisarmoniche, jambè ed ogni strumento idoneo a far festa.Infine la degustazione di piatti tipici della cucina indiana, sri lankese, africana e albanese chiuderà l’iniziativa, durante la quale vi sarà anche l’esposizione di presepi e disegni di Natale di tutto il mondo e dei prodotti dell’artigianato locale delle comunità straniere presenti.

(Roberta Forte, Referente per Galatina del progetto provinciale Salento - Palestina) - “Ho sempre favorito, prima da assessore ora da cittadina, tutte le iniziative rivolte alla diffusione, in particolare tra i giovani, della cultura dell’integrazione e della interculturalità, come il Capodanno dei Popoli, la Fiera del Commercio equo e solidale, il Progetto Salento – Palestina, portando i nostri ragazzi a vedere con i loro occhi cosa significhi vivere in un paese costantemente dilaniato dalla guerra.

E’ assurdo che in Italia, in nome di una astratta sicurezza sociale, si istighi all’odio razziale, alla caccia ai clandestini, si continui ad incutere la paura del diverso, come salvezza da tutti i mali, quando al contrario l’unico modo di perseguire concretamente l’obiettivo della sicurezza passa attraverso l’integrazione di tutte le realtà presenti sul nostro territorio, la cui diversità invece di spaventare deve rappresentare un’occasione di crescita culturale e sociale.

White Christmas, nella canzone di Bing Crosby, rappresenta il candore della neve che a Natale cade su tutte le cose cancellando tutte le empietà e le viltà umane. Il sindaco di Coccaglio ha indegnamente utilizzato il titolo di questo classico del Natale per indicare un’operazione animata dallo spirito opposto a quello che la ha ispirata.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Ho aderito immediatamente all’idea dei Frati minori della Basilica di Santa Caterina di rispondere a quest’oltraggio con gesti concreti, fatti da semplici cittadini che, indignati da questa campagna d’odio, facciano sentire gli stranieri benvenuti nella nostra città e con loro lavorino ad iniziative comuni, che ci consentano di fraternizzare, di conoscerci meglio e di rispettarci come esseri umani.

Insieme a tutte le associazioni, che hanno aderito con altrettanto entusiasmo, abbiamo realizzato questa giornata di Natale, colorato con tutti i colori del mondo, per contrastare attivamente un silente e insidioso apartheid, che un paese, bello e ricco di storia come il nostro, proprio non si merita, per arrestare uno spregevole sentimento lontano anni luce dalla bellezza della nostra Costituzione che ci vede tutti uguali.”

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