Fragagnano (Ta) : Angelo Massaro, le verità nei primi giorni fuori dalla prigione dopo 21 anni di sofferenze.         --- di Vincenzo Ludovico ---

Si è conclusa, finalmente giovedì 23 febbraio 2017, l’inopinabile odissea   che ha visto come  protagonista  Angelo Massaro, originario di Fragagnano   (Ta), condannato a più di 20 anni per degli   errori mai commessi ed assolto dalla Corte d'Appello di Catanzaro, “per non aver commesso il fatto” , per omicidio di Lorenzo Fersurella, ucciso a San Giorgio Jonico,  il  10 ottobre del 1995 e dal reato di occultamento di cadavere. Dopo anni di sofferenze,  l’uomo che fu arrestato il 15 maggio del 1996  ha riabbracciato la moglie e successivamente entrambi i figli, ora maggiorenni.  La famiglia, in questi lunghi anni, ha dovuto peregrinare in svariati carceri d’Italia: Taranto,     Foggia, Carinola, Rossano Calabro, Melfi e come ultima meta Catanzaro. 

Angelo Massaro ieri

Angelo Massaro - Ieri 

Ad attenderlo, fuori dalle sbarre, era lì la moglie, la quale lo ha riabbracciato con un abbraccio composto.  Il malcapitato, fu condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione per un accumulo di pene, ma successivamente, la Corte di Cassazione, accolse la richiesta di revisione del processo, richiesta dai due avvocati difensori, Salvatore Maggio e Salvatore Staiano.  L’arresto è scattato, in seguito, ad una dichiarazione rilasciata da un collaboratore di giustizia, il quale sosteneva di aver appreso da altre fonti, il “presunto coinvolgimento dell’uomo, nel delitto”. Ma ancor più scatenante, da come afferma lo stesso Angelo Massaro in un’intervista rilasciata, è stata l’intercettazione telefonica di una telefonata avuta con la moglie, una settimana dopo la scomparsa di Lorenzo Fersurella,  intercettazione ambientale del 17 ottobre del 1995 e l’interpretazione errata di un termine in gergo dialettale. La lettera T al posto della S, il termine “ muert ”, che in dialetto significa appunto “morto”, recepito al posto di “muers – mors”, che vuol dire “oggetto di grande dimensione” o un “peso morto”. Massaro continua ancora dicendo: « faccio tardi, tengo stu muers di … » Non trasportava un morto, come si aveva pensato, ma un carrello, agganciato all’auto – afferma l’Avv. Maggio. Già una volta precedente, Angelo Massaro fu vittima di un altro errore giudiziario, fu ritenuto colpevole dell’omicidio di Fernando Panico, il corriere della droga ucciso nel marzo del 1991.All’epoca fu condannato a 21 anni e giudicato innocente e risarcito dallo Stato con 10.000.000 di lire.

 

 Angelo Massaro oggi

Angelo Massaro - Oggi 

Nell’intervista rilasciata, lo stesso Massaro afferma: « Ero intercettato per droga, che mi stava rovinando l’esistenza, ma grazie a questa vicenda conclusasi a 10 anni di reclusione, mi ha salvato la seconda condanna. Ho sbagliato ed era giusto che pagassi, ma se non ci fosse stato il processo per spaccio di droga, dal quale abbiamo tratto gli elementi che mi hanno scagionato dall’accusa di omicidio, oggi per tutti io sarei un assassino ». I messaggi d’aiuto del malcapitato sono stati colti direttamente da dietro le sbarre del carcere. Infatti, Angelo Massaro in questi anni di sofferenze e sciagure, dava voce al suo dolore redigendo un blog autobiografico, in cui scriveva lettere d’appello per raccontare la sua verità derubata, “Le Urla dal Silenzio” è il nome del blog. 

LE urla dal silenzio

Il Blog " Le Urla dal Silenzio"

Durante questi anni, scriveva richieste, lettere, commenti e preghiere di sensibilizzazione al Ministero della Giustizia al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, all’associazione “Antigone” e all’associazione “Bambini senza sbarre”.   Sempre nell’intervista rilasciata, afferma: « nessun risarcimento mi ridarà il tempo perduto. Dal 2008 al 2015 non ho potuto vedere i miei figli per sette anni consecutivi.  Sono stato chiuso in cella  con detenuti ammalati di Aids, Tubercolosi ed Epatite C, senza che nessuno mi avesse avvertito. Mi sono stati negati i permessi più semplici, come quelli per il battesimo di mio figlio più piccolo e la prima comunione di entrambi » . Ma in questi anni in carcere, Angelo Massaro ha avuto anche delle piccole sue soddisfazioni come il diploma in Istituto Tecnico conseguendo il titolo di studio come Geometra e per di più, iscrivendosi alla Facoltà di Giurisprudenza, ha ottenuto il superamento di ben 4 esami con alti voti, esami di discipline specifiche, che lo hanno aiutato a capire al meglio la sua sgradevole situazione giudiziaria. Tra le altre sue attività si annoverano lo sport, la meditazione e lo yoga. 

Avv. Salvatore Maggio

L'Avv. Salvatore Maggio 

In un’altra intervista, secondo quanto riferito da entrambi i suoi legali nonché penalisti l’Avv. Salvatore Maggio e l’Avv. Salvatore Staiano , Massaro ha detto: «Sono felice, ma nulla potrà bilanciare le sofferenze che ho patito in questi anni, voglio giustizia. Se qualcuno ha sbagliato voglio che paghi. Lotterò  perché ciò che è successo a me non capiti a nessun altro». Nel processo di revisione, i legali del 51enne fragagnanese, sono riusciti a dimostrare che, Angelo Massaro si trovava ad colloquio con l’ assistente sociale in una località diversa da quella dalla quale scomparve Lorenzo Fersurella, a Manduria dunque, contestando ulteriormente anche l’interpretazione dell’ intercettazione telefonica. Parlando con la moglie, Massaro aveva detto in gergo dialettale, “ tengo stu muert ”, ma in realtà voleva intendere “ muers ”, cioè qualcosa di ingombrante agganciato all’ auto che stava trainando. Continua l’avvocato, non reputandolo uno stinco di santo, ma c’è da dire che la persona in questione non ha commesso il reato per il quale era stato condannato, lasciandolo in carcere per 21 anni, dieci in più di quanti ne avrebbe dovuti scontare in seguito alla condanna per droga. « La giustizia è comunque fatta da uomini e, come tali, possono sbagliare tutti », osserva facendo chiarezza il penalista l’Avv. Salvatore Maggio.