Cosa sono i coronavirus?

I coronavirus sono una grande famiglia di virus e possono causare diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Quali sono i sintomi dell’infezione da coronavirus nell’uomo?

I sintomi dipendono dal virus, ma i più comuni includono problemi respiratori, febbre. Nei casi più gravi, l’infezione può portare a polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (SARS), insufficienza renale e persino morte.

I coronavirus possono trasmettersi da una persona all’altra?

Sì, alcuni coronavirus possono trasmettersi da persona a persona, di solito a seguito di uno stretto contatto con un paziente infetto, ad esempio in una casa, sul posto di lavoro o in una struttura sanitaria.

Gli esseri umani possono essere infettati da un nuovo coronavirus (2019-nCoV) proveniente da animali?

Ricerche approfondite hanno dimostrato che il sia il coronavirus SARS che il coronavirus MERS derivavano da virus animali. Diversi coronavirus noti circolano negli animali, ma non provocano patologie nell’uomo.

Il lavaggio delle mani serve veramente per prevenire l’infezione da coronavirus?

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.

FAQ specifiche sul nuovo coronavirus (2019-nCoV)

Informazioni generali

Cos’è un nuovo coronavirus e cos’è il nuovo coronavirus (2019 n-Cov)?

Per nuovo coronavirus si intende un nuovo ceppo di coronavirus che non è mai stato identificato prima nell’uomo. Il nuovo coronavirus (il cui nome scientifico è 2019-nCoV), è un virus a RNA rivestito da un capside e da un peri-capside attraversato da strutture glicoproteiche che gli conferiscono il tipico aspetto ‘a corona’. Fa parte della grande famiglia dei coronavirus ed è geneticamente collocato all’interno del genus Betacoronavirus, con un clade distinto nel lineage B del sub-genus Sarbecovirus così come due ceppi Sars-like non umani (pipistrelli).

Perché è comparso il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (2019-nCoV). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.

Quali sono le condizioni di rischio?

Oggi sono considerate persone a rischio quelle che, negli ultimi quattordici giorni, si sono recate in zone in cui questa infezione si sta trasmettendo o che siano state a contatto con persone con infezione confermata in laboratorio da nuovo coronavirus (2019-nCoV).

Cosa sta facendo il nostro Paese per contrastare la diffusione della malattia?

L’Italia come gli altri Paesi dell’UE e la comunità globale collabora con l’OMS nel quadro del regolamento sanitario internazionale per rispondere a questo nuovo virus. Le misure messe in campo servono a permettere una rapida identificazione dei casi sospetti, la loro conferma diagnostica per permettere un adeguato isolamento e trattamento dei casi e la ricerca di eventuali contatti per interrompere potenziali catene di trasmissione. I siti del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità hanno creato appositi spazi che vengono continuamente aggiornati con le informazioni sull’infezione.

Quanto dura il periodo di incubazione del nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Le informazioni sulle caratteristiche cliniche delle infezioni da 2019-nCoV stanno aumentando. Si stima che il periodo di incubazione vari in media tra 3 e 7 giorni e fino a un periodo massimo di 14 giorni.

Categorie a rischio

Gli operatori sanitari sono esposti al rischio di infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Sì, gli operatori sanitari possono essere particolarmente a rischio perché sono più spesso a contatto con i pazienti rispetto al pubblico in generale. L’OMS raccomanda agli operatori sanitari di applicare sistematicamente le misure adeguate per il controllo delle infezioni.

Il nuovo coronavirus (2019-nCoV) colpisce solo le persone anziane o anche i più giovani sono sensibili?

Le persone anziane e quelle con condizioni mediche pre-esistenti sembrano essere soggette a manifestazioni cliniche più gravi a seguito di infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV). Tuttavia, possono essere infettate dal virus persone di tutte le età.

Sintomi

Come distinguere la tosse da “infreddatura” da quella da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Al momento, secondo le evidenze scientifiche disponibili, il nuovo coronavirus non sta circolando in Italia. Le condizioni di rischio di sviluppare questa infezione sono: aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone in cui il virus sta circolando, avere avuto contatti con persone con infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV) confermata in laboratorio. In questi casi, si raccomanda di contattare il numero verde 1500, attivo 24 ore su 24, istituito dal Ministero della Salute per rispondere alle domande sul nuovo coronavirus (2019-nCoV) e fornire indicazioni sui comportamenti da seguire. In Italia, attualmente, stanno circolando altri virus, in particolare il virus influenzale. Qualora dovessero comparire febbre e disturbi respiratori, in assenza delle condizioni di rischio suddette, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.

L’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV) causa sempre una polmonite grave?

No, l’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV) può causare disturbi lievi, simil-influenzali, e infezioni più gravi come le polmoniti. È opportuno precisare, in ogni caso, che poiché i dati in nostro possesso provengono principalmente da studi su casi ospedalizzati, e pertanto più gravi, è possibile che sia sovrastimata al momento la proporzione di casi con manifestazioni cliniche gravi.

Diagnosi

Sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, permette di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV). La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionale, in caso di positività al nuovo coronavirus (2019-nCoV), la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità. Qualora si sia stati esposti a fattori di rischio – quali viaggi nelle zone della Cina in cui il virus sta circolando o si abbia avuto un contatto con persone in cui l’infezione sia stata accertata in laboratorio – è possibile contattare il numero verde 1500, messo a disposizione dal ministero della Salute, per avere risposte da medici specificamente preparati e ricevere indicazioni su come comportarsi.

In caso di sintomi respiratori e paura di aver contratto il nuovo coronavirus (2019-nCoV) è necessario chiamare il 118 per andare in ospedale o è sufficiente andare dal proprio medico curante?

Se si è stati esposti a fattori di rischio, come aver viaggiato nelle zone della Cina in cui il nuovo coronavirus (2019-nCoV) sta circolando o si è stati a contatto con persone con infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV) confermata in laboratorio, per prima cosa è opportuno contattare il numero verde 1500, attivo 24 ore su 24, messo a disposizione dal Ministero della Salute, per avere maggiori informazioni e indicazioni sui comportamenti da seguire.

Trasmissione

Le persone asintomatiche possono trasmettere l’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

La principale via di trasmissione del virus, secondo l’OMS, in base ai dati attuali disponibili, avviene attraverso il contatto stretto con persone sintomatiche. È ritenuto possibile, in casi molto rari, che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con sintomi molto lievi, possano trasmettere il virus.

Si può andare a mangiare in un ristorante cinese in Italia?

Le conoscenze di cui disponiamo al momento ci dicono che la trasmissione di questo virus non avviene per via alimentare.

I prodotti made in China in vendita possono trasmettere il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

No, non abbiamo alcuna evidenza che oggetti, prodotti in Cina o altrove, possano trasmettere il nuovo coronavirus (2019-nCoV).

La comparsa di tosse dopo essere stati in metropolitana vicino a una persona che tossiva può indicare la presenza di infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Ad oggi, non vi è alcuna evidenza scientifica che il nuovo coronavirus (2019-nCoV) stia circolando in Italia, quindi è altamente improbabile. È invece certo che si è nel pieno della stagione influenzale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi  come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.

È vero che si può contrarre il nuovo coronavirus (2019-nCoV) attraverso il contatto con le maniglie degli autobus?

Allo stato attuale, non essendoci evidenze scientifiche della circolazione del nuovo coronavirus (2019-nCoV) in Italia, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. È comunque buona norma, per prevenire infezioni, anche respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani,  dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca.

Ricevere una lettera o un pacco dalla Cina può essere pericoloso?

No, le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus (2019-nCoV). Da precedenti analisi, sappiamo che i coronavirus non sopravvivono a lungo su oggetti come lettere o pacchi.

Gli animali domestici possono diffondere il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus. Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali domestici.

Prevenzione

Esiste un vaccino contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Al momento non è disponibile un vaccino contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV). Quando si sviluppa una nuova malattia, un vaccino diventa disponibile solo dopo un processo di sviluppo che può richiedere diversi anni.

Quanto tempo ci vorrà per avere un vaccino in grado di contrastare il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Il meccanismo per la produzione del vaccino è stato attivato con alta priorità, tuttavia gli esperti concordano che sarà difficile che questo possa essere disponibile e distribuibile su larga scala prima dei prossimi 2 anni.

Il risciacquo regolare del naso con una soluzione salina può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

No, non ci sono prove che il risciacquo regolare del naso con soluzione salina protegga le persone da infezioni con il nuovo coronavirus (2019-nCoV).

Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

L’aglio è un alimento sano che può avere alcune proprietà antimicrobiche. Tuttavia, non abbiamo evidenze scientifiche che il consumo di aglio protegga dalle infezioni con il nuovo coronavirus (2019-nCoV).

I vaccini contro la polmonite proteggono contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

No, i vaccini contro alcuni tipi di polmonite, come il vaccino anti-pneumococcico e il vaccino contro l’Haemophilus influenzae B (Hib), non forniscono protezione contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV). Ciò nonostante, questi vaccini sono indicati in categorie di popolazione a rischio per queste infezioni.

Assumere farmaci antivirali previene l’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV).

Trattamento

Esiste una cura contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

Non esistono al momento terapie specifiche contro il nuovo coronavirus (2019-nCoV), vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.

Gli antibiotici sono efficaci nella prevenzione e nel trattamento del nuovo coronavirus (2019-nCoV)?

No, gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il nuovo coronavirus (2019-nCoV) è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche