Ne parlerà anche l’architetto Giovanni Di Capua che illustrerà come in alcune zone del centro storico, l’abbandono di molti edifici divenuti fatiscenti e poco appetibili sul mercato per gli elevati costi di ristrutturazione, il degrado sociale, la chiusura di esercizi commerciali e di attività terziarie, hanno creato un senso di insicurezza tale da renderle poco sicure e invivibili.  Inoltre, l’allontanamento in periferia delle attività produttive oleo-vinicole, un tempo ubicate al centro, ha privato di significato una quantità enorme di cantine, attualmente senza destinazione e senza la prospettiva di una loro riconversione per altre funzioni.

Appare allora, quanto mai necessario, un nuovo concetto di urbanistica che tenga conto del decremento demografico e della desertificazione di una parte della città causata anche dall’inadeguatezza dei vecchi standard abitativi. A generare nuove speranze per la rivitalizzazione del centro storico è in dirittura d’arrivo una legge regionale, a garanzia della bellezza degli edifici e degli spazi urbani con premialità fiscali degli interventi virtuosi.