Non è un caso. È stata la Regione Puglia a volere quella dotazione finanziaria proprio sull’Azione “Interventi di sostegno della ricerca industriale”. A spiegarne le ragioni è la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “La nostra è una Regione che ha puntato sulla ricerca, ritenendola un obiettivo davvero prioritario. Nel nuovo ciclo di programmazione regionale 2007-2013 abbiamo investito 1miliardo 762milioni di euro in ricerca e innovazione di cui 581milioni destinati alla promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività.

Abbiamo inserito un bando ad hoc da 48milioni anche nella nostra manovra anticrisi. Lo facciamo perché crediamo che sia davvero questa la chiave di volta del futuro per un’economia sostenibile che guardi anche alla qualità della vita dei cittadini”. “Poi – continua – c’è il fattore fiducia. Su questa azione abbiamo voluto una dotazione più alta di quella delle altre Regioni perché crediamo davvero che le nostre aziende, come hanno già ampiamente dimostrato, possano presentare progetti di ricerca di altissima qualità”.

Il ruolo della Puglia nella storia del PON Ricerca e Competitività va anche oltre. Fu il presidente della Regione Nichi Vendola, infatti, a sollecitare, in tutte le sedi ufficiali e in tutte le trasmissioni televisive, lo sblocco delle risorse da parte del Governo nazionale. Dopo la firma dell’Accordo di Programma Quadro avvenuta il 31 luglio 2009, fu sempre la Puglia a sollecitare la costituzione di un tavolo tecnico e a chiedere che questa Azione del Programma Operativo Nazionale fosse legata alle politiche regionali per la ricerca e l’innovazione e che fossero valutati i legami tra i progetti di ricerca e i distretti tecnologici e produttivi. “Ecco perché – osserva Loredana Capone - l’uscita del primo avviso del Pon si può considerare a pieno titolo un successo strategico della Puglia”.

{affiliatetextads 1,,_plugin}L’invito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca si rivolge alle imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi, alle imprese che esercitano attività di trasporto, alle imprese artigiane di produzione, ai centri di ricerca promossi da questo genere di imprese, ai consorzi e alle società consortili, ai parchi scientifici e tecnologici.

Le domande di agevolazione possono essere presentate dalle imprese anche congiuntamente con Università ed Enti di ricerca. I progetti devono prevedere lo sviluppo di attività di ricerca industriale (e di formazione dei ricercatori e dei tecnici) nei settori delle tecnologie ICT, dei materiali avanzati, delle energie e del risparmio energetico, della salute dell’uomo e delle biotecnologie, del sistema agro alimentare, dell’aerospazio e dell’aeronautica, dei beni culturali, dei trasporti e della logistica avanzata, dell’ambiente e della sicurezza.

I progetti potranno essere inoltrati dal 10 febbraio al 9 aprile 2010 attraverso i servizi dello sportello telematico SIRIO.