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Il brano, scritto dalla stessa artista a quattro mani con Riccardo Rizzardelli, traspone in musica tutte le sensazioni, i sentimenti ed i rimpianti che una giovane donna prova dopo la fine di una relazione.

Ma “Hello” non è la classica canzone d’amore; “Hello”, con la sua intensità, è una piccola rivoluzione all’interno del panorama discografico italiano.

Malhara, infatti, nonostante la giovane età, ha le idee ben chiare: non rinunciare al bel canto, bensì proporlo in una veste più accattivante, che sia in grado di coinvolgere ed appassionare anche la nuova generazione, questo è il suo obiettivo, la sua “missione”.

«Il mio desiderio principale, la direzione che cerco di dare ai miei brani, è non rinunciare al bel canto, ma perseguirlo e proporlo in un vestito più accattivante e credibile per la mia generazione – dichiara l’artista -, qualcosa di moderno che però non debba necessariamente coincidere con l’esclusione del cantato».

Da qui l’idea di fondere – e di farlo magistralmente – due generi, contaminando il pop con sfumature urban, senza dover obbligatoriamente essere identificata, etichettata:

«Ho scelto di non fare Trap, o Rap, perché, per come la vedo io, sono due generi molto forti che però, negli ultimi anni, hanno raggiunto il livello massimo di saturazione per le numerose proposte dei miei colleghi – prosegue la cantautrice -. Se canti bene, se hai una buona tecnica vocale, sempre supportata da passione, studio e sacrificio, è giusto cantare, senza sentirsi in dovere di fare un genere che non ci caratterizza solo perché è quello più ascoltato, quello maggiormente in trend. Io voglio essere Giorgia, o Malhara, nient’altro che me stessa».

“Hello” si presenta con sound fresco, che strizza l’occhio alle melodie d’Oltreoceano, il tutto perfettamente combinato a liriche minuziose e raffinate, che non cadono mai nello scontato, nel banale, ma lasciano spazio ad un’innovazione, a quel rinnovamento generazionale del pop che caratterizza Malhara e la sua musica.

«Cerco le risposte, ma impiegherò una vita,
se cado e mi rialzo dal punto più in salita».

Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale – uscito in anteprima su Sky TG24 – disponibile su YouTube dall’11 Novembre e diretto da Peter Marvu, che ritrae l’artista fare i conti con sé stessa. La solitudine di un bosco sconfinato, la Natura con tutta la sua immensa potenza e lei, una ragazza bellissima e determinata, con le sue fragilità, i suoi rimpianti, ma anche con tutto il suo desiderio di rivalsa, di rinascita, rimanendo sempre fedele a se stessa, perché

«succede di cadere, partire e ricominciare, senza paura di cambiare».

Biografia:

Malhara, pseudonimo di Giorgia Berletta, nasce a Rimini il 31 Gennaio del 2000. Si innamora della musica da giovanissima ed, a soli 9 anni, inizia a studiare canto. Dopo un periodo di sosta dovuto ad un grave lutto in famiglia, riprende con determinazione e tenacia la formazione nel settore musicale, affiancando al canto lo studio del pianoforte. La sua passione per la musica la spinge a partecipare a molti concorsi nazionali ed internazionali, nei quali si classifica sempre tra le primissime posizioni. Nel 2016 vince i concorsi La Voce d’Oro e Riolo Terme e l’anno successivo colleziona altri numerosi successi: per il secondo anno è prima classificata a La Voce d’Oro, giunge in finalissima al Festival 50 Anni e dintorni di Montecatini Terme, arriva seconda al Festival di Jasi in Romania e viene ufficialmente invitata al Festival Internazionale di Malta del 2018 (che vince) e si aggiudica il primo premio per la Miglior Voce d’Italia a “Fantastica”, kermesse andata in onda su SKY e Canale Italia.

Inizia a pubblicare la sua musica nello stesso anno, tra cui il brano “Lascia fare”, scritto per lei dal Maestro Adelmo Musso. Bella, determinata e con un talento fuori dal comune, Malhara, nel 2018, oltre al Festival Internazionale di Malta, si aggiudica il Fusignano Got Talent, il secondo posto al Festival di Bucharest, il premio Vela d’Oro di Acireale ed il terzo posto all’Orvinio Voice. Dopo aver partecipato al meeting con Piero Pelù a Martinafranca, l’anno successivo Malta le riconosce il Diploma di merito e vince tantissimi altri premi, come quello del circuito WAPA per rappresentare l’Italia ai festival internazionali nel mondo, il Festival di San Marino ed arriva tra i finalisti del Tour Music Fest di Roma.

Da quel momento, la sua carriera è in continua ascesa, tra numerose altre vittorie (dal Festival di Genova ad un nuovo primo premio a Malta) e la firma del contratto con la Casa di Produzione Cosmophonix Production, guidata dai due producer pluripremiati John Voctor e Max Kleinz. Una voce calda, avvolgente, una timbrica riconoscibile in grado di toccare le corde dell’animo dell’ascoltatore e di entrare, in punta di piedi, nel cuore e nelle playlist dei suoi tanti fan. Un’estensione vocale rarissima, degna delle più grandi star nazionali ed internazionali, questa è Malhara. Una bellezza frizzante e raffinata, una giovane cantautrice che unisce – e lo fa magistralmente – il pop a sfumature urban, rendendo il bel canto, da tempo distante dal gusto della generazione Z, fresco ed accattivante, riuscendo così a coinvolgere anche i giovanissimi, senza etichette, definizioni e senza dover obbligatoriamente sposare un genere, un trend, che non le appartiene.

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