Sabato e domenica saranno due giornate particolari.
Forse, anche dal punto di vista emozionale, indelebili.
Convinto.
Nella trama delle mille e una cosa che stanno già modificando il paesaggio della no
stra regione, in questa incontenibile miscela esplosiva di creatività, ci saranno due protagonisti.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Un io singolare che finalmente intuisce il suo specifico, unico e irripetibile posto in questa terra, scopre di avere un ruolo da svolgere, un contributo da aggiungere, una voce da far sentire, un pensiero da integrare, si riscatta dalla residualità e si sente accolto.
E poi un io plurale, un noi, come il senso di una missione generazionale, di una sfida comune, di un progetto condiviso, di uno sforzo collettivo da compiere per segnare questa storia, la vostra, con un gesto proprio.

Perché è vero, quando si connette la prima persona singolare a quella plurale, quello che evoca il verso del poeta può accadere: “il futuro non si può immaginare, ma si può costruire.

In questo tempo, così avaro di slanci e di prospettive, questo vi tocca.
Costruirlo il futuro e restituire un senso alle cose.

Guglielmo Minervini
Assessore alle politiche giovanili