La raccolta dei dati odontoiatrici è determinante nel processo d'identificazione dei 'corpi senza nome', sia nella definizione del profilo biologico generico che nella conferma dell’identità. Le informazioni odontoiatriche e dentali sono raccolte dagli studi odontoiatrici e dalle famiglie delle persone scomparse, ma allo stato non c’è una buona prassi nazionale che possa essere di guida per gli odontoiatri quando eventualmente contattati dalle autorità nell’ambito di un procedimento di attribuzione personale. Un gruppo di lavoro composto da odontoiatri forensi e medici legali, afferente al Laboratorio di Identificazione Personale – responsabile prof. Emilio Nuzzolese - ha creato una lista di controllo per favorire una più mirata raccolta e non perdere ogni informazione individualizzante di natura dentale.  La check-list è stata presentata come comunicazione orale il 26 maggio al 45° Congresso Nazionale della SIMLA (Società Italiana di Medicina Legale) svoltosi a Bari ed è scaricabile cliccando >qui< oppure su questo link https://doi.org/10.6084/m9.figshare.19861516.v1  (naturalmente il documento è riservato a medici dentisti).

L’iniziativa sarà condivisa con tutti gli Ordini dei Medici e le Società Scientifiche e Associazioni di categoria per una più ampia diffusione tra i clinici del settore. Inoltre, è disponibile una versione della check-list in inglese, e sarà tradotta anche in altre lingue grazie alla collaborazione con l’associazione AFOHR (Forensic Odontology For Human Rights).

L’iniziativa di proporre buone prassi nell’identificazione dentale forense si aggiunge ad altre, sia scientifiche che divulgative, che dal 2019 la sezione di medicina legale dell’Università di Torino propone a livello nazionale ed internazionale, quali la campagna informativa iDENTIficami e il processo di teleodontoiatria forense denominato virdentopsy.