locanArte, Letteratura e Danza per contrastare la violenza di genere. Il ciclo di incontri itineranti organizzati dalla casa editrice il Raggio Verde e la rivista Arte e Luoghi approdano il 25 novembre alla Fondazione La Cometa onlus

Approda a Galatina il 25 novembre (inizio ore 18, ingresso libero) il ciclo di dialoghi itineranti “Le vittime del silenzio”, campagna di sensibilizzazione per contrastare la violenza di genere. L’iniziativa è ideata dalla casa editrice Il Raggio Verde e la rivista Arte e Luoghi in collaborazione con la Fondazione “La Cometa onlus” di Galatina dove nella sede, Villa delle Rose (sulla strada provinciale Galatina – Galatone in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne arte, letteratura e danza saranno declinate per parlarne con uno sguardo trasversale. Dopo i saluti di Danilo Rosalini direttore della Fondazione La Cometa onlus, seguirà l’intervento di Alida Conte psicologa della stessa Fondazione che si sta attivando per la creazione di un centro d’ascolto e futura “Casa rifugio”.

L’immagine del manifesto dell’iniziativa è firmata dalla fotografa Luisa Gallisay.

Prosa e Poesia si alterneranno attraverso le voci degli autori della casa editrice Il Raggio Verde uniti in una staffetta letteraria che come un caleidoscopio tratterà i diversi aspetti della violenza: Stefano Cambò, Ezio Calemi, Gianlugi Cosi, Tina Rizzo De Giovanni, Anna Maria De Luca, Luigi Liaci, Assuntina Marzotta, Sandro Mottura, Attilio Palma, Francesco Pasca, Caterina De Vita.

Le allieve dell’Associazione ASD Gala Gym di Galatina con alcuni quadri di danza offriranno emozionanti spunti di riflessione, un vero inno contro la violenza attraverso il linguaggio del corpo mentre a far da scenografia all’evento saranno esposte le opere grafiche realizzate dagli studenti di 5B e 5C dell’indirizzo di Grafica, del Liceo Artistico “P. Colonna” di Galatina con il coordinamento della prof.ssa Calamia, prof. ssa Campanella, prof. Ferriero.

Voci diverse per un unico messaggio: la violenza va denunciata, sempre! Bisogna scardinare il silenzio assordante e complice che alimenta gli eventi criminali e non mette a riparo le vittime. Interrompere l’isolamento in cui si vengono a trovare le donne maltrattate e annullare il silenzio che sovrasta la violenza in tutte le sue forme a partire da quella insospettabile che avviene tra le pareti domestiche, il luogo che dovrebbe essere sinonimo di protezione e rispetto della dignità personale.