Corrado Vecchio, avvocato, è nato e risiede a Melendugno, in provincia di Lecce. Tra le pubblicazioni, si ricordano “Le Vele spiegate” un saggio di esperienze e sensazioni della navigazione a vela su deriva, “La seconda vita” un romanzo storico ambientato nel Salento durante la dominazione normanna. Ama l'arte in tutte le sue forme, convinto che anche su di essa, oltre che sulla famiglia, sia fondata la parte buona della nostra esistenza. Con la casa editrice Il Raggio Verde ha pubblicato “Viaggi, naufragi e altri accidenti” (2019) e “Il filo di Teseo - romanzo legale e d’amore” (2023).  E in quest'ultimo lavoro, impreziosito dall'opera in copertina dell'artista romano Gian Carlo Calma, come scrive il giornalista Raffaele Polo nella prefazione: «Lo scrittore mescola abilmente i vari ingredienti di una storia squisitamente da 'giallo giudiziario' con argomenti e inserimenti che inspessiscono la vicenda e la rendono ancor più appetibile. Ma lo fa senza parere, quasi scusandosi se incrocia le proprie esitazioni, i propri dubbi di coerenza forense con la scelta del dolce o la preferenza per i rebus... Del resto, in questo fa parte della vasta e conclamata letteratura di settore, che va da Perry Mason a Nero Wolf, fino al nostro recente avvocato Malinconico di Diego De Silva. (...) Si tratta, insomma, di un procedere cauto ma deciso per scoprire, a poco a poco, il proprio disegno psicologico che è di notevole spessore, in quanto coinvolge etica e buon senso, evidenziando l'eterna e irresoluta domanda che ogni principe del foro dovrebbe porsi: difendere comunque, anche se si ha certezza che il proprio assistito sia colpevole? E, magari, fidando in una congrua retribuzione, vista la disponibilità monetaria dell'accusato?  Non è un cruccio da poco e, fino all'ultimo, seguiamo le indagini di Teseo, che vuole conoscere la Verità, prima di decidere. La Verità: cos’è la Verità?»