Il governo però insiste. "La barbarie delle intercettazioni deve cessare" taglia corto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Ma anche Vittorio Feltri che, dalle colonne del  Giornale (di proprietà berlusconiana), critica duramente il provvedimento: "Si tratta un attentato alla libertà di stampa e non potrà passare al vaglio della corte costituzionale. Supplichiamo Berlusconi: non ci somministri l'estrema unzione.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Non ci trasformi da cani da guardia in barboncini scodinzolanti". Dirette anche le critiche che il finiano Italo Bocchino affida al sito "Generazione Italia". "Non si comprende infatti come si possano multare così esosamente editori che per legge non hanno alcuna responsabilità di quello che scrive il loro giornale, essendo questa responsabilità esclusiva del direttore - dice Bocchino - L’altra questione difficilmente difendibile è il divieto di dare notizie dell’inchiesta in corso, con oggettiva limitazione del diritto di cronaca. Servono quindi due approfondimenti perché la legge s’ha da fare, ma s’ha da fare bene. Noi saremo vigili".

Nel frattempo la mobilitazione continua. Sia sul web che su strada. A partire dal sit-in di oggi alle 14 davanti a Montecitorio.

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E anche l'Idv scende in campo. "Con questa legge vergogna, infatti, oltre a censurare il diritto di cronaca, si mette gravemente a rischio la sicurezza dei cittadini, impedendo il lavoro della magistratura" afferma il portavoce Leoluca Orlando - Mafiosi, pedofili e violentatori la faranno franca".

http://www.repubblica.it/politica/2010/05/21/news/montezemolo_intercettazioni-4236034/?ref=HRER1-1