Rigassificatore a Brindisi, il Ministro Bondi dice sì
- Dettagli
- Categoria: News dal Governo
- Visite: 2139
Le popolazioni brindisine non lo vogliono, i  partiti politici sono divisi tra di loro e al loro interno. Il sindaco  di Brindisi Domenico Mennitti (centrodestra) si è sempre opposto e il  presidente della Provincia Massimo Ferrarese (centrosinistra) non ha  partecipato alla manifestazione, sostenendo che il decreto di  valutazione di impatto ambientale sarà sottoposto all’attenzione del  consiglio provinciale e alle sue determinazioni non appena se ne  conosceranno ufficialmente i contenuti. 
{affiliatetextads 1,,_plugin}Il cantiere della  Brindisi Lng di Capo Bianco allo stato è sotto sequestro penale. I  termini giudiziari potrebbero segnare uno scenario di prescrizione di  alcuni reati penali e il ritorno nella disponibilità della società  inglese della colmata di Capo Bianco. Ma intanto, le istituzioni, allo  stato Comune e Regione, hanno annunciato che il decreto di concessione  della valutazione di impatto ambientale alla Brindisi Lng sarà impugnato  innanzi alla giustizia amminis trativa. Insomma, il confronto tra  popolazioni e istituzioni da una parte e società inglese dall’altra  continuerà. Saranno i giudici dei tribunali amministrativi, Tar e  Consiglio di Stato a dire l’ultima parola su una vicenda che risale  ormai al 2000, quando sul quotidiano economico «Il Sole 24 Ore»,  l’allora amministratore delegato della British Gas, Yvonne Barton  annunciò che nel porto esterno di Brindisi sarebbe stato realizzato un  rigassificatore da otto miliardi di metri cubi di gas naturale liquido.
(C) Lagazzettadelmezzogiorno.it