D’altronde Riserbato ha riportato un consenso largamente inferiore rispetto alle proprie liste, elemento che testimonia la paradossale sfiducia della coalizione di centrodestra nei confronti del proprio candidato sindaco”.

Nessun dubbio sul perché i tranesi dovrebbero scegliere Operamolla il 20 e 21 maggio. “La città è nella condizione di scegliere tra due modi opposti di amministrare e di affrontare i problemi”, ha sottolineato il candidato sindaco. “Noi ribadiamo di voler governare nel segno del rispetto rigoroso della legalità e dell’obiettivo prioritario di tutelare il bene comune anziché gli interessi privati e l’utilizzazione del potere ad uso e consumo di singole persone o di gruppi di interesse. Lo scontro è quindi radicale tra due culture. Gli ultimi otto anni di governo di centrodestra hanno portato Trani sull’orlo del dissesto finanziario, con il bilancio 2009 dichiarato inattendibile della Corte dei Conti e il bilancio consuntivo 2010 non ancora approvato, risultato di una gestione dei conti pubblici totalmente dissennata”.

La governabilità non preoccupa Operamolla. “Capisco la coalizione di Riserbato stia facendo terrorismo psicologico sugli scenari che si aprirebbero con una mia affermazione. La verità, però, è che non temiamo la composizione del consiglio comunale, perché la nostra forza sta nelle idee, nella proposta amministrativa, non nel consenso organizzato o nell’assegnazione di cariche sulla base di accordi precostituiti. Non ho il timore di porre il consiglio comunale di fronte alle proprie responsabilità su ogni provvedimento, alla luce del sole. Credo che nessuno dei consiglieri eletti  rifiuterà di votare proposte elaborate e presentate per il bene della città. Se qualcuno lo farà, si assumerà le proprie responsabilità”. Operamolla non teme neanche un’eventuale sfiducia: “Se 17 consiglieri riterranno di sfiduciare un sindaco democraticamente eletto dalla maggioranza dei cittadini possono farlo, rientra nei loro diritti. Ma poi dovranno spiegarlo ai cittadini”.

Sulle eventuali alleanze, infine, Operamolla è stato chiaro: “Non abbiamo atteggiamenti preferenziali nei confronti degli altri candidati che hanno partecipato al primo turno. Le porte non sono chiuse, purché nessuno ponga condizioni o detti regole. Tutto deve avvenire alla luce del sole”.