Ma accanto alle cataste di legna allestite da scuole, associazioni culturali e privati per creare, con la riproposizione di un’antica tradizione, un’atmosfera calda, capace di riscaldare il cuore e unire la gente l’appuntamento si è trasformato in vera e propria gara enogastronomica: baccalà fritto, polpette, braciole, frittelle con ricotta forte e conserva, calzone di cipolla sino ad arrivare alle ricette medievali con purè di fave e trippa serviti in pagnotte di pane innaffiati da tanto buon vino. Eppoi tanti dolci tradizionali: cartellate e chiacchiere accompagnati da vin brulé.

Se il fuoco è il protagonista principale della vigilia di santa Lucia le attrazioni sono il giusto companatico: dopo l’accensione da parte del sindaco accompagnato dalla musica popolare e itinerante de I Senzasunn’, in piazza Plebiscito impazzerà la musica del dj Markoska.  A porta Barsento, infine, in scena il gobbo, la cartomante e il rogo dello stregone (in cartapesta) Silvius.