{affiliatetextads 1,,_plugin}Dopo il successo della scorsa edizione, il presepe vivente di Alberona è stato ulteriormente ampliato e arricchito. Tra i figuranti, moltissimi sono i giovani e i meno giovani che vivono lontano dal paese e che sono tornati per partecipare alle festività dando il loro contributo a questo evento speciale. Il presepe vivente ha aperto i battenti lo scorso 24 dicembre e ha replicato la rappresentazione vivente anche a Natale e lo scorso 2 gennaio. Le strette viuzze del borgo antico di Alberona offrono un contesto ideale alla messa in scena della natività. Nella grotta naturale che accoglie l’elemento più importante del presepe vivente, le figure di Gesù, Giuseppe e Maria sono interpretate rispettivamente dall’ultimo bambino battezzato e dai suoi genitori. Con l’ultimo giorno del presepe vivente, Alberona comincerà a prepararsi ad un altro evento. Lunedì 17 gennaio torna un appuntamento molto sentito con la fede e la magia dei “fuochi di Sant’Antonio”. Un evento che mette insieme spettacolo e tradizione, coniugando le antiche usanze con la solennità del sentimento religioso.

La luce di fiamme scintillanti e il bagliore di antiche lanterne celebreranno il giorno dedicato a “I foche de Sant’Antonie, una manifestazione che dà il via, secondo una tradizione che si perde nella notte dei tempi, al lungo periodo del Carnevale. Il 17 gennaio, a partire dalle 19, Alberona sarà illuminata a giorno grazie a decine di grandi falò che saranno accesi nelle strade e nelle piazze del centro storico. Fino a notte fonda, attorno alla legna che illumina e riscalda, la gente del paese si riunirà per degustare pietanze tipiche, tutte a base di carne di maiale: fagioli con le cotiche, pizza con i “cicoli” e salsiccia, il tutto accompagnato da vino novello.