La sezione di Medicina Legale dell’Università di Torino partecipa al progetto Migrant Disaster Victim Identification (MDVI), un’iniziativa internazionale che mira a sviluppare metodi innovativi per identificare le vittime decedute durante i viaggi migratori. Tra i 152 esperti che collaborano al progetto MDVI dal 2023, figura il Professor Emilio Nuzzolese, barese e docente di medicina legale presso l’Università di Torino, riconosciuto esperto di odontologia forense. Il Prof. Nuzzolese sta introducendo un approccio innovativo per l’identificazione dei migranti deceduti non più visivamente riconoscibili, basato sulle informazioni dentali e non già solo odontoiatriche.

Dopo un naufragio,” spiega il Prof. Nuzzolese, “la polizia scientifica identifica i cadaveri recuperati mostrando le foto del viso ai migranti superstiti. Tuttavia, per i corpi decomposti questa tecnica non è evidentemente applicabile. In questi casi, si può fotografare solo la porzione anteriore dei denti e mostrarla ai familiari o conoscenti per riconoscere caratteristiche dentali peculiari, tipiche di un sorriso durante un selfie. I denti ruotati, i diastemi tra i denti, le anomalie di forma come il dente conoide o semplicemente denti mancanti o fratturati, sono caratteri identificavi secondari facilmente riconoscibili proprio ai familiari e conoscenti della vittima".

Questa metodologia supera un consolidato luogo comune secondo cui l’odontologia forense può identificare un cadavere solo tramite cartelle cliniche o informazioni odontoiatriche. "In realtà,” continua Nuzzolese, “poiché è molto improbabile che i familiari di migranti clandestini si presentino esibendo radiografie, cartelle odontoiatriche o oggetti con il DNA dello scomparso, si può iniziare il processo identificativo attraverso le informazioni dentali che possono contribuire a un riconoscimento molto tempestivo ed efficace.

Il progetto MDVI: affrontare una crisi umanitaria globale. Ogni anno, migliaia di migranti perdono la vita attraversando il Mediterraneo e altre rotte migratorie pericolose. Solo il 25% delle vittime viene identificato, lasciando le famiglie senza risposte e impedendo loro di elaborare il lutto.  Il progetto MDVI, avviato nel 2023, coinvolge una rete interdisciplinare di esperti in antropologia e odontologia forense, intelligenza artificiale, droni, tecnologie digitali e scienze sociali provenienti da oltre 35 paesi europei. L’obiettivo è sviluppare protocolli standardizzati per l’identificazione delle vittime e promuovere la cooperazione internazionale tra governi, organizzazioni umanitarie e famiglie. Tra le innovazioni chiave del progetto figurano: Tecniche di identificazione craniofacciale avanzata, uso di droni per la localizzazione di resti umani in aree remote, applicazione dell’intelligenza artificiale per l’analisi e il confronto dei dati ante-mortem e post-mortem, utilizzo delle informazioni dentali per il riconoscimento rapido e affidabile.

Un dovere morale e legale “L’identificazione delle vittime è un dovere morale e un diritto fondamentale delle famiglie,” afferma il Professor Nuzzolese, responsabile del laboratorio di ricerca identificazione personale e odontologia forense (LIPOF) dell’Università di Torino. “Attraverso l’uso di tecnologie digitali odontoiatriche, come la radiologia e la fotogrammetria, e l’approccio interdisciplinare, possiamo affrontare questa sfida globale con maggiore efficacia, proteggendo i. diritti umani anche dei corpi senza nome.”

L’Università di Torino si impegna per la giustizia e la dignità delle vittime migranti. Il progetto MDVI non si limita alla scienza, ma mira infatti anche a combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere e sociali che spesso aggravano la situazione dei migranti. Inoltre, si sta lavorando alla creazione di politiche europee condivise che includano i disastri migratori sotto l’ombrello delle procedure di Disaster Victim Identification (DVI).
La comunità accademica della medicina legale universitaria di Torino invita tutti gli interessati a partecipare al webinar “Sfide nell’identificazione dei migranti deceduti: oltre la medicina legale” che si terrà il prossimo 2 settembre 2025, e all’annuale conferenza MDVI a Lisbona il 23 settembre 2025.

Per ulteriori informazioni, contattare:  
LIPOF, Sezione di Medicina Legale, Università di Torino
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L'immagine del barcone di questo articolo è generate dall'AI per il rispetto del dolore delle vittime della migrazione.