Una manifestazione che può finalmente tornare dopo due anni di stop a causa della pandemia e che pone l’accento anche sull’evoluzione del territorio, oltre che sugli aspetti tecnico-pratici che hanno contraddistinto un’attività che rappresenta anche una funzione sociale, quanto mai attuale.

A promuovere la manifestazione è il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari, Umberto Fratino: «Raccontiamo il senso di una comunità che si ritrova intorno ai suoi maestri ma anche il suo impatto nello sviluppo di un intero territorio. Coloro che saranno premiati, infatti, sono stati veri e propri demiurghi di una società che, tra gli anni ’70 e i ’90, ha completato quell’evoluzione iniziata già dal Dopoguerra e che l’ha vista trasformarsi da contadina a urbana».

La giornata prevede un programma ricco, considerando che i premiati saranno ben 132, e mira a costruire anche un ponte tra passato e futuro, come chiarisce Fratino: «E’ un passaggio di testimone ideale tra i protagonisti di ieri e quelli di oggi e, soprattutto, di domani. Certo, la nostra professione è decisamente cambiata, meno impegnata a costruire e molto di più a gestire e recuperare, ma sempre con un ruolo decisivo, anche nella diffusione e nella comprensione da parte dei cittadini dei progressi tecnologici ormai all’ordine del giorno».