Obiettivo Storia
Workshop di tipo fotografico per imparare le svariate tecniche fotografiche avanzate e
fotoconsigli per immortalare scene particolari in rievocazioni storiche,
organizzato dal master ph. Domenico Semeraro.
di Vincenzo Ludovico
L’ Associazione di promozione culturale "Ass.Fotografica 2.8”, sita in Via Garibaldi, 33 a Grottaglie, organizzerà nelle giornate di Sabato 8 e Domenica 9 ottobre 2016, un laboratorio teorico e pratico di tipo fotografico denominato, appunto, “Obiettivo Storia”che, introdurrà i corsisti alle svariate tecniche avanzate e non, dell’arte fotografica. Cardine ed obiettivo principale del workshop, le cui lezioni saranno tenute dall’artista pugliese ph. Domenico Semeraro, sarà indirizzare i futuri fotografi e fotoamatori, ad imparare le tecniche fotografiche si adottano nel realizzare delle fotocomposizioni durante le scene di rievocazioni storiche e soprattutto ottenere un risultato quanto più coerente all'epoca della rievocazione.
Ma chi è Domenico Semeraro?
Nasce nel 1967 a Monteiasi , provincia tarantina. L’artista coltiva la passione per la fotografia da una decina d’anni, nei quali ha posto in pratica, grazie ad essa, le doti per le arti grafiche, di cui era già naturalmente in possesso, coniugandole con la “scrittura della luce”. Gli approcci con la pellicola sono stati pochi, mentre è con l’uso del digitale che realmente decide di acquisire tecnica ed esperienza, non limitandosi a generi specifici di fotografia, ma sperimentando i diversi campi, dalla ritrattistica alla paesaggistica, dallo still-life alla fotografia di teatro. Particolare impronta d’esperienza è stata la partecipazione alle diverse manifestazioni rievocative che vedono la Puglia sempre più protagonista, grazie all’enorme bagaglio storico di epoca magno-greca, messapica e federiciana di cui la regione può vantarsi. La tecnica fotografica e di post-produzione sviluppata in quest’ambito gli ha restituito diversi positivi riscontri nell’ambito della critica fotografica. Per tre anni consecutivi il calendario del torneo dei Rioni di Oria (BR) ha riportato le sue splendide fotografie nella maggior parte delle illustrazioni e calendari. La fotografia storico /rievocazionista lo affascina tanto da indurlo a partecipare, con riconosciuto successo da vincitore, ad un concorso svoltosi in una località veneta, terra per antonomasia sia di rievocazioni storiche che di affermati fotografi, proprio con una fotografia scattata al Torneo dei Rioni ad Oria nel 2011.Nell’anno successivo, è nella giuria tecnica per l’esame delle opere nell’ambito della prima edizione del concorso fotografico legato al Torneo dei Rioni in Oria. Dell’arte fotografica ama la possibilità di congelare un momento, di fissare un attimo. Ritiene che il fotografo, volendo, sarebbe in grado di regalare emozione senza necessariamente invadere la scena.
Il workshop, dunque, sarà articolato in un modulo teorico ed uno pratico: nel primo modulo. teorico, che avrà luogo Sabato 8 ottobre alle ore 17,30 presso la sede dell’Ass.Fotografica 2.8 a Grottaglie in Via Garibaldi 33, il master spiegherà come approcciarsi allo scatto, alla scelta dell’attrezzatura più consona e quali errori da evitare. Domenica 9 ottobre, dalle 9.30 alle ore 18.00, presso il Parco Archeologico di Saturo a Leporano, avverrà il secondo modulo pratico, in cui i corsisti entreranno nel vivo del laboratorio, i cui scenari rievocativi saranno curati dall’Ass. “I Cavalieri de li Terre Tarantine” e dall’Ass. “Cerva Regia”, associazioni culturali a carattere storico, che si presteranno agli scatti dei corsisti durante alcune scene rievocative.
Il workshop in questione, sarà a numero chiuso, per cui gli organizzatori consigliano vivamente di contattare:
Associazione Fotografica 2.8
https://www.facebook.com/duepuntotto/
email:
Parco Archeologico di Saturo (Leporano)
Cooperativa Archeologica "Polisviluppo"
L’evento è patrocinato dall’ U.I.F. – Unione Italiana Fotoamatori, organizzato dall’AssociazioneFotografica 2.8” in collaborazione con: Cooperativa Archeologica “PoliSviluppo” di Leporano, la quale gestisce da svariati anni le attività di promozione e riqualificazione archeologica del Parco Archeologico di Saturo, Associazione storico culturale “I Cavalieri de li Terre Tarantine”, rievocatori dell’evento storico “La Battaglia dell’XI secolo” presso Saturo ed infine Associazione Culturale “Cerva Regia”, associazione storico culturale famosa per l’organizzazione dell'evento rievocativo "Scegnu- scene di vita quotidiana del periodo greco-messapico" presso il parco archeologico delle mura messapiche di Manduria (Ta) .
Ass. "I Cavalieri de li Terre Tarantine"
Ass. "Cerva Regia"
POI: 40°41'38.5"N 17°45'47.9"E
ALI, PONTI E PONTILI NELL'ANNO PAISIELLANO - MOSTRA D'ARTE VISIVA, FINO AL 30 SETTEMBRE A PALAZZO PANTALEO.
Concerto letterario - Testi da Giacomo Casanova e Lorenzo Da Ponte a cura di Barbara Gizzi
Venerdì 30 settembre alle ore 20:30 presso Palazzo Pantaleo nella Città Antica di Taranto, Massimo Cimaglia offrirà il suo contributo artistico alle celebrazioni per il Bicentenario della morte di Giovanni Paisiello; l’attore Tarantino, particolarmente impegnato nelle attività culturali della città nonostante i suoi numerosi impegni in spettacoli teatrali, film e fiction televisive, ha lavorato con molti attori e registi prestigiosi, oltre a scrivere e produrre opere che hanno Taranto come protagonista principale.
L’iniziativa rientra nella rassegna di “Incontri, Musica e Idee sulle sponde del Mar Piccolo”, “Ali, Ponti e Pontili 2016”, con il Patrocinio del Comune di Taranto e del 65° Deposito Terr.Aeronautica Militare e conclude la Mostra D'arte Visiva Ali Ponti e Pontili nell'anno Paisiellano - a cura e con gli artisti dell' Associazione L'Impronta in collaborazione con l’Ass. Ideas & Dreams-NON SOLO PAROLE – in esposizione dal 18 settembre scorso a Palazzo Pantaleo.
La soprano Rosa Ciracì, è interprete del più vario mondo musicale: spazia dalla lirica all’ operetta, dalla musica sacra alla canzone classica internazionale e napoletana, dai critici la sua voce è stata definita passionale, impulsiva, calorosa, profonda e sincera.
L’esecuzione musicale è affidata alla tarantina M° Alessandra Corbelli, pianista, accompagnatrice di cantanti lirici, nonché camerista e clavicembalista dell’ "Orchestra del Settecento” dal 1995 al 2007; intensa la sua attività di concertista, collabora assiduamente con l'Istituto di Alta Formazione 'G.Paisiello' di Taranto.
Provocazione, raffinatezza, gusto edonistico per la vita. I libertini del Settecento rivendicano per sé stessi un'esistenza libera dalla morale comune, che sfidi le regole, che realizzi - attraverso viaggi e avventure rocambolesche - un'indipendenza di pensiero e di costume sconosciuta al rigido bigottismo del XVII secolo immerso nella Controriforma.
Giacomo Casanova è forse il più smagliante e vitale esempio di libertino di questi tempi: avventuriero, poeta, scrittore, intelligenza viva e sagace. Le sue Memorie sono fondamentali per chi voglia conoscere il secolo illuminista e rivoluzionario dalla parte di questo spirito libero, coinvolto in avventure sempre ai limiti del pericolo.
Lorenzo da Ponte, passato alla storia come il miglior librettista di Mozart (con cui realizzò Don Giovanni, Così fan tutte e Le nozze di Figaro), era un abate ma anche uno spiritoso e irriducibile libertino, spregiudicato, sempre innamorato, fu accusato di concubinaggio e bandito dalla Repubblica di Venezia. Anche le sue Memorie sono un documento straordinario e divertente dei costumi dell'epoca.
LE DONNE, LA MUSICA, GLI AMORI ... offre un viaggio brillante e piacevole nelle avventure licenziose di questi due impenitenti personaggi attraverso la lettura di Massimo Cimaglia e il canto della soprano Rosa Ciracì, riportandoci, anche attraverso la sua raffinata spensieratezza, in un'epoca in cui tutto è accaduto e il mondo è cambiato.
Venerdì 23 p.v. alle ore 19:00 nel Palazzo Pantaleo nella Città Antica di Taranto il prof. Antonio Fornaro terrà una conferenza sul tema: “Il ‘700 Tarantino”. Il relatore partirà dalle innovazioni e dagli aspetti sociali del ‘700 italiano per poi soffermarsi sul ‘700 tarantino attraverso le fonti storiche, con particolare riferimento al Catasto Onciario del 1746 e alle testimonianze dei
A sottolineare il connubio tra arte visiva e musica, cifra della manifestazione, Ospiti d’onore della serata, i maestri dell’ Accademia Mezzogiorno Musicale Franco Mezzena e Nancy Barnaba, che si sono esibiti in un virtuosistico concerto a due violini con musiche di Viotti, De Bériot e Wieniawski.
Straordinario debutto per Moros, il Salice Salentino DOP Riserva prodotto da Claudio Quarta Vignaiolo nella sua piccolissima cantina nel cuore del Salento, a Guagnano, che con la sua prima annata riceve i prestigiosi 90 punti da Wine Spectator e Robert Parker.
Moros, nasce nella omonima cantina, situata nelle Terre del Negroamaro, la zona della DOP Salice Salentino, a Guagnano, in provincia di Lecce, probabilmente l’unica “One Garage Wine” pugliese, sicuramente tra le pochissime realtà in Italia dedicate alla produzione esclusiva di un solo vino, peraltro in piccolissime quantità (sei mila bottiglie ad anno).
Affacciatosi sul mercato internazionale appena un anno fa, il Salice Salentino Riserva conquista quindi le grandi penne americane e il palato dei più grandi giudici internazionali del vino: Robert Parker sul suo The Wine Advocate e Wine Spectator hanno infatti assegnato entrambi un prestigioso 90/100 alla prima annata del Moros, la pregiata vendemmia 2012, ormai etichetta da collezione.
Soddisfazione e tanta emozione in casa Quarta: “E’ un primo importantissimo obiettivo raggiunto – commenta Claudio Quarta – che ci motiva ad essere ancora più determinati e innamorati della nostra sfida: ottenere un cru d’eccellenza da viti che hanno più di trent’anni, isolare l’intero processo produttivo per mantenere l’essenza autentica di un vino cha ha scritto la storia di questo territorio, il Salento, e quindi dedicare solo ed esclusivamente ad esso la nostra piccolissima cantina Moros. Dove applichiamo un concetto unico: “Un Vigneto, una Cantina, un Vino”. È un sogno che si avvera”.
Un sogno che gli dedica proprio l’America, il Paese d’adozione di Claudio Quarta, quando da ricercatore genetista e imprenditore bio-farmaceutico firmò un’operazione rimasta negli annali della Finanza internazionale, quotando prima sul mercato italiano e poi al Nasdaq di New York la società farmaceutica a cui aveva dato vita per salvare il Centro di Ricerche di Gerenzano, destinato a essere chiuso nonostante fosse noto in tutto il mondo per l’eccellenza della sua Ricerca. L’America che lo aveva allora fagocitato, dunque, dove è nato il suo progetto di vignaiolo italiano del Sud, oggi si innamora di lui e del suo vino.
Moros nasce nel Salento, da alberelli di Negroamaro e pochissimi ceppi di Malvasia nera, come da antica tradizione salentina, in un vecchio vigneto di 1 ettaro e 3 salvato dall’abbandono. La vendemmia è rigorosamente manuale e la resa è bassissima, poiché l’obiettivo è un’altissima qualità: solo 80 quintali di uva, invece dei 160 previsti dal disciplinare del Salice Salentino. Le uve vengono lavorate nella cantina di Guagnano e il vino viene trasferito per gravità giù nelle vecchie vasche della bottaia ipogea, dove riposano 12 mesi in barrique e in botti di rovere francese e americano, in un contesto produttivo noto per la originale compresenza di arte, architettura industriale e vino.
Cantina Moros insieme a Tenute Emèra, situata in provincia di Taranto, e Cantina Sanpaolo in Irpinia, realizzano il suo sogno di produrre vini unici che valorizzano ed esprimono i territori in cui sorgono.
Parte da Cursi il tour nazionale della monografia dedicata allo Chef Donato Episcopo.
La stella riconosciuta della ristorazione salentina in un libro ricco di immagini e ricette di alta cucina. Verrà presentato domenica 25 settembre alle 19 a Cursi, presso Palazzo De Donno, la monografia dedicata dal “Raggio Verde Edizioni” allo chef stellato Donato Episcopo. Eccellenza cursiota che, dopo essersi formato in importanti ristoranti italiani - uno su tutti, “La Pergola” dell’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, diretto da Heinz Beck - guida al momento la cucina del Cinque Stelle “La Corte” di Follina nell’Hotel Relais Chateaux Villa Abbazia (Treviso), ristorante che grazie allo chef salentino si è conquistato una Stella Michelin. Un percorso professionale che ha visto il giovane chef salentino affinare sempre più la tecnica di manipolazione dei cibi di scuola orientale e reinventare con originalità e creatività la cucina mediterranea, aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti - dal Concorso internazionale per giovani cuochi del Mediterraneo, nel 2002, dove si è classificato al 3° posto, alla guida dell’ “Espresso” che lo incorona “Giovane Chef Emergente 2005”. “Per me la cucina italiana, come la nostra lingua, è fatta di tanti dialetti. E accanto a questa ricchezza, che rende il nostro modo di cucinare e mangiare unico al mondo, c’è un complesso e non meno difficile processo di interpretazione della tradizione”, spiega lo chef nella sua introduzione al libro, che raccoglie una selezione di ricette tra primi, secondi, antipasti e dessert declinati secondo il credo gourmet dello chef salentino. Molto schivo e poco incline a esibire la propria arte: “Donato non va in televisione (eppure gli hanno proposto programmi importanti), non fa lo chef pensoso o filosofo, non ha mai inteso atteggiarsi a star del firmamento culinario”, scrive infatti nella sua introduzione la giornalista Leda Cesari, che dirige la collana del “Raggio Verde Edizioni” dal titolo “Dove c’è Gusto”. “Donato cucina, e basta: questo è il suo lavoro, condotto egregiamente – oggi – tra i fornelli della “Corte” di Follina. Dove Donato cucina, studia, fa ricerca, ascolta i suoi clienti, prova, inventa, riprova, attinge ispirazione dal suo viaggio personale e professionale e disegna una cucina nuova eppure antica, innovativa eppure saldamente ancorata alle sue radici e alla tradizione del Salento. Fa, insomma, lo chef: davvero. Senza grilli per la testa. Con pazienza, dolcezza e verità. E passione. Tanta”. Promuovendo peraltro la sua terra, cui è profondamente legato: "Meritoria l’opera di Donato”, scrive il sindaco di Cursi, Antonio Melcore, nel suo intervento, “che nel suo viaggio professionale nelle diverse regioni italiane, e con un bagaglio formativo di eccellenza nazionale e internazionale, non perde occasione per raccontare la storia del nostro territorio e dei suoi prodotti, dei gesti che si compiono per trasformare la materia in piatto, ma anche per scoprire le ritualità e le motivazioni simboliche che accompagnano la tradizione gastronomica". Il libro, impreziosito dalle foto di Paolo Picciotto, Chiara Gatta e Carlo De Marchi, è il terzo volume della collana “Dove c'è Gusto”, nata con l'intento di raccontare l'eccellenza gastronomica di Puglia e del Salento illustrando al contempo bellezza e cultura del nostro territorio. Nella monografia è inserita infatti una nota storica sulla cittadina di Cursi curata dallo storiografo Mario Cazzato e arricchita dagli scatti di "Ideal Foto" di Barbara De Donno. La monografia in questione si inserisce insomma nel solco dei precedenti volumi della collana, “Dio, come ti Olio!” e “Il Gusto del Tacco”, rispondendo a una cifra editoriale che contraddistingue tutte le pubblicazioni della casa editrice, che ha scelto di puntare sul legame tra cibo e territorio. Un legame che consente al libro in questione di dialogare con il progetto "Serre delle Arti - Territori di Pietra": la presentazione del libro seguirà infatti l’iniziativa "Visite ai Giardini - Rassegna itinerante di parole musica e canti in cammino nel Parco delle Cave", in programma domenica alle 17.30 a Cursi, curata dal Fondo Verri: appuntamento quindi agli estimatori di Donato Episcopo alle 19 a Palazzo De Donno, dove oltre allo chef salentino interverranno il sindaco Antonio Melcore, la direttrice della collana “Dove c’è Gusto” Leda Cesari e Mauro Marino, direttore artistico delle “Visite ai Giardini di Pietra”. Coordina la giornalista Antonietta Fulvio. Ingresso libero. Scheda tecnica del volume Casa editrice: Il Raggio Verde Collana: “Dove c’è Gusto” diretta da Leda Cesari Pagg.80 in quadricromia Progetto grafico e impaginazione: Antonietta Fulvio Referenze fotografiche: Paolo Picciotto, Chiara Gatta, Carlo De Marchi. Per le immagini di Cursi si ringrazia “Ideal Foto” di Barbara De Donno Testi di: Antonio Melcore, Mario Cazzato, Leda Cesari ISBN 978-88-99679-09-5