Sidebar Menu
PNEWS info@puglianews.org
  • Home
    • Notizie dalla Puglia
    • Elezioni 2020 Emilia Romagna
    • Elezioni Puglia 2020
    • Elezioni 2021
    • Musica
    • Privacy
    • Politica
  • Eventi e Sagre
    • Eventi e Sagre in Provincia di Lecce
    • Eventi e Sagre in Provincia di Taranto
    • Eventi e Sagre provincia di Bari
    • Eventi e sagre provincia di Foggia e Gargano
  • Turismo in Puglia
    • Pasqua in Puglia
    • Carnevale in Puglia
    • Il culto del Fuoco
    • Natale e capodanno
    • Storia e Tradizioni
  • Visita la Puglia
  • Registrati
  • Log-in
  • Contattaci
  • Ricette
    • Ricette Pugliesi
    • Ricette Italiane
    • Ricette natalizie
    • Ricette dal mondo
  • Natale

Monacizzo (Ta): Al via la XV edizione del Presepe Vivente

By Vincenzo Ludovico
Vincenzo Ludovico
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
28 Dicembre 2019
Visite: 1944

Nell’antico borgo di Monacizzo, piccola frazione del Comune di Torricella (Ta), riprende vita il Presepe Vivente, giunto alla consueta XV edizione. Dopo lo straordinario successo di domenica 29 dicembre, la macchina organizzativa ha registrato un proficuo numero di visitatori, giunti dalle varie province di Puglia, indagine statistica confermata dalle svariate presenze in loco. Il progetto è cresciuto evolvendosi al susseguirsi delle edizioni, che ha visto il concretizzarsi di percorsi tematici, laboratori di antichi mestieri e figuranti, rigorosamente vestiti in abiti di scena. Nell’edizione di quest’anno,  inagugurata domenica 29 dicembre 2019 e in replica domenica 5 gennaio 2020 a partire dalle ore 18.00 vi sarà la suggestiva " Calata dei Magi " diversa dal solito, con partenza dal singolare borgo magnogreco. Nella XV edizione, la Parrocchia “ San Pietro Apostolo ” presieduta da Don Ezio Succa supportata dall’Ass. “ Made in Pooglia ”, Mag Studio  e da un gruppo di volontari che ha preso a cuore, fin da subito, la promozione e la realizzazione di tale evento natalizio, parteciperanno alla sacra rappresentazione di scene storiche che richiamano i lavori di un tempo, le tradizioni e i luoghi della memoria, impedendo così, lo scorrere del tempo le cancelli del tutto.

IMG 20191204 WA0001

 

Quest’anno l’impeccabile lavoro svolto dalla macchina organizzativa, sarà da padrone nella suggestiva cornice naturale della gravina di Monacizzo, caratterizzata da muretti a secco, fichi d’India, ulivi secolari e piante d’acanto: pianta ornamentale di origine greca, sviluppatasi anche nelle nostre terre. Un suggestivo presepe, contornato dal particolare leitmotiv della Puglia, che avrà luogo presso l’incantevole area dell’originaria via d’accesso al borgo, ricordata dalla gente locale “ Strada ti li antichi ”, arroccata sul versante nord occidentale dell’altura di Monacizzo. Per l’occasione l’accesso al presepe sarà direttamente dall’antichissimo borgo magnogreco. Le antiche tradizioni di Monacizzo affondano le proprie radici in un importante storia che rievoca un grande passato. Pur essendo una frazione, Monacizzo è più antico del Comune stesso di Torricella. La zona fu già frequentata in epoca greca e romana, a testimonianza delle quali vi sono i ritrovamenti di vasi e tesoretti di queste epoche, rinvenuti nel territorio circostante. Le origini del borgo risalgono intorno al X secolo, infatti le fonti storiografiche segnalano il luogo con il termine " Neapolis " ad indicare la " città nuova " medievale sorta in questa zona greco-bizantina nella seconda metà del X secolo d.C. Successivamente i normanni avrebbero imposto il nome latino “ Monacorum Hospitium ” ,da cui Monacizzo, legandolo alla presenza di un monastero basiliano, costruito su un tempio di età magno-greca dedicato alla dea Atena. In epoca medievale Monacizzo era dotato di vastissimi possedimenti e fu abitato fino al 989 in seguito il paese fu saccheggiato e distrutto diverse volte dai pirati Saraceni. Nel secolo XII entrò a far parte dei possedimenti dell'Arcivescovo di Taranto mentre nel XVI secolo fu edificato il Castello, oggi andato perso nel tempo. Il piccolo centro di Monacizzo conserva tante significative testimonianze di una storia così lunga e complessa. Una storia che parte, timidamente, dagli albori della civiltà, per approdare ad una fase magnogreca ricca e prospera, intensamente “ vissuta ” da questo sito collinare. Storia che, dopo una breve cesura in epoca romana, riprende il proprio cammino attraverso il mondo medievale, qui documentato nel suo travaglio e nel suo faticoso procedere verso l’età moderna e contemporanea. Chi giunge a Monacizzo, incontra un piccolissimo paese abbarbicato su una modesta altura. Silenzio e tranquillità vi dominano incontrastati. Il viaggiatore scoprirebbe, in alto, un piccolo centro storico con vicoli stretti senza via d’uscita, vecchie casupole in parte cadenti, tetti in travi, tegole e canne, facciate antiche a ridosso della piazza, muri a secco e cortili recintati a protezione dell’abitato e del colle; e da qui spazierebbe, per largo tratto, su una suggestiva vallata sottostante, fatta di campi verdeggianti e fertili, straordinariamente protesi verso il mare. Pietra viva affiorante, terre rosse coltivate a vigneti ed oliveti, tratti incolti ricoperti da macchia mediterranea o lasciati a pascolo, caratterizzano queste alture.

 

80668923 2630518620317344 5057533800192409600 n

 

 

La macchina organizzativa del Presepe Vivente di Monacizzo, fortemente voluto anche quest’anno, vuole con la promozione di tale evento, tracciare itinerari che servono a ricostruire una storia locale ricca ed apprezzata, fidando nelle proprie forze e nella competenza di collaborazioni varie e qualificate. Il progetto pone un accento su un territorio ricco di cultura, fede ed umanità, con popolazioni ancora legate alle loro origini ed alla loro storia, particolarmente “aperte” verso chi, tali origini e tale storia, tenta faticosamente e caparbiamente di ricostruire. A volte, come nel caso di Monacizzo, emerge un piccolo mondo antico, apparentemente ai margini della geografia e della storia; mondo che, ad un’analisi meno superficiale, manifesta tutta la sua valenza storica ed umana, rivelando aspetti nascosti di un territorio jonico-tarantino sempre più ricco e bello, profondamente permeato di quella cultura magnogreca ancora oggi straordinariamente “ vitale ” e ricercata. Da tradizione ormai consolidata, un evento che caratterizza le festività natalizie di Monacizzo, nato anni addietro grazie a dei ragazzi del luogo, ha avuto fama con l’associazione “ Lu Trappitu ” e si è consolidato on la Parrocchia “San Pietro Apostolo”. Suggestivo e carico di spiritualità, dunque, chi vi si addentrerà a visitarlo, sarà trasportato in dietro nel tempo, spostando le lancette dell’orologio.Da tradizione oramai consolidata, un evento che caratterizza le festività Natalizie, è il Presepe Vivente di Monacizzo; che è nato con i ragazzi del paese circa 15 anni fa, ha avuto fama con l' Associazione "lu Trappitu" e si è consolidato con la Parrocchia " San Pietro Apostolo ".
Suggestivo e carico di spiritualità, chi si addentra può rivivere in maniera veritiera quelle sensazioni e quell'atmosfera, oramai persi nella quotidianità, che in poco tempo riportano l'animo in uno stato di semplicità tipico dei tempi della nascita di Gesù. Così, partendo dalla piazza antistante la chiesa di S. Pietro Apostolo, in questa edizione del 2019, il corteo che animerà il presepe vivente, nella serata del 5 gennaio, attraverso un’antica strada riaperta, usata dagli antichi per salire al borgo di Monacizzo, si arriverà ad ammirare uno splendido presepe contornato da tipiche capanne dell'epoca. Un mix di odori sapori e rumori, le varie postazioni per ammirare i costumi e le varie attività dell'epoca. Il tutto si concluderà con l'unicità della Natività, dove riesce veramente difficile non soffermarsi ed emozionarsi ed essere così coinvolti da un senso assoluto di pace e amore. Un posto che data la naturalezza dei vicoli, da un ulteriore tocco di "magia" all' intero presepe e a tutta la sua cornice. Si tratta di uno dei Presepi Viventi belli ed emozionanti, sia per gli incantevoli e irripetibili luoghi in cui viene allestito, sia per la straordinaria cura dei particolari utilizzata dalla macchina organizzativa che lo promuove: cura dei particolari storici, ma anche cura dei costumi e delle varie scene. Un Presepe che coinvolge più comunità limitrofe, orgogliose e fiere di una manifestazione che, nelle scorse edizioni ha richiamato visitatori da molti paesi del versante orientale della provincia e non solo. Monacizzo si trasforma nell’antica Betlemme, con il Presepe Vivente impreziosito dalla tradizionale Calata dei Magi, che parte dal borgo antico per poi terminare nella suggestiva gravina. La calata dei magi assieme all’editto di Erode “il Vecchio” che sottolinea la “ strage degli innocenti ” rappresentano due momenti di particolare suggestione raccontati dal Vangelo. Tutto questo nello scenario rupestre della gravina de “ La strada ti li antichi ” a pochi passi dal borgo e in grado di proiettare i visitatori in una dimensione di grande impatto emotivo. Lungo il percorso, poi, la possibilità di degustare pietanze tipiche del luogo e del tipico presepe vivente. Una scelta che il pubblico apprezza particolarmente, mentre si muove tra questi luoghi dove la natura è grande protagonista. Momento clou sarà l’arrivo dei Magi, a cui si potrà assistere durante la sacra rappresentazione.

L’evento si concluderà, dunque, domenica 5 gennaio 2020, con la suggestiva calata dei magi, i quali al cospetto del bambinello deporranno le arti magiche, per servire il Figlio di Dio.

Socialize - Me the humans party: l'evento che supera gli schermi dello smartphone e ti trasporta nella vita reale!

By angela de simone
angela de simone
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
28 Dicembre 2019
Visite: 1108

socialize meQuesta sera, sabato 28 Dicembre, a El Barrio Verde di Alezio arriva per la prima volta l’esclusivo party  SOCIALIZE-ME The Humans Party, con una formula che va oltre i like e le stories  e riporta i partecipanti all’interazione sociale delle mitiche feste da ballo! SOCIALIZE-ME supera gli schermi degli smartphone, ti obbliga ad alzare lo sguardo dal device e interagire con le persone intorno a te.

L'atmosfera sarà infuocata dalla musica selezionata da Tetrixx, Kalibandulu e Luca Tarantino, resident del Kawabonga, con un party unico e con una miscela di suoni tra reggaeton, trap, future dance-hall, tropical.

Le istruzioni per partecipare, o per meglio dire “socializzare” sono semplicissime! All’ingresso del Barrio ognuno riceverà un tagliando colorato, che nella giusta combinazione (rosso + giallo | verde + azzurro | bianco + nero) darà diritto a due free chupiti! Basta guardarsi intorno tra le persone presenti, cercare quella con la combinazione di colori corretta e andare insieme al bar per ritirare il premio…ovviamente solo dopo aver socializzato!

El Barrio Verde

Via Mariana Albina – Alezio

INGRESSO GRATUITO

Start ore 22.00

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/2592840684269500/

Info e prenotazioni ▶ 3274592706

socialize me regoleDo you wanna "Socialize-ME"?!

Lizzano (Ta): “ Pietre Vive ” mette in scena il Presepe Vivente

By Vincenzo Ludovico
Vincenzo Ludovico
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
24 Dicembre 2019
Visite: 1857

La piccola comunità della provincia ionica è in fermento, già da tempo, per la realizzazione dei preparativi per il suggestivo Presepe Vivente, evento di aggregazione socioculturale giunto ormai alla consolidata 18^ edizione. La suggestiva cornice del Santuario rupestre dell’Annunziata, nella omonima contrada a Lizzano (Ta), tra gravine e alberi di ulivo millenari, accoglierà anche quest’anno, precisamente il 26 e 29 dicembre 2019, dalle ore 18.00 alle 21.00, la Sacra Famiglia e i personaggi che sono stati i protagonisti attivi nella storia più emozionante e intricata della cristianità.

79534742 2725946367465537 988497383283228672 o

Nelle grotte naturali dell’antica gravina lizzanese, il visitatore potrà osservare i personaggi in abiti dell’epoca, riprodotti minuziosamente, dalle mani esperte delle ricamatrici locali, intenti a lavorare: pastori, fabbri, fornai, lavandaie, le massaie che preparano e cuoceranno la pasta. I Re Magi giunti a Betlemme per adorare e omaggiare il Salvatore del mondo, daranno lustro alle loro tradizioni ancestrali. Inoltre, previo percorso nato appositamente, si potranno degustare alcune pietanze tipiche e locali, come il cosiddetto "cranu stumpatu", il purè di fave e la zuppa di ceci e alcuni derivati del latte, come la ricotta e le mozzarelle fatte al momento. Il visitatore, sembrerà di essere tornato indietro nel tempo, in un luogo magico, dove si respirerà aria di santità e pace fraterna. Le donne e gli uomini dell’associazione “ Pietre Vive Onlus ”, associazione cui è affidata la realizzazione e la promozione della sacra rappresentazione sono all’opera da settimane per rendere anche quest’anno lo scenario pronto a ospitare le migliaia di visitatori affinché tutto sia perfetto e quanto più possibile corrispondente ai racconti biblici. In una gravina naturale che circonderà l’amore fraterno della comunità e dei visitatori, quest’anno l’evento gode del patrocinio del Comune di Lizzano (Ta).

81041607 449147885962681 8829688685894041600 n

Chiesa rupestre dell'Annunziata - ph. Salvo Lupo 

Tale manifestazione, in buona sostanza, ha raggiunto negli anni uno standard qualitativo ed organizzativo tale, da non considerarsi più un evento circoscritto alla sola comunità locale, ma come una espressione viva e vivificante della tradizione millenaria, con la sua storia, i suoi valori e le sue emozioni, considerando l’enorme presenza effettiva di visitatori e turisti, che puntualmente ogni anno manifesta la propria adesione e presenza fisica. Già da tempo, come un vero e proprio motore diesel, la macchina organizzativa complessa ma ben collaudata ha avviato le proprie risorse, ben strutturate e innovative, in quanto l’associazione Pietre Vive Onlus è ben radicata nel tessuto socioculturale del territorio, rispondendo molto attivamente alla divulgazione e promozione delle radici identitarie locali. Un altro evento degno di nota è la rievocazione storica della Passione di Gesù Cristo, che nel 2020 sarà rappresentata la 50^ edizione.

78481295 2713479442045563 2896562597673304064 o

Grotticella  Lama dell’Annunziata

Ognuno dei volontari sa cosa fare: ci sono sarti e costumisti, operai e falegnami, tecnici del suono e delle luci, tutti coordinati dalla fede e dalla volontà di “dedicare” ai lizzanesi e ai visitatori le scene della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo. Attraverso queste edizioni, il Presepe Vivente a Lizzano, presso la Grotticella Lama dell’Annunziata che conserva, al suo interno, l'antica Chiesa rupestre dell'Annunziata, così conosciuta localmente, conserva una tradizione che si rinnova, puntualmente ogni anno, divenendo una "Piccola Greccio". Quest’anno, fortemente voluto dall'Amministrazione Comunale, guidata dalla dott.ssa Antonietta Doria e realizzato da Pietre Vive Onlus di Lizzano.

79857464 2713479192045588 9183411704082464768 o

Grotticella Lama dell’Annunziata

 

Ancora maggiore è l’impegno profuso dall'associazione impegnata nell'organizzazione e nella diffusione del medesimo evento. Alla periferia del paese, in una suggestiva cornice naturale, all'interno della quale alcuni secoli fa fu edificato un antichissimo edificio di culto, meta di continui pellegrinaggi sino alla fine degli anni '60, la macchina organizzativa, cerca di ricreare l'ambiente umile e povero dove 2000 anni fa venne alla luce il Figlio di Dio fatto uomo, Gesù Cristo. Risalente al IX secolo d.C. il santuario rupestre conserva le tracce degli affreschi che un tempo ne ricoprivano tutta la superficie. 

78544526 2713478918712282 6031420653922418688 o

Grotticella  Lama dell’Annunziata

Venne intitolato alla Vergine Annunziata, maggiore conferma è data dall’affresco che un tempo trionfava all’interno, importante luogo di culto, meta di pellegrinaggio mariano e frequentato sin dall’Età di Mezzo. Ricavata in una grotta e utilizzata inizialmente come monastero basiliano, la cripta era arricchita da un ricco apparato di affreschi. Tracce delle antiche decorazioni pittoriche sono state portate alla luce, grazie agli imponenti lavori di restauro che hanno restituito il sito all’antico splendore, e parte della stessa iconografia si ritrova anche nell’edificio superiore, costruito intorno al X secolo.

79913854 2713478638712310 1060169323617714176 o

Grotticella  Lama dell’Annunziata


 All’interno, tuttavia, rimane poco dei 22 dipinti murali che decoravano gli spazi. Sulle pareti, s’intravedono una Madonna con Bambino, una Santa, identificata probabilmente con Santa Margherita, un Cristo Redentore e una Crocifissione. Un basso ingresso mascherato da fitta vegetazione, immette in una modesta condotta che, si immette su una spaziosa caverna invasa da massi di crollo, legati secondo la tradizione locale, all'unico evento sismico di rilevanza antica, quello del 20 febbraio 1743, avvertito in tutto il Salento. Il sisma, del nono grado della scala Mercalli, distrusse le vicine città di Francavilla Fontana e Nardò provocando anche morti e feriti. Questo evento, a Lizzano è documentato da alcuni scritti che si trovano in vari archivi del comune. In questi scritti si racconta di come la scossa di terremoto sia stata forte, provocando il panico della gente. In paese crollarono molte case e altre si lesionarono e addirittura il palazzo marchesale si inclinò. 

78482107 2713479272045580 3271000475058569216 o

Grotticella  Lama dell’Annunziata

Secondo alcuni storiografi dell’epoca, l’evento catastrofico venne deviato per intercessione della Santa Vergine Annunziata, che alleviò i crolli sia dell’antico santuario rupestre che della vicinissima comunità di Lizzano. Si ricorda, dunque, che l’evento avrà luogo giovedì 26 dicembre, alle ore 18.00 con inaugurazione e visita del Presepe Vivente che resterà aperto fino alle ore 21.00. Secondo ed ultimo giorno di apertura il 29 dicembre nel medesimo orario.

 

Trailer della scorsa edizione: https://www.youtube.com/watch?v=RFXfEFXjAYo

A Tuglie il Presepe Vivente te li Furneddhi

By angela de simone
angela de simone
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
24 Dicembre 2019
Visite: 1158

Presepe Te Li Furneddhi 2018 2Torna anche quest'anno la rappresentazione vivente della Natività a Tuglie con il “Presepe vivente te li furneddhi”, organizzata dall'Amministrazione Comunale - Assessorato alla Cultura e Turismo, curato da Silvia Romano - grazie soprattutto alla collaborazione dei tanti cittadini volontari, dell'Istituto Comprensivo e delle locali Associazioni.


Il Presepe Vivente di Tuglie il 26 Dicembre 2019, e in seguito l’1 e il 5 gennaio 2020, accenderà i riflettori sui furneddhi, costruzioni tipiche di Tuglie, del tutto simili alle pajare. Dalle 17 alle 22 saranno proprio i furneddhi a conferire suggestione alla rappresentazione della Natività in quel di Tuglie, su un suggestivo percorso di un chilometro, sviluppato tra ben cinque furneddhi con quattordici ambientazioni diverse e più di cento figuranti, durante il quale si potranno incontrare musicanti, pastori e soldati, ma anche osservare il certosino lavoro del fabbro, del falegname e dei tessitori, fare capolino durante una lezione della scuola ebraica o curiosare nella casa di Erode e tra gli scribi.

Delizieranno il palato e la vista degli avventori le rinomate leccornie natalizie tugliesi, degustazioni tipiche e meravigliose istallazioni.

Leggi tutto: A Tuglie il Presepe Vivente te li Furneddhi

San Marzano di S.G. (Ta): Al via " Dritët ndë katund i vjetër " - Le luci nel paese vecchio, secondo gli Arbëreshë

By Vincenzo Ludovico
Vincenzo Ludovico
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
21 Dicembre 2019
Visite: 1583

È tempo di vischio, presepi e alberi di Natale, di pettole e vino, di fisarmo-nicchia cori e musiche natalizie e delle magiche atmosfere tipiche della nostra natività cristiana. E per queste festività natalizie la Aps Pro loco Marciana, guidata dalle mani spienti della presidente Genny Sapio,   proporrà venerdì 27 dicembre 2019 nel borgo antico di San Marzano di San Giuseppe (Ta). Alle ore 19.30 la prima edizione della rappresentazione in costume arbëresh “ Dritët ndë katund i vjetër ” traduzione dalla lingua arbëreshë “ Luci nel paese Vecchio ", dando continuità al progetto di recupero delle tradizioni e dell'oralità arbëreshë della comunità di minoranza linguistica arbëreshë più grande d'Italia tra i circa 52 paesi influenzati dagli usi, dai costumi, dalla lingua, dalla tradizione e dalla storia arbëreshë, tra Calabria , Sicilia, Puglia, Molise, Basilicata, Campania ed Abruzzo.

 

80492532 975001616191752 6004454340977229824 o

 

L'obiettivo è quello di, come affermato dagli organizzatori, è riproporre la scena della vita quotidiana nella comunità arbëreshë sanmarzanese durante il periodo natalizio attraverso un percorso tra i vicoli e le piazzette del piccolo centro storico, con gli interpreti che indossano i costumi arbëreshë, intoneranno canti tradizionali natalizi, prepareremo la ricotta, i purcidduzzi, ricameranno, faranno il bucato, costruiranno i cesti e lavoreranno il legno, alla riscoperta di alcuni mestieri antichi. I dialoghi saranno assegnati in lingua arbëreshë e gli spettatori-visitatori cercano di ripetere con gli attori le parole ed i canti dell'antica tradizione orale. Sarà uno spettacolo interattivo ed il pubblico potrà partecipare attivamente alla rappresentazione.Ma soprattutto si tratta di un'occasione unica nel panorama pugliese ionico per riscoprire le radici e le tradizioni di un popolo antico che si stanziò in Puglia e nel feudo di San Marzano nella prima metà del 1500. Il bellissimo centro storico del comune di San Marzano , rimaneggiato intorno al XV sec. da alcune comunità “Arbëreshe” discendenti diretti di esuli albanesi che, per sfuggire all'orda ottomana di fede musulmana tra il XIV e il XVIII secolo, si stabilirono in Puglia circa cento località, instaurando nuovi ecumeni secondo le proprie abitudini, tradizioni, usi e costumi. Qui ricreare la propria terra abbandonata, riuscendo a coltivare e mantenere vitale la propria identità, nell'aspetto linguistico e religioso.Le comunità Arbëreshe, guida dal principe di Krujia Giorgio Castriota Scanderbeg, vita eterogenea a questo meraviglioso mondo multietnico. Molto probabilmente San Marzano di SG è considerato oggi necessario piccolo ma grande ecumene albanese della provincia tarantina, in cui si conserva ancora nonostante l'isolamento geografico, la lingua degli antenati, l'Arbëresh. L'Arbëresh indica dunque, la varietà linguistica parlata albanese in Italia dai discendenti albanesi. Non abbiamo portato con sé né l'eredità di una letteratura scritta, né la capacità creativa di templi o monumenti che potrebbero ricordare la propria identità nazionale, la lingua è diventata il solo elemento di coesione.Pur mantenendo la propria integrità nella lingua Arbëresh di San Marzano è costantemente a rischio di estinzione oggi, riconosciuta come lingua di minoranza etnica linguistica dallo Stato in base alla legge n. 482 del 15 dicembre 1999, e dalla legge regionale “Norme per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie in Puglia” del 22 marzo 2012 n. 5, che delega il compito della tutela minoritaria principalmente ai comuni e agli istituti scolastici.

La comunità di San Marzano di San Giuseppe vi aspetta venerdì 27 dicembre dalle ore 19:30 nel centro storico per assistere a “ Dritët ndë katund i vjetër - Luci nel paese vecchio "  e scaldarvi con pettole, purcidduzzi e buon vino.

A Natale ritorna il Crime Room Xmas Edition

By angela de simone
angela de simone
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
19 Dicembre 2019
Visite: 1301

FlyerLa notte di Natale ritorna a Lecce il Crime Room Xmas Edition, e lo fa con un esclusivo party privato a ingresso gratuito in lista in una nuova location tutta da scoprire! Sarà il Crime Room Xmas Edition infatti a  inaugurare l’esclusiva Sala Black Mirror del Gemì Lounge Bar di Via Benedetto Croce, uno spazio di recente allestimento che si candida a diventare punto di riferimento privilegiato per la scena clubbing.

A partire dalle 22:00, a far girare i dischi Coffee Pot, il progetto trasversale nei generi tra la house e la techno fondato da Giovanni Limongelli (Transition LAB, Fachwerk) e Guido Nemola (Recycle, Joyfull Family), che nasce dalla fusione tra amicizia, passione per la musica e expertise tecnico, ed è proprio l’amicizia a spingere i due artisti a fondare un duo, corrispettivo di un omonima label, e riunirsi anche solo per una tazza di caffè. Entrambi gli artisti, provenienti dal Salento, Sud Italia, sviluppano un’assidua dipendenza da dance music sin da giovanissimi, alimentandola prendendo ispirazione dalle esperienze personali maturate all’estero in età adolescenziale.

Il progetto Coffee Pot eccelle per il crudo e puro impiego delle macchine, e per l’eclettismo nelle performance. Un groove ibrido e “forward thinking”, arricchito da radicate ritmiche drum e pattern scifi, acidi, sincopati, proveniente da ispirazioni momentanee, confidenza interpersonale e nell’utilizzo dello studio. Il loro hybrid dj set integra macchine analogiche a una selezione in digitale e/o vinile, potenzialmente proponibile in qualsiasi timing – in procinto di rilasciare la loro quarta uscita, Guido e Giovanni rimangono impegnati nei loro rispettivi progetti solisti, oltre che con le rispettive label e pseudonimi collettivi. Nemola e Limongelli hanno suonato e visitato la maggior parte delle nazioni europee, dagli sperduti lidi della costa adriatica italiana alla Svizzera, passando per Germania, Francia, Danimarca, UK, Spagna e Olanda.

Il warm up è affidato al giovanissimo Luciano Licchetta, giovane dj che si guadagna di diritto un posto in consolle e che rientra nella rassegna “Crime Room New Generation", una finestra sui giovani talenti della musica elettronica & techno attraverso le piattaforme e gli eventi Crime, con l’obiettivo di fornire esperienza, visibilità e qualità a giovani talenti nel campo musicale. Un’occasione concreta per chi è giovane e ha stoffa.

Leggi tutto: A Natale ritorna il Crime Room Xmas Edition

Altri articoli …

  1. Didone ed Enea - Tra mito e realtà a Taranto e Grottaglie
  2. La prima di Didone ed Enea - Tra Mito e Realtà in scena a Lecce il 17 dicembre
  3. Luigi Leonardi a Martano per presentare La Paura Non Perdona
  4. Didone ed Enea Tra Mito e Realtà - in scena la grotta dei cervi con incursioni di Antonio Caprarica
  5. Didone ed Enea e Dintorni a Otranto

Pagina 314 di 1255

  • 309
  • 310
  • 311
  • 312
  • 313
  • 314
  • 315
  • 316
  • 317
  • 318

Privacy Policy - per info clicca qui

cerca