Il sindaco di Alberona ha ringraziato i dirigenti responsabili e il personale di Egialea, la società che gestisce la rete dei centri visita attivati sui Monti Dauni, per la professionalità e l’impegno, fattori che stanno già determinando una prima e positiva risposta dei visitatori sempre più interessati al patrimonio culturale e ambientale dei Monti Dauni valorizzato anche attraverso iniziative speciali, come le visite notturne, gli spettacoli tematici e le attività ludico-didattiche organizzate lungo tutto l’arco dell’anno. Il Centro Visita di Alberona è la porta d’ingresso al “Regno del Cinghiale” e all’area faunistica che il borgo ha riservato a questo straordinario animale. All’interno del centro visita è possibile documentarsi sulla vita, le abitudini, le caratteristiche e l’importanza del cinghiale nell’ecosistema dei boschi dei Monti Dauni.

L’area faunistica è la seconda tappa della visita al “regno” dell’animale a cui Licofrone, poeta greco del IV secolo, ha dedicato versi che ne mettono in risalto il coraggio e l’intelligenza. Si trova a poca distanza dall’abitato di Alberona, si estende su una superficie recintata di quattro ettari, e offre al visitatore la possibilità di osservare da vicino i cinghiali e il loro comportamento. Il cinghiale, il suo habitat naturale, la catena alimentare delle creature dei boschi e le fonti d’acqua che alimentano “il paese delle fontane” sono uno dei ‘focus’ che i turisti, grazie alle tecnologie e alla guida degli esperti, possono approfondire nel Centro Visita di Alberona prima di compiere le escursioni dirette sui luoghi. L’inaugurazione del nuovo sito aggiunge un ulteriore tassello al potenziamento di servizi e infrastrutture che Alberona dedicata al turismo e all’accoglienza.

Il Centro Visita di Alberona, situato nei locali di Via Umberto Giordano, si aggiunge a quelli già attivi a Bovino, Castelluccio dei Sauri, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Monteleone di Puglia, Pietramontecorvino, Roseto Valfortore e Sant’Agata di Puglia e precede l’inaugurazione delle prossime strutture che saranno aperte nella parte restante dei 29 comuni dei Monti Dauni.