Continuano gli appuntamenti ad Alberobello presso la Casa Rossa, luogo simbolo della memoria storica e civile pugliese, che celebra il suo percorso di rinascita e valorizzazione attraverso numerosi progetti culturali e artistici, resi possibili dal bando “Radici e Ali” promosso dalla Regione Puglia.

Il 19 Ottobre alle ore 11, presso la Casa Rossa di Alberobello in  contrada Albero della Croce, sarà l'occasione per l'inaugurazione del “Parco Soglia” – Museo a Cielo Aperto di Land Art, un progetto a cura di Sara De Carlo con la direzione artistica di Carlo Palmisano, che nasce in dialogo con le aree naturalistiche circostanti la Casa Rossa di Alberobello. Un territorio di confine e di confino, che si fa scenario di un percorso artistico immersivo e riflessivo, articolato attraverso una serie di interventi che esplorano il concetto di “soglia”. Qui, la soglia è intesa come uno spazio liminale: una zona di passaggio, attesa e trasformazione. Un confine che non separa, ma connette. Un luogo dove passato e futuro, memoria e immaginazione, natura e storia si incontrano.

Tre artisti – Giuseppe Capitano, Livia Paola Di Chiara e Nicola Genco - sono stati selezionati per rispondere a questa tensione tra tempo e spazio, dando forma a un primo nucleo del parco di Land Art. Le loro opere ambientali e installazioni saranno integrate nel paesaggio, e si snoderanno in ascolto del contesto e delle sue stratificazioni. Casa Rossa, ex campo di internamento e simbolo di reclusione, rappresenta il nodo sensibile di questa narrazione collettiva. Il progetto intende restituire al luogo una funzione attiva nella costruzione di una memoria viva, trasformandolo in un dispositivo poetico capace di generare pensiero e consapevolezza. Il Parco Soglia – Land Art Site invita il visitatore a percorrere fisicamente e simbolicamente un itinerario tra stazioni sensibili, in cui l’opera d’arte non è solo un oggetto da osservare, ma un’esperienza da abitare. Un invito a oltrepassare soglie interiori ed esteriori, riconoscendo nel paesaggio un archivio aperto, mutevole e condiviso.

Promosso da RE.P.ART.E.R Recupero Patrimonio Artistico e Rurale scrl, Fondazione Casa Rossa, Regione Puglia, Comune di Alberobello e realizzato dall'Associazione Unconventionart Per L'Arte Mai Vista, l’evento segnerà la realizzazione delle prime opere di Land Art che, nel tempo, andranno a costituire un percorso artistico volto a ricucire insieme passato, presente e futuro di Casa Rossa.

La Casa Rossa di Alberobello, costruzione ottocentesca immersa nella campagna pugliese, nacque come sede della Scuola Agraria “Francesco Gigante”. Dopo un’intensa attività formativa tra il 1906 e il 1939, nel 1940 fu requisita dal regime fascista e trasformata nel più longevo campo di concentramento di polizia italiano, attivo fino al 1949. Vi furono internati stranieri, ebrei, antifascisti, apolidi, displaced persons e rifugiati di tutta Europa. Alcuni lasciarono preziose testimonianze artistiche e culturali, come il compositore Charles Abeles o lo scrittore Hermann Hakel.

Nel dopoguerra la struttura divenne casa di rieducazione minorile con istituto professionale agrario (1956-1977) e, dagli anni Duemila, è stata riconosciuta bene di interesse storico-artistico e luogo della memoria delle persecuzioni e dei profughi del Novecento, affidata alla Fondazione Casa Rossa.

Oggi l’edificio è al centro di un importante intervento di restauro eseguito dall’impresa TEI Campanelli Vitangelo, reso possibile grazie al bando “Radici e Ali” promosso dalla Regione Puglia nell’ambito degli Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo. Il progetto, firmato dagli architetti Marco Massari e Gianluca Andreassi, mira a restituire piena funzionalità alla struttura, preservandone il valore storico-artistico e adattandola a nuove esigenze di fruizione contemporanea.